La Zuppa del Casale, Farro e Ceci.

Questo è un altro episodio della sagra “ho sempre freddo”. Il riscaldamento di casa qui nell’alta valle Susa è centralizzato, abbiamo un termostato che comanda una elettrovalvola che consente il passaggio dell’acqua calda nel circuito del nostro appartamento. Se il termostato registra una temperatura inferiore a quella impostata, da il consenso e Miriam può percepire la meravigliosa sensazione dei caloriferi che iniziano a riscaldarsi. Non posso mettere il termostato a 30° come vorrebbe Miriam, il limite superiore è 22°. Il termostato è in una zona della casa particolarmente calda, la temperatura della camera da letto è leggermente inferiore a quella della cucina e pertanto ogni mattina parte la lamentela di chi vorrebbe i 30° stabili.

Se il termostato in cucina registra 23°, non da il consenso ed i caloriferi rimangono freddi. Miriam dice di spostare il termostato mettendolo sul terrazzino; non credo che il sistema funzioni perché il termostato è senza fili e se lo allontano dall’elettrovalvola non riesce a comunicare e per default l’impianto resta chiuso.

Questa mattina io ero sveglio da circa mezz’ora, prima che qualcuno si alzasse ed iniziasse a recriminare, ho provato un esperimento di termodinamica applicata di trasmissione del freddo da zuppe congelate ai sensori dei termostati di temperatura interna di appartamento di civile abitazione.

Dopo circa un minuto che tenevo premuta la busta di minestra surgelata contro il termostato a muro, il display ha segnato 19° ed ha trasmesso il consenso all’elettrovalvola che si è aperta permettendo all’acqua calda di circolare nei tubi di casa. Con grande soddisfazione della parte interessata.

Gite domestiche. Grazie a Google Earth si riesce a ricostruire percorso e dislivelli. Non sono dati precisissimi, ma danno l’idea. Durante la sosta-pranzo ci sono due configurazioni. Se si pranza al sacco, è un pasto contenuto per non portarsi dietro chilogrammi di troppo nello zaino. Un panino imbottito, una mela. Ma se la gita prevede di fermarsi in un rifugio, le calorie assunte sono in genere ampiamente in grado di pareggiare e forse anche di superare quelle bruciate durante la gita.

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