Io, rotto.

Quando venni al mondo mi fu regalata una ceramica rappresentante un bambino con dipinti in bei caratteri corsivi il mio nome e la mia data di nascita. Regalo carino, anche se di biondo non ho mai avuto nulla. Probabilmente il biondo era lo standard, sarà stata bionda anche la bambina. Questa ceramica, appesa al muro della mia cameretta, vi rimase per diversi anni fino all’adolescenza quando, probabilmente in un momento di ribellione ormonale, la rimossi, immagino con spregio, e poscia finì in qualche cassetto. Successivamente, terminata la pubertà e l’adolescenza, riemerse. Siccome mi era sembrato un bel ricordo, la rispoleverai e la misi nuovamente in bella mostra.

Passarono gli anni; un giorno il quadretto cadde per terra finendo in numerosi pezzi. Lo incollai su un foglio dattiloscritto azzurro preso a caso, come colla usai del Vinavil. Il lavoro non fu di particolare finezza, ma resistette così per almeno un decennio.

Ed un giorno lo ritrovai nuovamente in frantumi. Allora decisi di sistemarlo per bene, questa volta. Volendo togliere il Vinavil precedentemente usato in modo sconsiderato, immersi tutti i frammenti in una bacinella di acqua e lo lasciai per una notte. Il giorno dopo scoprii che il Vinavil si staccava facilmente ma – orrore – veniva via anche la scritta che recitava

Stefano 7-02-61

e della quale riuscii a salvare solo pochi frammenti. In presenza di un manufatto difficilmente restaurabile, lo stesso è rimasto per almeno 3 anni in un cassetto in ordine sparso.

Oggi l’ho ricomposto; ma invece di tentare una inutile ricostruzione del pezzo così com’era originariamente, l’ho rimesso su una tela in un ordine che rappresenta il decadimento di tutto quanto mi riguarda, testa e corpo. Resta la faccina da bambino, capovolta su un cumulo di detriti.

Appena la colla si asciuga, lo appenderò nella mia cameretta, come 61 anni fa.

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

3 Responses to Io, rotto.

  1. Mitì says:

    Ma no, è un peccato…Se vuoi ti do il nome di una mia amica genovese, bravissima restauratrice di ceramiche, marmi, vetri terracotte ecc. Fa veri miracoli (dopo aver svuotato tutte le vecchie case di famiglia e salvato millemila ricordi poco preziosi in valore monetario ma per me tanto in quello affettivo, sono diventata espertissima in ottimi restauratori d’ogni tipo; legno, carta, tele, stoffe ecc. E Genova ne è una vera miniera)

    • admin says:

      Sei davvero gentile e premurosa, grazie. Avevo avuto questa idea e forse avevo trovato anche chi avrebbe potuto restaurare la ceramica. Però poi non l’ho fatto perchè ho pensato che sarebbe stato un restauro che avrebbe snaturato l’originalità della ceramica. La scritta ormai è quasi del tutto scomparsa, una sua sostituzione non sarebbe stata la stessa cosa. Insomma sarebbe stata una cosa nuova e diversa dall’originale, ed allora ho abbandonato l’idea, la tengo così come una reliquia. E visto che ha subito due incidenti, anzi tre con il mio maldestro intervento anti-colla, adesso è come una antica rovina che conserva uno straccio di fascino perchè non cerca di camuffare il proprio stato antico e percosso dal tempo. Alla luce della mia generale instabilità mentale, è possibile che io un giorno cambi improvvisamente idea e decida di restaurarla per donarla alle mie carpe koi. In tal caso ti interrogherò sui nomi di una possibile restauratrice.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *