Mi avanzava da qualche anno un palo di sei metri che avevo acquistato a Cuneo in un momento di temporanea inconsistenza neuronale. Finalmente ho deciso di metterlo in opera, reggerà una o due webcam perchè questo è il mio hobby senile. Da lassù si dovrebbe godere una buona vista, non ho ancora deciso come orientarle, dovrò andare per tentativi.
Resta da appurare come cazzo ci arrivo a montare le webcam a sei metri di altezza. E, sapendo come funziona l’installazione di una webcam, dovrò salire diverse volte, almeno inizialmente, e poi limitarmi a togliere saltuariamente ragni ed altri piccoli animaletti che andranno a rompere i coglioni proprio davanti alla lente.
Sostanzialmente ci sono due metodi. Il primo è una scala; ho dato un’occhiata su Internet e ce ne sono di diversi modelli, alcuni costano €200, altri apparentemente fanno la stessa cosa ma costano €800. Avrei bisogno di un esperto in scale per capire se la differenza di prezzo è in qualche modo proporzionale alla possibilità di schiantarsi a terra per un cedimento della stessa scala.
Il secondo metodo è quello di dotarsi dei ramponi studiati apposta per salire proprio sui pali di legno. Anche in questo caso mi mancano le basi per capire i diversi modelli in vendita e perchè alcuni costano €79 ed altri €1.100. Anche in questo caso è possibile che più si spende e meno si ha la possibilità di finire al pronto soccorso con fratture varie.
Ci sarebbe una terza opzione; si tratta di staffe di ferro a forma di “L” che si infilano nel palo in modo da formare degli appoggi sui quali salire, uno a destra ed uno più in alto dalla parte opposta a guisa di scalini. Per assicurarmi al palo userei l’imbragatura che usavo per fare le ferrate, credo sia in uno scatolone in cantina. Circa le staffe, sono abbastanza sicuro che si vendono on line anche se ad una prima sommaria ricerca vengono fuori articoli non esattamente attinenti a quanto sto cercando. Per questa soluzione ho tuttavia qualche riserva di carattere estetico. Ho già ricevuto qualche lamentela per il palo, se ancora gli applico dei gradini temo reazioni sconsiderate.
Allo stato attuale della ricerca, credo che mi orienterò sulla scala. Nel caso sopra preso a caso da Amazon, il produttore che decide di chiamare una scala “Peppina” mi infonde qualche dubbio sulla solidità che ci si aspetta quando si è a sei metri dal suolo. “Ero sulla Peppina che ha ceduto di schianto” è una frase che al medico di guardia dell’Ospedale di Novi Ligure suonerebbe quasi offensiva.