Fine settimana sui monti. Su questo versante a questa quota – 1.870 – resistono ancora minuscole tracce di neve, con 17° C di temperatura è difficile che la neve resista. Invece sui versanti esposti a nord c’è neve e si scia sulle zone più alte, ma le temperature sono quelle di fine Aprile e mi dicono che le piste sono in condizioni residuali, come a fine Aprile appunto.
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Non ho idea di quanta gente ci sia sulle piste, qui in paese non c’è quasi nessuno. Silenzio ed aria pulita, non mi serve altro. In effetti ho ancora qualche breve impulso di voglia di sciare, ma ci vorrebbero condizioni ben diverse. Allora si ripiega su una passeggiata su erba secca, in tenuta estiva, sentiero segnato male ma facile facile, nessun rischio a parte le cacche rotonde di capre o pecore. Di animali non ne abbiamo visti ma di cacche ce ne sono in abbondanza. E ci sono in giro mosche e farfalle, che se venisse ancora uno scampolo di inverno – perchè SIAMO in inverno – rimarrebbero sorprese.
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Di sera però ci sono diversi ristoranti che attraggono molti turisti ed il borgo si anima. Anche di burini; adesso la moda è ridere in modo squaiato, strillando come se questa gente avesse un ratto vivo dentro il culo, parcheggiano sul prato che costeggia il parcheggio. Sono pettinati tutti uguali e vestono tutti uguali, salvo qualche articolo femminile che si veste alla moda, da battona alla moda.
Dopo la passeggiata, ho sudato come una bestia, doccia e risposino con vista sui monti, Tisana pomeridiana e già che c’ero ho filmato il processo di produzione dell’acqua calda superando me stesso in termini di stupidità, mettendo su youTube una robaccia misera. Però il rumore che fa la teiera è singolare. Sembra un suono di frequenza, infatti si interrompe quando l’acqua inizia a bollire energicamente.