Racconto d’autore.

Il grosso lago artificiale era pieno di pesci, l’acqua era limpida e tiepida, c’era un bel sole ed il cielo sgombro di nubi, una bellezza. Io nuotavo sott’acqua in quella che poteva in effetti, e mi era venuto il dubbio, essere una grossa piscina. La responsabile del progetto, una signora sulla cinquantina, raccontava che si era dovuto bonificare tutta l’area perché era inquinata. Ma adesso sarebbero arrivate le barche di un porticciolo che era parte del progetto. C’erano numerosi bambini che facevano parte di una qualche scolaresca ai quali la responsabile distribuiva dei libretti colorati.

Io non capivo come fosse possibile che le barche arrivassero fin li dal mare, che era una trentina di metri più in basso, tra case e grattacieli moderni, tipo Miami. Ho chiesto alla responsabile ma non sapeva bene come funzionasse. “Forse”, mi diceva” ci sono degli scivoli o delle scale mobili per muovere le barche”. Ho pensato che fosse un po’ scomodo ma non ho commentato.

In qualche modo siamo scesi nel mare sottostante, in una specie di grotta artificiale con l’acqua del mare che entrava e formava una specie di laguna verdognola tra le pareti di cemento delle case intorno. Mi ricordava l’acqua della costa dalmata, scura e calma. Ero su un piccolo gommone e sono stato attirato da un polpo molto grosso. Stante che ormai sappiamo tutti che i polpi sono intelligenti, curiosi, amichevoli e socievoli con gli esseri umani, mi sono avvicinato per cercare di accarezzarlo, intessere con lui/lei una relazione e poi fare un filmato da mettere su YouTube perché non sono ancora iscritto a OnlyFans. Ma quando gli sono stato vicino mi sono accorto che non era un polpo ma bensì una murena. Una murena che aveva le pinne laterali integrate con qualcosa di metallico tipo staffe e bulloni. Una murena meccanizzata, un ibrido animale-macchina.

Quando la murena si è accorta di me, ha iniziato a venirmi incontro. Istintivamente mi sono allontanato ma la murena continuava ad avvicinarsi fino a quando ha raggiunto il gommone e dal pelo dell’acqua e schizzata fuori per aggredirmi. Io prontamente mi sono scansato e la murena non è riuscita a mordermi.

Però malauguratamente, per evitare la murena sono caduto dal letto ed ho battuto il sopracciglio destro contro il comodino. Miriam si è svegliata di soprassalto, io ero a pecora sul tappetino con una significativa perdita di sangue sul prezioso scendiletto che per fortuna è rossastro con dei motivi a melograno. In bagno ho accostato i lembi della ferita ed ho messo un cerottone che chissà perché avevo nel mobiletto del bagno. Ho fatto colazione e poi sono andato in ospedale. Cinque punti di sutura, ottimi per Halloween ma sono arrivato un po’ lungo.

L’interpretazione dei sogni secondo me è una disciplina che unisce sotto lo stesso tetto ovvietà a poco prezzo a stronzate colossali. Inutile provare a fare una analisi cercando di scoprire il recondito significato nascosto del sogno. Pragmaticamente, alla mia età registro che è utile avere a portata di mano dei grossi cerotti pronti uso e forse bisogna tenere il comodino a debita distanza. Ed aggiungere alla dieta la murena cucinata in tutti i modi. Così impari.

Per venire ad argomenti meno truculenti, oggi a Basaluzzo -2° e brina diffusa.

E naturalmente sul bordo della Pozzanghera c’era Gastone.

E già che c’ero, ho modificato di nuovo uno dei settaggi del “colore “bianco” della webcam, adesso mi sembra meno azzurro, bensì con colori più vicini a quello che è veramente.

Lo stesso tipo di settaggio non va bene sulle altre webcam, le cui foto diventano una specie di minestrone sovralimentato. Qui c’entrano sicuramente i cinesi con le loro diavolerie, ma scrivere per spiegazioni è del tutto inutile.

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