L’installazione della nuova webcam ha richiesto lo sfoggio delle mie notevoli doti di tappullante.
Lo splitter del POE è contenuto in una scatoletta di plastica che originariamente servirebbe per tenere le matite e le gomme dei bambini. Ha una chiusura ermetica che dovrebbe rendere la scatola impermeabile alla bava, al muco ed a tutte le schifose sotanze tossiche di cui i bambini sono portatori in enormi quantità.
La “L” di legno è incollata con un mastice che in realtà serve da impermeabilizzante, poi ci sono tre chiodi da cantiere che dovrebbero tenere i due pezzi belli solidi tra loro. La scatoletta è incollata con il supporto di una vite, ci sono due tagli nei bordi che permettono ai cavi di entrare e poi uscire dalla scatoletta, sigillati con silicone alla rinfusa.
Sopra ho messo una sottile tavoletta di legno. Tutto il legno impiegato nell’opera è stato spruzzato con una sostanza impregnante-protettrice che probabilmente è mortale se inalata. Pare sia il non plus ultra delle vernici protettive che garantirà l’integrità del legno fino alla fine dei giorni. L’intera struttura è fissata al davanzale con due angolari che sono incollati con un prodotto che promette di incollare qualsiasi cosa per l’eternità.
IL cavo di rete è del tipo piatto, entra in casa insinuandosi nella porta-finestra. L’ho protetto dagli agenti atmosferici utilizzando un profilo in legno ripieno di mastice e ricoperto con un nastro adesivo di alluminio.
Il primo test di resistenza a condizioni meteo avverse avverrà tra poche ore quando sulle nostre teste transiterà il rimasuglio di un uragano di catagoria 1 che ha fatto danni in Florida proprio ieri.
Resta ancora da definire la questione complessa della gestione delle immagini, ma è un problema secondario, la webcam è online e le immagini sono visibili, c’è il link nella mia home page, la foto aggiorna ogni 5 minuti.