Meglio.

L’intervento sui collegamenti elettrici ha avuto buon esito. Questa volta ho usato calma e gesso, ho perso sensibilità alle dita diverse volte ma adesso la lampadina emette la luce per la quale è stata costruita in Cina. Xi-Ping è felice.

Nel frattempo, ecco una pianta di ninfee in formato invernale.

Questo è il lavoro finito visto da nord ovest. Il fissaggio della lampada sarebbe per un muro, non un cazzo di palo, basta sfiorarla che si muove ma credo che a meno non venga un uragano, dovrebbe resistere. Da qui sembra un lavoro decente.

Questo invece lo stesso ma visto dalla parte opposta. Si vede il crepuscolare con un supporto in ferro che ha già iniziato ad arrugginire, lo scatolotto non è per esterni ma sopra c’è del nastro adesivo che dovrebbe garantire impermeabilità almeno per dodici ore.

E’ ancora abbastanza un lavoro di mediocre fattezza. Considerando che il voltaggio è basso, non credo succederà qualcosa di grave se entrerà acqua nei contatti, che però adesso sono fatti usando cappellotti, come li ha chiamati l’elettricista.

Sono moderatamente soddisfatto, ma in futuro ci sarà un incremento della solidità e professionalità dell’installazione. Penso cambierò la lampadina mettendone una più piccola in modo che dalla webcam si veda solo la luce e NON la lampadina.

Adesso resta da capire quando la batteria sarà scarica. I watt sono pochi ma non so cosa aspettarmi. Se durasse per qualche mese sarebbe un successone, la batteria è ricaricabile. Magari on line trovo il calcolo; dati i valori di volt, ampere, watt, salcazzo, la lampadina rimarrà accesa per X ore, pari a Y giorni sulla base di N ore di accensione giornaliera media.

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *