Resoconto festività 23-24.

Come se potesse fregare un picocazzo a qualcuno. Ma ci sono le foto che voglio ritrovare in fretta qualora tra qualche anno mi venisse in mente di cercare come è stato questo specifico periodo festivo, che mi sarò dimenticato del tutto perchè ormai è così che funziona.

Quest’anno niente genitali, bensì una immagine statica minimalista con sottofondo musicale.

I miei auguri per il 2024 sono troppo sofisticati. Io sono talmente intelligente, acuto, brillante, doppi servizi, che nessuno capisce l’ironia di augurare il nuovo anno che si presenta come un possibile anno di merda a spruzzo, con un sottofondo musicale scemo e leggero come questo.

L’ho messo sullo “status” di WhatsApp in concomitanza con gli auguri messi da altre persone adulte. Sdolcinati auguri a volte animati con tutti gli ingredienti ossia alberelli, palline, babbi natale, stelle, regali, animaletti che salutano, tavoli imbanditi. Alcuni di questi disegnini gridano vendetta, ateismo, insulti vari.

Visto che non era freddo e che non avevo sonno, mezzanotte meno qualcosa nel Parco, sulle sponde del Pond, lontanissimo parente ricco della Pozzanghera Sfigata. Innumerevoli foto, qui sono tre ma potrei metterne una inedita a caso, a tradimento, da qui alla fine dei giorni.

Anche il 2023 è finito. Per la prima volta ho acquistato due biglietti del locale “lotto”, il montepremi era di circa $750 milioni. Non ho vinto.

I media abbondano di redazionali un tanto al chilo che elencano, tra gli sbadigli, il bilancio dell’anno appena trascorso, gli highlights, le cose belle e le cose brutte. Prima di andare nel Parco a scattare questa ed altre foto mediocri, sintonizzati sulla CNN per la diretta da Times Square. Uno spettacolo meno che mediocre con dei personaggi davvero insignificanti e irritanti, esageratamente felici, pietosi.

New York sotto Natale e Capodanno affoga nei turisti, mai visti così tanti tutti insieme, sono arrivati quelli del 2023 ma anche quelli dei tre anni precedenti, quando NYC era chiusa per epidemia. Moltissimi italiani, coprono l’intera gamma che spazia tra persone normali di buone maniere e truzzi da esposizione. Rockefeller center inavvicinabile, Bryant Park nemmeno a parlarne. Teatri pieni ad uovo, ristoranti già prenotati.

Fa effetto ed un po’ di tristezza vedere il “Vessel” senza il pubblico perchè durante la pandemia si sono suicidate, gettandosi nel vuoto, diverse persone. Allora è stato chiuso al pubblico. Tutti lo fotografano e poi si infilano nel supernuovo e super glamour centro commerciale a fianco. Pieno di negozi di grido e ristoranti che coprono la gamma standard. Ovvero un americano bistecche, un fast food hamburger, una pizzeria, un sushi, un cinese, un italiano, un francese ed un Taco-burrito.

Passaggio radente dove fanno i muscoli. La scarpetta nel residuo finale conclude il rito pagano. La foto aggiunge quella nota di comportamento banale e scontato che mi completa.

Proseguono i lavori del nuovo ospedale. Mi spiegava un amico, che in realtà non ne sa un cazzo ma se la vende bene, che la costruzione delle fondamenta richiede molto tempo perchè, vista l’altezza delle costruzioni, non ci possono essere errori dovuti alla fretta. Ricordo che durante la ristrutturazione del museo Galata, a Genova, crollò una soletta in cemento perchè non si aspettarono i tempi tecnici di indurimento del cemento. Morì un operaio.

Oltre a questo, ci sono innumerevoli cantieri edili, blocchi stradali, code. Poi leggi che molti residenti stanno abbandonando New York per andare in Florida o nel Texas perchè in quegli stati le tasse sono inferiori, mentre le tasse qui al contrario aumenteranno ancora in un vortice che renderà New York costosissima e disabitata. Ma insomma, decidetevi, siamo al collasso oppure no ?

