Il gioco è “facciamo il test e vediamo chi ha la carica virale maggiore”.
Verso le 5 del pomeriggio la febbre sale. A me in modo virtuale, ovvero mi sento febbricitante ma poi il termometro non la rileva. Miriam è tre giorni indietro rispetto a me nella tabella di marcia ed allora le sale davvero di qualche tacca. Infatti il mio vantaggio si traduce in una linea blu meno intensa sul test covid.
Miriam che sperava di farselo asintomatico o al più con naso che cola, mi manifesta le sue aspre critiche su chi dice “ho fatto il COVID ma è una sciocchezza. Mi è venuto nel cesso quando ho iniziato a spingere e quando ho finito di cagare mi era già passato“. Ma andate a cagare, appunto, con o senza virus.
Per le “cronache dalla Grande Mela” questo è tutto.