Il segnavento.

Durante il mio recente viaggio in Toscana ho acquistato un pregievole segnavento artigianale in ferro battuto pesante 400 kg. che mostra un gatto ed un topo. Probabilmente per muoversi nella direzione del vento ha bisogno di un fortunale. L’ho posizionato in modo che si potesse vedere dalla webcam della Pozzanghera fangosa.

Ma non si vede un cazzo. O meglio, si vede il palo di legno e basta, il segnavento è di un colore grigio che si mimetizza benissimo tra tutto quanto c’è nello sfondo, foglie, rami o altro.

Si vede invece l’incommensurabile raffazzoneria del supporto. Un vero tappullo che non resisterà a lungo perchè il legno del palo marcirà alla base, le fascette che tengono attaccato il ferro al palo diventeranno presto ruggine e si spezzeranno.

Forse avrei dovuto farmi fare dal fabbro un palo in ferro che avrei potuto conficcare nel terreno. Ci ho pensato, ma mi sono orientato sul palo in legno perchè temevo che un lavoro del genere in ferro avrebbe attirato i fulmini di mezzo Piemonte. Intanto vediamo quanto dura l’attuale installazione, poi si vedrà.

Dal vivo era meglio. Ho scattato due foto, calcolando la luce prima dallo sfondo e poi dall’albero rosso. La prima era sottoesposta nera, la seconda era sovresposta, praticamente bianca. Ho provato a trovare una soluzione intermedia, il risultato è mediocre.

E’ inutile discutere con un NO-vax.

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