Oggi inizia l’estate, stagione che io non amo per svariate ragioni. A parziale compenso del disagio, che oggi appunto è pari al 100% del massimo potenziale, le giornate iniziano ad accorciarsi, da domani per la verità.
Inizia il periodo di tensione per i miei giovani alberi, durerà fino ad Ottobre, quando si potrà tenere un primo bilancio provvisorio dei decessi dovuti al caldo ed alla siccità estremizzati dal Volere Divino, da un inesistente aumento di “potenza” del Sole, da un naturale ciclo climatico altrettanto inventato dai negazionisti, o dal fatto che abbiamo immesso in atmosfera, solo nel 2022, qualcosa come 36.8 miliardi di tonnellate di CO2. Non riesco a visualizzare quanto è grande lo spazio occupato da questa massa di anidride carbonica, ma immagino sia un bel volume del quale l’ecosistema attuale farebbe volentieri a meno.
Tutto quanto premesso, oggetto del solito sfogo cutaneo estivo, c’è l’innegabile beneficio del periodo piovoso appena terminato. Il popolo bove si è lamentato ad alta voce della pioggia, ma il mio terreno assetato ringrazia.
Ieri sera in passeggiata Anita Garibaldi per la prima volta dopo svariati decenni. La passeggiata è in ordine, anche se c’è un diffuso odore di fogna, ma per arrivarci si attraversa un sottopasso ferroviario che è stile Bronx anni’70, quando Charles Bronson uccideva decine di malviventi con il suo pistolone. Prendere a pistolettate o calci nel sedere è quello che mi verrebbe voglia di fare agli “artisti” che imbrattano i muri di scritte, prendono a sassate i lampioni rompendo i vetri, rovinano gli arredi urbani, scardinano i cestini della spazzatura.
In qualche modo mi sono aggregato ad una cordata di illusi che vorrebbero proporre un progetto avente carattere didattico/educativo al Comune di Genova. Siamo stati ricevuti con modi gentili da un funzionario che dovrebbe avere la capacità di valutare se il progetto è interessante oppure è una sonora stronzata. Secondo le singolari dinamiche vigenti nella Pubblica Amministrazione Locale, dinamiche che ci sono state illustrate da un sedicente ben-informato, c’è però una strada molto tortuosa, ricca di ostacoli e check point che precedono una prima, serena valutazione del progetto da parte di chi ha la capacità di decidere. Perchè nessuno si assume la responsabilità di decidere per poi scoprire che qualche personaggio influente non gradisce, o avrebbe gradito di prendersi il merito, o non vuole che la cosa venga fatta come ritorsione per uno sgarro subìto da qualcuno di altrettanto influente. O è invidioso, pedante, negativo a prescindere, non gli viene qualcosa in tasca.
Poi vedo i miei concittadini come si comportano nei confronti del bene pubblico ed allora mi viene voglia, complice l’afa di questi giorni, di mandare tutti a cagare e mentalmente l’ho già fatto. Aspetto di sentire da parte dei miei interlocutori istituzionali un feedback fumoso e che procrastina tutto sine die, per mandarli a cagare anche in forma esplicita e recepibile dal destinatario. Anzi no; nell’inevitabile momento in cui mi comunicheranno che c’è qualche problema, e bisogna attendere qualche evento celeste, sarò contento perchè VAFFANCULO.