Ordine.

Questo è il Centro Elaborazione dati di Basaluzzo. Prese di corrente e POV, router, altri strumenti di cui ho perso il conto. Si vede anche un esca per i topi che non ha mai funzionato, chilometri di cavi per terra.

A parte il groviglio che provocava onde magnetiche che interferivano con il CERN di Ginevra, sostituire un POV era un esercizio di contorsionismo, corredato di strati di polvere pluriennali che oscuravano la vista e i polmoni.

Riorganizzazione, razionalizzazione e praticità di manovra. E’ andato a buon fine, ma c’è stato qualche rallentamento dovuto alle mie declinanti prestazioni cerebrali.

Ho sistemato i router ed i POE in elegante e funzionale sistemazione geometrica, mancano ancora alcuni dettagli da sistemare, ci sono alcuni elementi che non sono coerenti con la mia maniacale forma di disciplina, i cavi di alimentazione ad esempio. Ma provvederò al più presto.

Solo un dettaglio non marginale; non c’era il collegamento internet ed una webcam non era raggiungibile. Le ho provate tutte, ma proprio tutte; sostituito il POE, sostituiti i cavi di rete, invertite le porte, scambiati i cablaggi. Ho fatto tutto quello che per logica avrebbe potuto causare i due coesistenti elementi di deficienza. Nulla. Sapevo che c’era qualche mio errore di ragionamento, ma non capivo quale. Ho installato e sostituito decine tra webcam e alimentatori, eppure mi sono perso come un bambino, alla fine dopo un ora abbondante di sudore ed improperi mi sono arreso ed ho chiamato l’assistenza Eolo.

La prima signorina che mi ha risposto da Tirana ne aveva per il cazzo di assistermi, mi ha dato risposte vaghe ed assolutamente inutili, forse era al suo primo giorno di lavoro, sembrava leggesse un protocollo a prova di bovino con l’interesse per il proprio lavoro pari a zero. Mi ha consigliato di spegnere ed attendere mezz’ora. Però ha insistito che facessi il sondaggio al termine della telefonata, che non ho fatto perchè tra le opzioni non v’è “bagascia ignorante”.

Ho richiamato e questa volta la tizia, sempre da Tirana, sapeva il fatto suo. Ha perfettamente individuato il problema, ha paventato alcune soluzioni ragionevoli ma che avevo già provato decine di volte senza venire a capo. Ha attivato la segnalazione e verrò chiamato da un tecnico.

Poi ho invertito due cavi, lo avevo già fatto senza alcun effetto, ma questa volta è andato tutto a posto, non so come, non so perché, quasi per magia. Evidentemente nei miei flussi neuronali avvengono dei blocchi inaspettati. Dovrei tornare a quei test in cui il soggetto deve mettere un cubetto di legno nel buco giusto, poi c’è quello a forma di stella, quello rotondo. E se ne azzecca due su tre, in laboratorio sono tutti contenti e brindano felici.

Sono avanzati un POV e numerosi cavetti di rete, chissà a che epoca risalgono ed a cosa servivano.

Il lavoro finito secondo me si presenta esteticamente passabile, anche se Miriam ha detto che quel verde dello sportello non va bene e lo dipingerà di un verde diverso, probabilmente si ispirerà al minestrone con il pesto o a qualche perdita vaginale. (non so se queste ultime siano verdi, ma detta così fa sufficientemente schifo)

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

4 Responses to Ordine.

  1. Adriano60 (sì, l'originale) says:

    L’idea in sé è ottima. Tuttavia temo potresti avere un problema con la circolazione dell’aria necessaria a mantenere una temperatura bassa di router e alimentatori vari. Se ci hai già pensato puoi mandarmi tranquillamente al diavolo.

    PS. ogni tanto passo di qui a leggere il tuo blog che mi rilassa e mi fa fare due risate gratis.

  2. Adriano60 (sì, l'originale) says:

    Solo per dirti che ogni tanto passo di qui a leggere il tuo blog grazie al quale mi strappi una risata.
    Anzi, non solo per questo! Ti rompo un po’ le balle dicendo che hai fatto un bel lavoro sistemando quel groviglio di cavi ma… probabilmente come sono messi adesso router e alimentatori vari si surriscaldano. Non hai pensato alla ventilazione?

    PS. avevo già scritto un messaggio simile ma è scomparso. Questa piattaforma funziona a membro di segugio! Adesso faccio copia incolla così risparmio la fatica di riscriverne un altro se non parte.

  3. Adriano60 (sì, l'originale) says:

    Ah ecco, forse l’indirizzo email è obbligatorio, anche se non è asteriscata la relativa casella. Vediamo…

  4. admin says:

    Tanto per cominciare… la mail non è proprio obbligatoria. Chiunque può scrivere le peggiori nefandezze e passarla liscia mettendo una mail farlocca del tipo vaffa@ncu.lo

    Avevo visto i tuoi precedenti messaggi ma sono stato un po’ preso e non ho fatto in tempo a rispondere. Oppure li avevo visti ma mi sono dimenticato di rispondere. Infine scrivere stronzate mi viene meglio che rispondere ai messaggi. Mi sono grattato a sangue per le zanzare. Fa caldo. Le cavallette.

    Veniamo all’argomento a margine del tuo messaggio. La circolazione dell’aria non credo sia eccezionale, ma il mobiletto è aperto più di quanto non sembra dalle foto, dunque se si crea una colonna di aria calda, calcolo che la stessa possa uscire favorita da un possibile richiamo di aria più fredda dal basso, da sotto la scrivania.

    Ciò detto, ho valutato la possibilità che la colonna di aria calda causata delle apparecchiature elettriche possa, salendo, dar luogo ad una cumulogenesi con successivo sviluppo di temporali.

    Ritengo tuttavia che ci possa essere una significativa inversione termica in quota, segnatamente a ridosso del soffitto, laddove la temperatura risulta essere più alta per l’accumulo di altre correnti temperate generate, ad esempio, dalle mie scoregge.
    In conclusione, se io non smetto di scoreggiare, il CAPE nella stanza non è destinato a subire incrementi di valore.

    Non sapevo che tu leggessi le cagate che scrivo su queste squallide pagine. O forse me lo avevi già detto e non me lo ricordo.

    Sappi che invece io ho buon gioco a seguirti (seguirvi) su Facebook dove il materiale fotografico esposto – e non solo fotografico – è di valore incommensurabilmente maggiore.

    Stefano (GDR)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *