Un tramonto sui gialli aceri campestri circondato da due albe sulla Pozzanghera.
Un tizio vestito da cespuglio in piedi in un vaso che spaventa i passanti che gli si avvicinano. E’ una di quelle manie globali, ce ne sono ovunque in Europa e USA. Forse in altri paesi, ad un tizio che fa questo genere di scherzi taglierebbero la testa. Ma da noi è in voga. Il primo era stato il grosso pupazzo di neve fatto di cartone con dentro un tizio che ha spaventato mezzo New England. Però non era esportabile nei paesi dove non nevica, ed allora è arrivato il cespuglio.
Ed è arrivato anche a Genova; si è piazzato nel porto antico, in piazza Fontane Marose e forse in altri due posti. I filmati girano e dunque si può fare una casistica di chi si spaventa a morte e chi meno, direi che il 99% delle persone che hanno fatto un salto ed hanno urlato, poi si mettono a ridere. A Genova è un po’ diverso; soprattutto nel porto antico le persone che vengono fatte oggetto dello scherzo, il più delle volte fanno finta di non spaventarsi e non cambiano espressione, osteggiando quel senso di superiorità e di distacco snob che tanto ci contraddistingue. In aggiunta o in alternativa, spesso si incazzano e se ne vanno facendo quella faccia da culo che caratterizza una parte così cospiqua della popolazione residente.
Certo, ci sono anche genovesi che se la prendono in ridere, ma sono una risicata minoranza rispetto agli individui ambosesso sciatti, brutti dentro, nella cui vita prevale il fastidio, la sofferenza, l’invidia.