Simil-Novembre.

Sei gradi, nebbia. Suggestivo con gli alberi che sembrano fantasmi che emergono dalle nostre peggiori paure portando con se altre paure eventuali come “avrò finito la carta igienica”.

Questa notte stavo facendo un’insalata. Una grossa pentola con sopra un coperchio di ceramica con un foro nel centro. Io spingevo aiutantomi con un mestolo di legno la lattuga e dei pomodorini dentro questo foro, poi aggiungevo olio. Quando finalmente rimuovevo il coperchio trovavo dentro la pentola una insalata verde, pomodoro, mozzarella e dei blocchetti di segatura. Dentro di me pensavo; strano, la segatura, ma se aggiungo olio ik blocchetti si sciolgono e poi sono buoni.

Spiegazione; la lattuga sono le mie insicurezze ed i pomodori gli amici. Metto anche le mozzarelle che rappresentano la purezza, mentre la segatura da consistenza all’amicizia. L’olio è Miriam, che amalgama il tutto con saggezza. Il mestolo sono le carpe della Pozzanghera.

Ho ordinato una pompa per insufflare aria nella Pozzanghera. Me ne era stata proposta una molto costosa, ne ho presa una che costa la metà perchè tant’è ho la sensazione che non serva ad un picocazzo. Seguiranno aggiornamenti.

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