Sono un bovino utilizzatore delle risorse su Internet. Si d’accordo ho questo schifo di blog e qualche webcam in giro ma resto un apprendista, un dilettante.
Cercavo on line una musica che avevo sentito casualmente e che avrei voluto sentire tutta intera. Allora l’ho cercata sul cellulare; mi sono trovato su una pagina dove mi proponeva di fare un selfie con il sottofondo di questa musica. Offriva la possibilità di editing del filmato, cose tipo aggiungere stelline fluttuanti, sfondi colorati ma ho scelto quella più cretina nella quale mi distorceva la faccia.
Pensavo che potessi fare il download sul telefono e che la cosa sarebbe finita li. Invece, complice la fretta, non so cosa ho combinato e a cosa ho acconsentito, ma sono finito con un reel su Instagram ed ora lo possono vedere tutti.
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La cosa più antipatica è che, se non ho visto male, probabilmente il video è stato segnalato all’autore della musica, persona che immagino seria e professionale, che ora sa che c’è un cretino che ha fatto un selfie con la faccia stravolta e con la sua musica. E, come tutti quelli che hanno messo il like o il cuoricino a commento della mia prestazione, penserà che io abbia voluto fare una cosa spiritosa, che spiritosa lo è come sedersi su un carciofo.