Primi giorni di caldo estivo, superati i 30° per la prima volta. Quasi metà luglio e la Pozzanghera è piena, le ninfee stanno buttando molte foglie ed hanno molti fiori, almeno le tre principali. Ci sono molte alghe. In superficie diventano giallastre sembrando un minestrone pieno di bolle. Ma sotto il pelo dell’acqua sono verdissime.
Il pozzo fornisce circa 2.000 litri al giorno. I prati incolti mostrano il giallo estivo, ma sopravvivono anche molte erbe tardo primaverili e non c’è il seccume assoluto tipico di Luglio. Anzi, laddove impera la gramigna, il prato è verdissimo, folto e pieno. Le ampie zone di prato che lascio volutamente incolto, sono piene di fiori. Se prosegue questo caldo il giallo prenderà piede ma è normale.
Le abbondanti piogge degli ultimi tre mesi hanno sicuramente aiutato lo sviluppo degli alberi, sono rigogliosi come raramente capita. Per contro le Querce hanno quasi tutte un fungo biancastro che ricopre le foglie. In genere l’albero patisce questa malattia ma non muore, spero bene. Prosegue il lento stillicidio degli Olmi che seccano inesorabilmente per la malattia che da anni li sta sterminando. I nuovi Tigli stanno ragionevolmente bene, le foglie mostrano un po’ di ingiallimento che, leggendo sui manuali delle giovani marmotte del cazzo, potrebbe essere dovuto alla mancanza di ferro. Li ho riempiti di un liquido che ricorda vagamente il sangue, anche per l’odore. Vediamo se la situazione migliora.
La zona Natale sta bene, gli abeti si sono ripresi, anche qui non taglio l’erba per offrire più protezione al suolo. Almeno questa è l’idea che mi sono fatto, probabilmente sbagliata.
Nel bosco che confina con la provinciale sembrerebbe si stiano stabiliti quattro caprioli, due adulti e quattro giovani. Ho in casa un vecchio bazooka che mio nonno aveva sottratto ai soldati tedeschi alla fine della guerra. L’ho usato come dissuasore per questi animaletti mangia-cortecce ma li ho mancati, sono ancora nel bosco.
Ho tagliato di nuovo il perimetro del campo.
Il Rio Biscia è sempre il punto di riferimento per chi ha qualche ramaglia da scaricare abusivamente. Anche questa mattina il solito furgone Daily azzurrino verso le 7 del mattino è venuto per disfarsi del suo carico ingombrante. Credo di sapere chi è. Abita in un paese qui vicino. Una volta mi arrabbiavo; non tanto per le ramaglie, ma per altri rifiuti come i detriti di chi si rifà bagno e cucina e viene nel rio per disfarsi di elettrodomestici e cessi rotti. Adesso provo sempre il desiderio di veder rotolare questi stronzi per il mal di pancia, ma me ne frego. Vi mando a fare in culo e che il cielo vi assista.