Questa fase perturbata ha portato con se una dose di acqua decorosa. Adesso mi sembra tutto più verde, più rigoglioso, più sano. Accetto la possibilità che queste siano impressioni mie personali, soggettive e totalmente infondate. Non ho ancora fatto il mio giro di ispezione per verificare lo stato di una parte degli alberi, ma ad un primo sommario esame mi pare che almeno quei pochi osservati stiano bene ed abbiano uno sviluppo della chioma abbondante.
Altrettanto soggettiva, in questo caso sono sicuro che lo sia, la sensazione che in generale gli alberi mi sembrano molto rigogliosi. Mi sento attratto dalla teoria che lo siano anche grazie alla aumentata quantità di Anidride Carbonica nell’aria. In linea teorica potrebbe essere, ma al lato pratico dubito che un incremento di CO2 corrisponda ad un riscontrabile aumento della produzione di cellulosa da parte delle piante addette. Comunque chiedo in giro.
La pioggia caduta non era scontata. Il primo episodio ci ha interessati con un margine di una ventina di km di “buono”, quello odierno c’è stato grazie ad un raro temporale autorigenerante in presenza di Ostro, ossia sotto vento rispetto agli Appennini Liguri, anche in questo caso a poca distanza da Basaluzzo la pioggia è stata poca o nulla.
Durante una fase soleggiata, ho preso i semi di papavero e li ho mischiati in una carriolata di terra. Poi ho sparso il tutto in una zona non lontana dalla Pozzanghera. Molta terra mi è finita dentro le scarpe, nelle maniche e nel collo. Poi è venuto l’acquazzone nella foto; spero che anche una minima parte dei semi riesca a germogliare ed attecchire. Mi sono goduto – tanto – il rovescio di pioggia sotto la pergola seduto sulla panchina dondolo-zen sovrastante la Pozzanghera. Però ha iniziato a soffiare il vento e la temperatura è scesa da 17 a 13 gradi nel giro di dieci minuti, ho abbandonato la postazione e domattina potrei anche svegliarmi con la febbre, ma ne sarà valsa la pena.