Bar ristorante in cima ad un alto palazzone. Top roof. D’estate è molto gradevole, gira un sacco di gente interessante, non vorrei sembrare banale specificando il genere di interesse. Quando invece ci sono circa zero gradi, ci si va solo per osservare in fretta il panorama, prima di andare in ipotermia. Anche dentro l’igloo il freddo è pungente. Io mi sono scaldato con tre apple-Martini, altri hanno preso dei frozen margarita serviti in una borsa di plastica per endovena. Non ho detto nulla, ma credo che si toglieranno il freddo di dosso non prima di Giugno.

Tra i vari cotillons dentro l’igloo c’erano dei palloncini gonfiati con elio. Ho eseguito il noto illuminante esperimento di aspirare elio e poi farsi venire la voce di un neonato, mi piace diffondere la scienza. Non è stato un risultato soddisfacente, probabilmente era una miscela di elio e qualche altro gas, forse azoto, la voce era solo leggermente sfalsata. Il principio fisico è molto semplice, so che ha a che fare con il boom supersonico, ma in questo preciso istante non me lo ricordo bene.

L’interno di un igloo, vista verso l’alto. La plastica garantisce leggerezza alla struttura, ma non si vede fuori. Quella cosa rosa è zucchero filato. Lo si prende dopo i numerosi Martini per aumentare l’effetto dell’alcool. Quando arriva la persona a prendere l’ordine, chiede a chi ha effettuato la prenotazione di fornire un documento di identità. Il documento viene trattenuto fino a quando non si paga il conto. Nel caos generale molta gente dev’essere scappata senza pagare impunita. Al nostro fianco c’erano gli Addams che parlavano una lingua gutturale tra loro e non capivano un cazzo di inglese. Stavano per far innervosire la ragazza ma alla fine hanno mollato un documento che poteva essere la tessera del Club di Topolino versione est europeo.

Venendo via da casa di amici, un invitato che vive nel nord del Bronx in una villetta con sette gatti ci ha offerto gentilmente un passaggio. Prima di arrivare da noi, a metà strada doveva fermarsi nel portone di una sua anziana cliente per lasciare in portineria due pacchi di cereali. La donna ha perso il marito e vive sola, non si muove tanto bene e lui ogni tanto le porta generi di conforto. Ma la strada era sbarrata per lavori. Allora ha fatto inversione; siamo restati per mezzo minuto in un incrocio, nel mezzo dello spartitraffico aspettando che il semaforo diventase rosso per le auto che, col verde, ci avrebbero travolti. E’ andata bene, se fosse passata la polizia in quel momento ci avrebbero arrestati tutti, guidatore e passeggeri.

A Times Square ho incontrato uno che vendeva biglietti per non so che spettacolo. Abbiamo legato subito e discusso sulla caducità della vita umana ed altri aspetti filosofici dei rapporti tra uomini e filtri dell’olio.

Sto per scrivere qualche riga di nonsenso e sticazzi insieme. Ad un blocco di distanza c’è l’ospedale. Spesso arrivano le ambulanze a sirene spiegate. Però poi si fermano davanti all’ingresso principale e spengono tutto.

Non so quali protocolli debbano usare le ambulanze, quale sia la procedura per accettare un paziente, le carte da compilare, forse deve arrivare un medico per scaricare il paziente, non so proprio. Mentre guidano come dei pazzi per strada, sembra che a bordo delle ambulanze ci sia un ferito grave o un infartuato che se non arriva in ospedale entro un minuto muore. Ma poi viene cagato in mezzo alla strada per dei quarti d’ora.

Non nevica e c’è un diffuso fastidio; la città del Nord Opulento dove gli inverni sono pieni di neve sta diventando una città assimilabile a quelle abbaraccate del Centro America. Vengono contati i giorni dall’ultima nevicata.

