Riepilogo delle puntate precedenti. Sette giorni fa, primo pomeriggio, squilla il telefono in ufficio. Mia suocera mi dice che ha un po’ di febbre e mi chiede se posso farle un test covid, che non si sa mai. Eccome se ha il covid e lo attacca a Miriam ed a me. A distanza di una settimana siamo tutti sfebbrati ma il mio test mostra una linea “T” che sembra incisa con il fuoco. Devo ancora stare in quarantena a casa. Questo non è certo il covid del Marzo 2020, è una influenzetta con sintomi variegati e con un pacchetto diverso per ciascun individuo. Mia suocera, anni 86, dopo 48 ore era già sfebbrata e senza altri sintomi, positiva al test ma tranquilla. E’ il suo primo covid dopo sei dosi di vaccino. In farmacia erano incerti se darmi così tanti test, ne ho presi dodici,
Miriam sa tutto sul covid; ho provato, a sua insaputa, a far si che la rassegna stampa del suo cellulare non contenesse più notizie afferenti alle malattie in genere ivi incluso il termine COVID. Il mio intervento clandestino non sembra aver avuto successo.
Serata caratterizzata dal rumore del mare; è montato un po’ perchè c’è lo scirocco.