Claustrofobia.

Qualche giorno fa nel mio condominio c’è stato qualche minuto di agitazione. Un tizio, probabilmente un corriere, è rimasto bloccato in ascensore. Non è assolutamente divertente rimanere bloccati in un ascensore, ma il nostro è a norma, si preme un bottone e si viene messi in contatto con il servizio di assistenza, in genere ci mettono qualche decina di minuti ad arrivare.

Il nostro ascensore ha un punto debole; ci sono due porticine a soffietto che sono assolutamente da non toccare. Si aprono e si chiudono da sole, basta aspettare quei pochi secondi e si può uscire sul pianerottolo. Ma se una valigia ne blocca il movimento o se il passeggero la spinge durante il tragitto, la porticina si blocca e non si riesce più ad uscire.

Si, è un difetto di progettazione; però a chi può venire in mente di ostruire l’uscita o forzarne l’apertura prima di essere arrivati al piano ? A tanti.

Infatti è successo diverse volte. Anche a Miriam, una valigia si è mossa e la ragazza ha dovuto aspettare che le aprissero la porta da fuori. Ed ha telefonato a me, come se io dall’ufficio avessi il potere telepatico di far sbloccare le porticine. Io ho chiamato l’assistenza, non ho ripetuto i commenti irti di disappunto di Miriam ed i suoi pareri sulla qualità dell’ascensore. Ad ogni modo, sono intervenuti in tempi oggettivamente brevi.

Adesso chi abita nel condominio sa come ci si deve rapportare alle porticine a soffietto, ma chi viene da fuori non lo sa e qualcuno ogni tanto finisce per tocchignare le porte e queste si bloccano.

Il fornitore di ieri pare si sia messo ad urlare ed a picchiare, alla fine ha divelto un’anta della porta riuscendo ad uscire a calci e pugni. Poi si è trovato nel vialetto di accesso. C’è un cancelletto pedonale che di apre premendo un pulsante che è sul muretto a fianco del cancello. Il tizio era ancora in stato di agitazione, non ha visto il pulsante ed ha iniziato a prendere a calci & pugni anche il cancelletto esterno, richiamando l’attenzione di un condomino che si è affacciato dalla finestra e gli ha suggerito di premere il pulsante.

Insomma, ho ordinato un piccolo avviso 100 x 100 millimetri che metterò proprio su una anta della citata porta a soffietto.

E’ di legno di faggio, molto prestigioso, si addice al lusso sfrenato del condominio. Speriamo che serva ad evitare ulteriori incidenti.

Dopo che hanno eliminato il “Bruco” ai piedi del mio ufficio, in Corte Lambruschini, è rimasto un “Buco” nella balaustra di fronte al portone. Oggi hanno iniziato a montare una scala che dal buco porta al piano strada. Il bruco è stato demolito nel marzo 2017. Oltre sette anni per togliere un tapullo in legno e nastro adesivo di pericolo e fare arrivare una scala in ferro che sarà alta quattro metri e larga due.

Lasciatemi indovinare; qualche ente paesaggistico ha impiegato il tempo che ha ritenuto necessario per approvare questa modifica architettonica. Ho scritto all’amministratore, chiedendo perchè ci sono voluti sette anni, ma non credo mi risponderà, ha ben altro a cui pensare. E poi sono quelli che mi avevano fatto togliere la scritta augurale luminosa dalla finestra, non sono collaborativi.

Ma tra un po’ avremo riparato il danno. A giudicare dalla velocita che stanno impiegando per finire il lavoro, altri sette anni e la scala nuova sarà pronta per il pubblico.

New York City. In centigradi, saranno 35,8° tra una settimana. Anche li sono usciti articoli che parlano di estate di caldo record. Non possono saperlo, neppure loro che hanno Jim Cantore, ma certo che se inaugurano la stagione con un 40° percepita, un po’ di inquietudine è giustificata. Good luck.

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