Trentasei.

Non è la più alta temperatura che ho visto qui a Basaluzzo, ma raggiunge il podio delle prime tre.

Stare all’aperto è per me impossibile. Mi chiudo nei ventiquattro, meravigliosi gradi di casa e per distrarmi riguardo le foto della Grecia; questo è un biancone fotografato dal Consulente Biologico.

A me il mare piace, ma se Miriam preferisse la montagna non mi dispiacerebbe. Anzi forse lo preferirei. Caldo, zanzare, la crema da sole, il sudore, l’insonnia. Ed occasionalmente una spiaggia priva di attrezzature sulla quale sopravvivo solo se dotato di uno di quei ridicoli ma salvifici ombrellini usa e getta.

Questa immagine emblematica mostra una delle ragioni per cui non sono un appassionato di spiaggette sotto il sole cocente. D’accordo che ne approfitto per mettere in mostra la mia strabordante bellezza e splendida forma fisica. Ma mi devo proteggere dai raggi solari altrimenti vado a fuoco. Il Cons. Bio viaggia con dei cordini che tengono l’ombrellone solidale con il terreno anche in caso di vento. Ogni tanto esco dal cono d’ombra e mi lancio in mare saltellando sulla sabbia rovente. Uno dei modi per ingannare il tempo è lanciare sassolini a Miriam. Non è felice ma sopporta.

Comunque anche Miriam, che odia il freddo, inizia a valutare la possibilità di cercare luoghi più freschi per trascorrere le ferie estive. Io non commento e lascio che elabori da sola le alternative ipotizzabili per l’estate 2024.

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