Oggi un vigile ha fermato il traffico di fronte a me per circa un paio di minuti per consentire il transito ad un gruppetto di autovetture che partecipavano alla Mille Miglia. C’era un po’ di gente sui marciapiedi a fare foto, ci sono appassionati di auto.
Ero sul motorino, si ferma una signora al mio fianco. Mi guarda e dice “ma a questi non dicono niente” con aria di schifo.
Analizziamo la frase inserendola nel contesto genovesota.
- Questa gente ricca che può permettersi queste autovetture lussuose viene qui a rompere le palle.
- L’attuale amministrazione di matrice capitalista consente a questi impuniti di creare disagio ai bravi cittadini.
- Questa dannata ostentazione di opulenza contrasta con lo spirito proletario ed antifascista della città di genova.
- Noi invece penseremmo a riempire le buche, creare altri centri di accoglienza, favorire la nascita di altri centri sociali autogestiti.
Posso sbagliare, ma dal tono di voce, l’espressione e la malcelata rabbia, la signora mi sembra rappresentare un classico esempio della media borghesia genovese che ha il terrore dei cambiamenti, vede con disprezzo chi verrebbe ad investire a genova da fuori, vive di invidie e risentimento verso chi ha idee progressiste e si attacca come patella sullo scoglio a chi invece garantisce la continuità della nomenclatura che ha mantenuto il profilo economico cittadino al minimo di sopravvivenza per decenni. Nomenclatura che ha già orgogliosamente affermato che quando torneranno al governo cittadino fermeranno tutte le opere pubbliche perchè inutili e dannose per il tessuto sociale.
Se qualcuno vede il pericolo in Europa della deriva verso destra, venga a genova a respirare una sana aria di restaurazione socialista, per gli amanti del genere funziona meglio del Ventolin.
100 pct daccordo Mennix .. che schifo !!!!!!!!!!
E’ così, città di vecchi rancorosi e di giovani che imparano presto ad esserlo.