Il modellame ha (aveva) rivisto i picchi di temperature da cabina di verniciatura che erano previsti i prossimi giorni, sono scesi e dunque dovrebbe (sarebbe dovuto essere stato) un caldo estivo più nella norma estiva (di merda comunque) ha rivisto i propri valori.
Ritengo delle sonore teste di cazzo, dei subumani idioti coloro che gioiscono per questo tempo rovente e secco ad oltranza. Non si rendono conto, vivono una vita ottenebrata dall’ignoranza e dalla inconsapevolezza.
Oppure sono io che vedendo i miei alberi seccare mi preoccupo troppo e do troppa importanza a qualche ondata di caldo come ce ne sono sempre state ?
Fornisco acqua alle piante sofferenti in una lotta impari perchè l’acqua disponibile è sempre di meno e la fine della emergenza potrebbe arrivare, probabilmente, tra 4 mesi. Le piante che non sembrano patire il clima desertico sono le querce e le acacie, anche quelle più giovani, ed anche gli alberi più “anziani” che ho messo a dimora oltre 5 anni fa, sembrano cavarsela bene. Ma i tigli, i frassini, i carpini ed in genere tutti gli alberi giovani che ho messo, per esempio, intorno alla Pozzanghera, hanno le foglioline che iniziano ad avvolgersi su loro stesse, sintomo di stress da temperatura e mancanza d’acqua. Molte foglie sono ingiallite e cadute al suolo ma questo non è un problema. Il problema è quando le foglie non ingialliscono ma seccano direttamente sui rami, allora c’è un problema, come un bel faggio che per il momento non ha più una foglia verde e non sembra avere segni di ripresa nonostante l’acqua che gli ho dato in queste ultime tre settimane.
E’ sera, sono le 9 e mezza e fuori ci sono 28 gradi, troppo presto per aprire le finestre, in casa è ancora più fresco.
Ho scelto l’epoca sbagliata per prendere casa in una zona già di per se poco piovosa, e cercare di creare una macchia di verde. Cos’è quella cosa che dicono ? “Felice la società dove le persone anziane piantano alberi sapendo che solo i nipoti ne godranno l’ombra”. Che sfiga.
E per concludere la giornata-merda ed il post-sfiga, ecco una avvincente annotazione meteorologica-paesaggistica.
Si osservi attentamente la foto sopra. Il cielo sembra percorso da raggi di luce.
In realtà segnalano la presenza di alcuni cumuli che si vedono nella foto del satellite. Sono sulle Alpi ma con il sole ad un passo dal tramonto, proiettano le proprie ombre a lunga distanza. Ora posso aspettare pazientemente che la temperatura esterna scenda sotto quella interna a casa, spalanco le finestre dotate di zanzariere, mi prendo un antinfiammatorio per il mal di testa e me ne vado a dormire.