Continua la fase piovereccia. Questo è il pluviometro di Basaluzzo dopo il temporale di ieri sera e sopra un grosso cumulonembo senza attività elettrica che ha dato una lavata alle strade di Genova. La mia attrezzatura antipioggia da moto è da sostituire. Quelle giacchette di plastica funzionano non per la plastica in se, ma per uno strato gommoso che viene applicato ad essa. Dopo un anno, forse due, la gomma si dissolve nel cosmo ed a quel punto la plastica non trattiene più l’acqua che non scorre via, ma penetra all’interno del cretinetto che pensava di farla franca. Bastava aspettare una mezz’ora e sarei uscito asciutto dal tragitto verso l’ufficio.
Prosegue inoltre la fase prurito che dopo le prime avvisaglie di caldo si è manifestata in tutta la sua pienezza. In conseguenza dei miei attacchi di prurito, ho piaghe su entrambe le braccia e continuo a macchiare le camicie di sangue, con vivo disappunto della consorte. Quest’anno forse per la prima volta (non ricordo bene) le punture di insetti ed i pruriti si sono estesi a spalle, collo, gambe.
Un genio; molti suoi conterranei lo accusano di essere un pedofilo o chissà cosa. Io credo sia solo una vittima del “me too” e del “woke”, esaltazioni dell’ipocrisia che stanno trascinando gli USA in un vortice di stupidità non meno di quanto fanno gli integralisti cottolici repubblicani. Forse grazie alla mia senilità non vedrò il collasso definitivo della civiltà americana e non dovrò marciare intonando l’inno cinese, ma sui miei nipoti ho dei timori.