Ho un armadio ricolmo di carte vecchie. Risalgono in buona parte ad un archivio di documenti che teneva mio padre e dunque ancora più vecchi. Cercavo un documento stilato nel 1941, che ho trovato, ma sono anche incappato in questo acquarello. In basso a sinistra c’è la dicitura ” Kolkos di Pereschtschepny”. Qualcosa ho trovato (Wikipedia):
A kolkhoz[a] (Russian: колхо́з, IPA: [kɐlˈxos]
a contraction of коллективное хозяйство, collective ownership, kollektivnoye khozaystvo) was a form of collective farm in the Soviet Union. Kolkhozes existed along with state farms or sovkhoz.[b] These were the two components of the socialized farm sector that began to emerge in Soviet agriculture after the October Revolution of 1917, as an antithesis both to the feudal structure of impoverished serfdom and aristocratic landlords and to individual or family farming.
Ho anche cercato Pereschtschepny. Ho trovato Pereschtschepyne, località in Ucraina. Dunque probabilmente l’acquarello mostra una fattoria nei dintorni di questo piccolo paese. Ovviamente mi piacerebbe trovare la fattoria in questione. Magari se mi impegnassi con Google Maps la troverei, o forse con le mie ricerche finirei nelle segnalazioni che risalgono fino alla CIA e la prossima volta che vado a New York non mi lasciano entrare, anzi mi arrestano e mi fanno il waterboarding per farmi parlare dei miei contatti con il KGB. Comunque l’acquarello mi piace davvero. Se ci fosse ancora il mio fotografo di fiducia, saprei cosa fare; lo farei fotografare e dunque riprodurre su carta speciale di dimensioni 4 volte superiori e ne farei un quadro. Poi regalerei l’originale alla comunità di quel posto, ammesso che accettino e che invece non mi segnalino alla SPECTRE che poi mi arriva in casa per uccidermi.
Ulteriore considerazione. L’autore ha messo la data 42. Nel luglio del 1941 gli Alpini furono mandati in Russia. Nell’estate del 1942, il panorama è evidentemente estivo, da quelle parti c’era la guerra ma, se non ricordo male, la situazione era stabile. La prima grande controffensiva sovietica avvenne nell’inverno del 1942. Mio zio Piero, fratello di mio padre, era Alpino sul fronte, dovrei verificare le date ma perchè tra gli oggetti di mio padre c’era questo acquarello ? Come ha fatto ad averlo, che rapporto c’era con l’autore ? Me lo immagino seduto su un prato che disegna tra le cicale, il moschetto posato vicino nell’erba, senza idea di come si sarebbe svolto il futuro, probabilmente è morto dopo pochi mesi nella neve. Se solo riuscissi a capire il nome, nel caso riuscissi a trovare dei discendenti e che questi non fossero dei decerebrati ignoranti e vuoti, renderei loro il disegno senza esitazioni. Chissà.
Altro argomento. La prossima volta che vado a cena in un certo posto evito di prendere il misto-mare di antipasto. C’era tra le altre cose un pesce tagliato a striscioline avvolte in una piccola matassa. Mi hanno detto che razza era ma non lo ricordo. Ricordo però che aveva la consistenza della Styrofoam ed il sapore di cento pesci che nuotano nelle proprie urine da mesi. Questa notte ho avuto incubi a ripetizione e stamattina mi sono svegliato con un rigurgito dal sapore orrendo che era proprio quel pesce neppure digerito. A quest’ora spero però di averlo elaborato e spinto dallo stomaco all’intestino, poi qualcosa sarà.
Ultimo argomento.
Questa dovrebbe essere la Garzetta. Non so che contorsione stesse facendo quando è stata immortalata dalla webcam, ma non sembra quello che è; dov’è la testa, dove sono le zampe ?