Hanno fatto il solido nido sulla falda del tetto opposta al nostro terrazzo. Che poi non è un nido vero e proprio. Ti mollano le uova sul cemento in modo che almeno non possano rotolare via in caso di vento.
Di questi tempi, il terrazzo è frequentabile ma indossando un elmetto perchè la “compagnia dei gabbiani” è pronta ad intervenire quando qualcuno esce allo scoperto. Dopo un po’ si abituano ma nel frattempo urlano e ti puntano in picchiata passandoti a mezzo metro dalla testa.
Quando il manager di famiglia decide di rimuovere le deiezioni dei gabbiani dal pavimento del terrazzo, esce con una scopa ed aziona il tubo dell’acqua, i pennuti attaccano. La scopa viene brandita come autodifesa, non serve a nulla ma da sicurezza. Abbiamo una vicina di casa che ha un sensore che determina la presenza di una scopa sul nostro terrazzo e puntuale compare sul proprio terrazzo come se teletrasportata ed inizia ad inveire. Secondo lei dovremo non badare alla cacca sul terrazzo e lasciare in pace i gabbiani. E’ alquanto improbabile che noi si riesca a sfiorare un gabbiano, i piccoli sono dalla parte del tetto per noi irraggiungibile e dunque le schermaglie sono solo scena tra le parti convenute. Ma forse c’è il timore che la presenza di una scopa rappresenti un trauma per i gabbiani adulti, i quali sentendosi poco graditi ne risentano al punto da decidere di iscriversi ad un corso di terapia emotiva. Guarite dai vostri drammi esistenziali, vivete sereni, date il peso giusto alla minaccia di una scopa. Continuate tranquillamente a cacare sul terrazzo ed a salire sul coperchio della webcam. Va bene la cacca, ma ho ordinato su Amazon un paio di mine anticarro che metterò sulla tettoietta della webcam, così il prossimo gabbiano che vi si posa, insegna agli altri che non si deve fare.