Circa i miei alberi.

Scampato il pericolo di una gelata devastante (dovremmo esserne fuori per questa primavera) ecco un inutile e superficiale decalogo di alcune osservazioni.

A) Ogni albero ha una propria propensione a germogliare.

Anche due alberi della stessa famiglia e genere a distanza di pochi metri l’uno dall’altro hanno tempi diversi. Uno germoglia e l’altro no, uno ha le foglioline e l’altro ha solo i getti, uno ha già foglie grandicelle ed uno le ha appena abbozzate. Non so se questa sia una regola generale che si applica anche nei boschi o nelle piantagioni, ad esempio nei viali alberati delle città. Ad esempio i Tigli sul lato sud della Pozzanghera si risvegliano dal sonno invernale ciascuno per i cazzi propri e nei tempi che decide autonomamente da quelli vicini.

B) Non è sempre vero.

Ad esempio le acacie sul lato nord della Pozzanghera sembrano sincronizzate ed hanno tutte le foglie sviluppate allo stesso punto. Ma quelle che confinano con i vicini sono un po’ indietro ed hanno solo timidi getti.

Le quercie; alcune hanno perso tutte le foglie dello scorso anno ed hanno i getti. Altre sono avanti ed hanno già le foglie nuove.

C) Non è vero niente.

Gli aceri fanno quello che vogliono, sembrano abbastanza uniformi ma poi se uno guarda bene hanno germogliato alcuni insieme ed altri in tempi differenti. Alcuni alberi sembrano morti e forse lo sono. Ho dovuto capitozzare un tiglio ed un acero campestre che lo scorso anno sono mezzi seccati.

D) Non ci capisco un beato cazzo.

Mi spiace essere volgare, ma la frase rende meglio di “ho ancora delle vistose lacune”. Comunque si, alcuni tigli germogliano prima di altri, e così anche aceri, querce, pomodori ed anche il ricosperma è ancora mezzo assopito. Un Albero di Giuda che temevo fosse morto invece è pieno di getti. Anche un piccolo Frassino che temevo fosse seccato invece ha dei getti clamorosi. Un acero campestre che ho brutalmente potato lo scorso inverno perchè era sbilanciato ha messo i getti e sembra che lo faccia per farmi un favore. Il frassino americano è forse la pianta più indietro di tutte. La sequoia della California ha le prime puntine rossastre che preludono al prolungamento dei rami esistenti.

I numero 1 e 2 sono tigli, stessa famiglia. 1 ha getti formati mentre 2 ha già foglie sviluppate. Ma c’è il trucco; 2 è li da almeno 8 anni, 1 è li da 2 anni.

3 e 4 sono aceri campestri, messi li insieme una decina di anni fa. 3 ha già le foglie piccole e su tutta la chioma, 4 è indietro.

Questa immagine a sinistra è una versione rivista e particolarmente emblematica delle bolle nella Pozzanghera.

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