Quando so che sta arrivando la pioggia, vengo spesso assalito dalla necessità di tagliare l’erba. Per essere più precisi, devo assolutamente ordinare alcune zone dove l’erba è incolta, cresciuta in modo disordinato, dove necessita di essere resa omogenea, regolare.
Una volta che ho assecondato il mio disordine compulsivo, sento una forma di soddisfazione, una forma di pace interiore. Quando infine la pioggia arriva, ho la sensazione che tutto è pronto, che la pioggia trova armonia e che il prato ne ha un vantaggio ben maggiore rispetto a quando era prima della sistemazione.
Qualche verità pratica? Se l’erba si taglia, molto spesso se ne stimola la ricrescita, se piove dopo che è stata tagliata, dovrebbe crescere più in fretta. Non è così per tutte le famiglie di erba e simili, per alcune non ricordo sia proprio così. Ma il punto è che se quando arriva la pioggia il prato è bello omogeneo, mi sento meglio. Io, non il prato intendo dire.
La pioggia (poca) che è caduta fino ad ora fa parte del vecchio, caro prefrontale che prende la Liguria e tocca appena il versante padano degli Appennini. Il fronte vero e proprio in queste ora sta entrando sulla penisola iberica e Francia occidentale. Gli accumuli potrebbero essere molto abbondanti.
Del modellame, questo mostra lo scenario peggiore. Gli altri mostrano accumuli inferiori.