Temporalino ed altre nefandezze.

Oggi un grosso temporale in arrivo da Est, allungato dalla valle Sctivia alle colline Tortonesi, ha fatto tutto il possibile per scansarci, ma visto che si è reso conto che sarebbe dovuto passare proprio sopra Basaluzzo, si è vagamente dissolto proprio sopra di noi per poi riformarsi e proseguire bello intenso appena verso ovest. Ha piovuto per qualche minuto intensamente, accumulo totale intorno a tre millimetri.

Meglio così rispetto a colpi di vento, grandine o altri fulmini del belino che mi friggono qualcosa di elettronico in casa.

Nel frattempo la velocità di internet a Basaluzzo è leggermente salita, siamo ancora a livelli della fine del ‘900, ma meglio. La scortese signorina di Roma del servizio “187” che mi ha sbattuto giù il telefono, forse arrabbiata per questioni calcistiche, allora ha ragione. Sa che il router è magico e si aggiusta da solo, dialoga con la centrale e dice “cambiami porta, cazzone, che questa fa cagare”.

Due foto della Luna che sorge, devo verificare la correttezza degli orologi delle webcam, ci sono pochi minuti di differenza, ma meglio verificare. Si notano i due diversi aggiustamenti che fanno i software delle due per ovviare alla mancanza di luce. Potrebbero fare meglio entrambe, ma non bisogna lamentarsi.

Ho pronta la webcam di Genova Lido, ma non abbastanza. Ossia mi mancano alcune istruzioni da darle per spedire le foto sul server. Ha un linguaggio tutto suo che ho sperimentato a New York e sul palo della Pozzanghera, la sintassi è particolare e non intuitiva, pensavo di essermi scritto tutto da qualche parte ed invece un microbelino, invecchio e lo percepisco. Ho chiesto al miei fornitori di darmi una mano.

Serata a casa di amici, una ventina di persone. Uno ha preparato una lista di canzoni da suonare con uno di quegli aggeggi che si attaccano ad un amplificatore e poi vanno da soli. Molti brani sono discoteca anni 80 e 90. Poi, a tradimento, risuonano le note di una merda di canzonetta neomelodica di un cantante che li lamenta e si dispera perchè la donna lo ha lasciato. Certo, se scrivi canzoni così ti lascerebbe chiunque, anche il tuo cane. Mi tiro giù le calze e me le ritiro su che coprono i calzoni, l’effetto è terribile ma così vado dal disk jokey e gli urlo più o meno “Sai perchè ho le calze così ? Perchè questa canzone orrenda mi fa venire una orchite fulminante e se mi si staccano i testicoli, così non li perdo per la stanza che poi li devo andare a cercare sotto i mobili”.

Colto da compassione fa partire immediatamente il brano successivo ma poco dopo – evidentemente mi hanno sentito in tanti – riparte la canzone di merda e tutti fanno il coro mettendo su una espressione melodrammatica rivolti verso di me.

Ovviamente l’ilarità suscitata dal mio intervento in favore della buona musica ha degli strascichi che cercherò di parare in qualche modo.

Il link su Youtube è appunto sulla versione ufficiale della canzonaccia.

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