Rosso Africa domenicale.

Avevo visto due giorni la la sbuffata di sabbia che attraversava il Mediterraneo verso la Spagna, oggi è arrivata anche a Basaluzzo. Il cielo è stato giallastro chiaro e maccaioso per diverse ore. Poi improvvisamente è diventato rosso scuro, c’erano anche sfumature rosa che però nella foto non si vedono.

Nel giro di una manciata di minuti il rosso è quasi scomparso del tutto ed ha piovuto per una quindicina di minuti, con sabbia. Automobilisti e chi aveva i panni stesi, oggi vi gira male.

Il pozzo da molta acqua, c’è però uno dei sensori, quello inferiore, che lavora in maniera buffa e dunque la pompa non smette di pompare quando il tubo si è svuotato e viene fuori un pisciuelo di acqua, devo spegnere la pompa. Poi la riaccendo solo quanto l’acqua ha superato il sensore. Insomma devo chiamare l’elettricista. O il rabdomante. O un prete.

Qui sopra, un elegante schema di come funziona la pompa nel pozzo e quel cazzo di sensore.

Tornato nella sporca e trasandata Genova, cenetta a base di sushi nel ristorante locale. Ci sono diversi ristoranti uno a fianco dell’altro. Nel ristorante vicino è arrivata una tavolata di bambinetti accompagnati dai loro genitori. Io non conosco gli standard odierni con i quali i bambini in età da elementare vengono educati. Ma questi angioletti urlavano come se li stessero immergendo nell’acqua bollente, tutti a gara a chi primeggiava nello strillare. E correvano tra i tavoli come se nulla fosse.

I genitori erano nella media, il che vuol dire abbastanza griffati e burini per i miei parametri. Ma io sono stato cresciuto da un padre nato nel 1915, e forse è questo il mio problema. Mi sembra di essere circondato da gente in larga maggioranza truzza, rumorosa, invadente. Ma, ripeto, è un problema totalmente mio i miei parametri sono obsoleti. Forse questi bambini lasciati al ristorante come cani sciolti saranno adulti migliori di come lo sono io. Si, oggi sono dei rompicazzo e li prenderei a calci, ma un giorno diventeranno bravi cittadini.

E sono anche andato a votare, per le “europee”. Non so se serva a qualcosa ma è un esercizio che faccio per il senso del dovere; chi non vota per scelta, per me è un po’ stronzo.

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