Dunque qui c’era attesa spasmodica per vedere un po’ di neve, due modelli diversi vedevano altrettanti scenari diversi tra loro, uno vedeva la neve, l’altro solo pioggia.

Come di consueto, The Weather Channel usa un linguaggio allarmante perchè cerca di seminare il panico, e dunque viene guardato da chi teme di morire o di rimanere bloccato per giorni e poi morire, restare senza acqua, energia elettrica, cibo, carta igienica. E poi morire.

Ma, come previsto dai meteoman locali, molto più realisti, la neve ha fatto un po’ di scena, bella e romantica, ma era mista a pioggia e non se n’è fermata neppure per un minuto.

Questo gradevole filmato, assistito da una ipnotica musica da ascensore di quelle gratuite non soggette a copyright, mostra un momento in cui la neve cadeva intensamente. Ma per la neve vera bisogna aspettare ancora.

Una abbondante pioggia ha alzato il livello della Pozzanghera in modo sensibile. Non so quanta ne è venuta perchè quei besughi di ARPA Piemonte non consentono a IP esteri di accedere al loro sito (asini matricolati, mi dimentico sempre di scrivere segnalando che sono degli asini matricolati). Stimo una sessantina di millimetri. C’era speranza che nei giorni successivi ne arrivasse ancora un po’ per effetto di una rara ritornante da est, in effetti ne sono caduti una manciata di millimetri.

In questo elegante e raffinato gif animato si può notare l’incremento del livello dell’acqua nella Pozzanghera per effetto della pioggia. Nella seconda immagine c’è pure un airone. Non è Gastone, questo è bianco e dunque è politicamente deprecabile perchè il suo colore denuncia il palese razzismo insito in lui.

A proposito; una sera siamo andati a teatro, lo spettacolo inizia nel buio e nel silenzio assoluto. C’è solo un grosso display a led rossi che compone messaggi scorrevoli con i quali si informano gli spettatori di cosa non si deve fare durante la prestazione. Ma la cosa degenera e scrivono delle stupidaggini che fanno ridere il pubblico. Se devono riferirsi ad una persona, anche se si capisce che questa persona è di un genere specifico (maschio o femmina), quando si deve usare un pronome (his-her) viene usato “them”. Perchè se io non volessi identificarmi con il mio genere alla nascita, chessò, cavalla dopo isterectomia, potrei offendermi se qualcuno sottende che sono di genere maschile. Allora per non fare discriminazioni, si usa il pronome “them” che è asessuato.

Mi resta un dubbio; questa cura esasperata nel voler rispettare le diverse percezioni della propria identità sessuale, è davvero un grosso passo avanti nella civiltà umana occidentale, oppure è un grosso dispendio di energie. Sono in corso guerre, genocidi, spaventose diseguaglianze, abusi di potere, un futuro incerto per effetto dei cambi di clima, e noi ce lo stiamo a menare con l’uso di pronomi neutri ? Ho sempre di più l’impressione che la nostra casa stia crollando, ma siccome non sappiamo come impedirne il collasso, ci dedichiamo a sostituire le tendine rovinate in cucina.

Mi sono di nuovo innamorato di un quadro. Sono andato a prenderlo e me lo sono fatto incartare. Avrei potuto prendere un taxi o un uber, ma ho preferito farmi circa venti minuti di passeggiata tra le luci notturne, il traffico ed i fiocchi di neve della Lexington Avenue. Mi sentivo sulla cima del mondo, l’aria iconografica di Manhattan ed io con sottobraccio questo capolavoro di arte contemporanea che misura cm. 35 per cm. 50. Rappresenta le incertezze della vita, viste attraverso l’utilizzo di cospique quantità di superalcolici. Quelle forme verdi sono le anime dei peccatori inseguite da draghi cinesi trasparenti armati di punteruolo.

A breve, se non succede qualcosa, si rientra nella Genova lamentosa. Ma non senza un’ultima foto.

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