Basaluzzo. La media degli ultimi 60 giorni di gettata del pozzo è di circa 750 litri al giorno, quasi un terzo della portata normale. Ieri ho tagliato un Leccio secco, oggi un Carpino. Ed anche la Sequoia non ce l’ha fatta. L’unica “Californiana” sopravissuta è il Coast Redwood che apparentemente sta bene ed è anche cresciuta. Diverse Acacie tra quelle che avevo messo a dimora 5 anni fa sono morte, è seccato anche il penultimo dei Pioppi Cipressini e alcuni Aceri Campestri non se la passano bene. E’ definitivamente seccata una grossa Quercia che l’anno scorso aveva patito e poi si era ripresa. Quei 750 litri giornalieri mi hanno però permesso di salvare numerosi Tigli più le piante davanti alla cucina. Questo per quanto riguarda gli alberi che ho messo io.
Il bosco ceduo esistente che mi separa dalla Provinciale si sta diradando sempre di più. Buona parte dei pruni selvatici sono morti. I giovani alberi, incluse le Acacie, ovvero tutte le piantine nuove scompaiono perchè se le mangiano i caprioli. Tra gli alberi adulti resistono le Quercie, qualche Noce, poche Acacie. Mi viene il sospetto che pulire il bosco ceduo non sia una buona strategia. Se ogni due anni non lo pulisco, si ricopre letteralmente di rovi. Non saprei a chi chiedere, ma mi punge vaghezza che se lasciassi i rovi, la cui altezza può superare un metro e che diventano una barriera impenetrabile, potrebbero attacchire alberi senza che i caprioli possano mangiarseli. A quel punto se superano il periodo cruciale non possono essere mangiati dai caprioli perchè la corteccia diventa dura e non si può più rosicchiare.
Sono un po’ demoralizzato, se questo è l’andazzo del clima, avere un bosco vicino a casa da queste parti diventerà sempre più difficile. So di aver scritto queste cose già tante volte, ma la situazione mi pare sia sempre peggio.
Le quattro carpe invece stanno bene. Viaggiano spesso insieme e probabilmente la Pozzanghera non perde perchè con il caldo che ha fatto non dovrebbe esserci più una goccia di acqua ed invece il livello mi sembra ancora buono. Incrocio le dita.
Oggi è passato di gran carriera un simpatico temporale che ci ha sfiorato lasciando al suolo BEN 3 millimetri – scarsi – di pioggia. Una miseria ma è meglio del solito fastidioso dito nel sedere. Spero che permetta ai prati di rinverdire un pochino.
Ieri sera c’era una qualche sagra a NE di qui, musica tipo “Gloria” in versione disco terza età. Questa sera invece c’è un potentissimo “umpa-umpa” che viene da NW e che dura da ore; speravo che un fulmine colpisse l’impianto musicale incenerendo tutte le suppellettili ed il buffet, invece sta continuando imperterrito. Che mi sento di dire ? Anch’io andavo in discoteca ogni tanto quando avevo vent’anni, forse però la qualità della musica era migliore ? Comunque spero che nell’acqua che berrete questa sera ci siano vibrioni del colera, malattia curabilissima ma che vi fa cagare in misura tale che io non sarei mai in grado di mandarvici.
Miriam ha acceso la televisione e beccato un programma dove si esibiscono dei cantanti così terribili che secondo me potrebbero essere usati come arma offensiva. Ha spento subito ed è andata a dormire.
Dalla arida Basaluzzo, per il momento questo è tutto.