Ancora con questa “befana”.

Se non ho dimenticato il significato liturgico della befana, mi pare arrivavassero i Tre Re Magi che portavano dei doni di scarso valore pratico inseguendo una cometa. Gli scienziati si sforzano di confermare che in quei giorni passò proprio una cometa, come dire “non sono balle, abbiamo un riscontro fattuale”. Il telefono di Miriam è invaso da messaggi di auguri, soprattutto sotto forma di vignette la cui banalità e scarsa qualità grafica sono disarmanti. Dopo i miei auguri personalizzati di buone feste e di buon anno, dovrei ricordarmi il prossimo anno di produrre gli auguri della befana, in teoria manca all’appello uno degli organi fondamentali da inserire in un disegno, dovrei scrivermi un appunto sulla agenda di windows, se solo la usassi.

Per tornare alle mie infinitesimali frattaglie esistenziali, la webcam di Basaluzzo. Da i numeri in maniera sofisticata. Per diverse ore al giorno smette di trasmettere, non è raggiungibile da remoto. Ad un certo punto della giornata riprende a funzionare, posso interrogarla, le ho fatto almeno due reset che dovrebbero ripulire la memoria. Tutto regolare per qualche ora, poi inizia a mancare gli aggiornamenti e verso sera si pianta di nuovo. Fino alle 2 del mattino quando pubblica una foto che mostra l’orario delle 9 di sera. E poi ricomincia normalmente verso meta’ mattinata.

Continua la mia detenzione a casa stante il mio instabile stato di salute. Questa è una immagine dell’ultima webcam di New York. Provo a fornire alcune informazioni del tutto superficiali sull’immagine.

  1. La strada che attraversa in senso orizzontale è la Lexington Avenue. Il traffico scorre da destra verso sinistra, ovvero da nord verso sud. Quasi ovunque esiste una strada che va in un senso unico seguita da una che va nel senso opposto in modo che se uno decide di guidare intorno ad un blocco, può farlo agevolmente prendendo solo quattro semafori fino alla fine dei giorni.
  2. Si vedono due ingressi della stazione della metropolitana, linea 6. Se io entro dall’ingresso più in alto prendo un treno che va downtown, ossia il centro di Manhattan e poi oltre verso il financial district. Se entro dall’ingresso in basso a sinistra prendo il treno che va uptown, fino ad Harlem e poi nel Bronx. Se non lo so e non leggo bene i cartelli mi trovo in un quartiere alieno in men che non si dica. Incontro non di rado persone che escono dalla metropolitana e mi chiedono dov’è il parco. E talvolta mi chiedono dove devono entrare per andare a midtown, forse si sono già perse qualche volta, la metropolitana di New York è per certi versi micidiale.
  3. Si vedono alcune ambulanze. Sostano di fronte al Lenox Hill Hospital, struttura privata dove ha partorito Madonna (la cantante). La prima tenda dal basso è l’emergenza, più oltre l’ingresso per pazienti e visitatori. Di fronte al Lenox Hill si formano spesso ingorghi inestricabili, arriva un ambulanza che si piazza in doppia fila e ciao.
  4. Si vede un food cart, uno degli innumerevoli carrelli semoventi che vendono cibo etnico mediorientale, orientale e locale in genere molto buono, oltre a caffè e dolci vari. Hanno una finestra, all’interno una piastra rovente dove sul momento vengono preparate le pietanze ordinate, carne, verdure, riso, uova, hamburger. Sono una risorsa essenziale per chi lavora in zona, verso mezzogiorno si vede la coda di personale dell’ospedale che comprano il lunch pagandolo poco rispetto ad un ristorante o una rosticceria. Non so se ce ne sono di simili altrove negli USA, qui sono una istituzione. Alcuni di questi sono anche finiti sulle guide. I cart nella foto sono due, il secondo è sotto gli ombrelloni in basso a sinistra ma è specializzato in croccante di nocciole o di noccioline, anche questo fatto sul momento, caldissimo, dolcissimo, collosissimo, buonissimo.
  5. Taxi. Ormai sono tutti in un circuito di pagamento tramite app sul telefono, veloce ed infallibile, prevede anche la mancia, si evita l’uso dei contanti e la ricevuta arriva per email. E’ stata la risposta ad Uber da parte del sindacato dei tassisti.
  6. Pista ciclabile. Sono molte le strade che hanno una pista ciclabile. In questo caso il ciclista distratto finisce contro una ambulanza quasi certamente, ma se la colpisce con l’angolo giusto finisce direttamente nel pronto soccorso insieme con la bicicletta ed il ridicolo abbigliamento sportivo.
  7. Due lucernai del garage. Se arrivi presto la mattina ti fanno lo sconto, un giorno di parcheggio normalmente costa circa $40/50. I lucernai in realtà corrispondono agli ascensori con i quali caricano le auto ai piani superiori.

Tutto quanto sopra e’ facilmente reperibile su Google, sicuramente scritto meglio, con piu’ dettagli. Ma io sono a casa da undici giorni e devo scrivere qualcosa, le altre due attivita’ predominanti sono leggere e dormire.

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