Altra giornata con residui ricchi di fosfati.

I modelli hanno ritrattato la quantità delle precipitazioni previste per la perturbazione in arrivo nei prossimi tre giorni, un taglio del 50% circa. Poi però hanno messo tanta pioggia tra dieci giorni, insomma la solita storia triste.

Però ho fatto attività fisica portando un paio di carriolate di letame, primo taglio del prato del 2024 e prima innaffiata, non serviva per scopi irrigui ma solo per verificare se dopo la pausa invernale ci fossero stati dei problemi. La pompa che non pompa, gli irrigatori che non irrigano, la corrente che non arriva, la porta del casotto che non si apre, si spezza la chiave nella serratura. La prova ha avuto esito positivo.

Qui si potrebbe aprire un dibattito sull’opportunità di rimuovere le foglie dello scorso autunno per avere l’erba in ordine, oppure lasciarle per fare strato di nutrimento per la stessa erba e gli alberi. Ho nuovamente scelto l’opzione 1 per il praticello lato sud, quello che frequentiamo abitualmente. Per il resto della zona erbosa ho scelto di frantumare le foglie e lasciarne una discreta dose sul prato. Tutti gli anni è lo stesso quesito risolto in modo ambiguo e parziale.

Ho anche disseminato nella Pozzanghera i semi di ninfee, una trentina. Alcuni sono affondati, altri sono restati a galla. Si accettano scommesse.

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