Almeno le api.

Lo scorso anno avevo appeso al muro due “casette per api”. Non le api da miele bensì delle api solitarie o selvatiche che non vivono in alveari da centinaia di individui ma conducono una vita più riservata, non producono miele ma sono delle straordinarie impollinatrici. Mi ero fatto convincere che offrire un riparo a questi animaletti è cosa buona e giusta, aiuta la natura eccetera. Però non avevano avuto un grande successo, allora avevo pensato di togliere queste casette odiose ed inutili e bruciarle nel camino e/o passarci sopra con il trattore più volte.

Invece quest’anno le casette sembrano riscuotere un discreto successo, ho contato una decina di api tutte insieme. E’ questa forse l’unica nota positiva nel mezzo di quella che è ormai una siccità perdurante.

Infatti e forse non a caso il pozzo dall’ultima verifica eseguita l’11 Febbraio ad oggi ha dato zero acqua. Probabilmente il livello dell’acqua all’interno della falda non arriva al sensore superiore e dunque la pompa non si accende. Devo approfondire ma nel frattempo vaffanculo, vaffanculo & vaffanculo.

Di fronte ai problemi climatici, sarei tentato di rifugiarmi nell’alcool o nelle sostanze psicotrope in senso generale.

Invece leggo di astronomia, e pur capendoci all’incirca un po’ meno di un picocazzo, l’argomento mi affascina. Questi disegni che vagamente ricordano due preservativi sono invece la rappresentazione della nascita e sviluppo dell’universo. Sto leggendo un libro, la descrizione dei primi istanti di esistenza dopo il Big Bang mi ha confuso. In 10 alla meno 30 secondi l’universo ha raggiunto più o meno le dimensioni attuali. Ossia

0,0000000000000000000000000000001 secondi

Poi c’è stato un periodo durato circa 380.000 anni durante i quali non è successo praticamente un cazzo e poi sono iniziate le basi per la formazione di stelle e derivati. Io leggo di sera per addormentarmi, ma questa nozione mi ha stordito e ci ho messo un po’ per prendere sonno. Il COVID mi ha conciato proprio bene.

Mi sembra proprio che il numero di persone frustrate, rabbiose e provocatrici che scrivono sui social networks stia aumentando. In un gruppo che segue una vecchia rivista di fumetti americana, hanno pubblicato una vignetta che a me sembrava inoffensiva. Ed invece è scoppiato un putiferio di commenti tra liberali e repubblicani. Ho chiesto spiegazioni e questo tizio mi ha insultato. Non so perchè gli sia girato il berettino, leggendo un suo commento appena dopo, sembrerebbe che costui sia molto arrabbiato e che nutra un forte risentimento verso gli Americani. In genere rispondo con una citazione a caso dei Monty Phyton, sia in inglese che tradotta in italiano, questo genera un po’ di incertezza nella controparte e la cosa in genere finisce li. A questo invece ho risposto ringraziandolo e poi mandandolo a cagare. Se seguirà qualche altro carteggio, ne darò conto.

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