E’ lunedì sera e sono pieno di acciacchi. Nulla di grave spero, ma comunque leggermente fastidioso e dunque il disagio mi stimola a livello corticale per lasciarmi andare con
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Ad una stima totalmente inventata e poco credibile, credo di poter sostenere che il 50% dei motociclisti che incontro ogni giorno per andare e tornare dall’ufficio sono
DEI CRETINI.
E’ una valutazione che riguarda tutti i generi, senza distinzione di sesso, età, tipo di veicolo a due ruote. Manovre azzardate, arroganza, velocità insensata, quel cazzo di piede fuori dalle pedane, voler superare a tutti i costi per guadagnare un centesimo di secondo di tempo per arrivare chissa dove cazzo. Putroppo però, e sono certo di aver già detto quanto mi appresto a ripetere, provo una naturale, addizionale antipatia verso i maxi-scooter e mi rendo perfettamente conto che ciò è sbagliato. Soprattutto se chi lo guida indossa un casco FASHION o MOMO DESIGN mi fa montare la voglia di mandarlo a fanculo ed augurargli di diventare uno che va a manifestare contro le scie chimiche, a meno che il suo cervello non sia già permanentemente danneggiato.
E poi ce l’ho con chi sporca Genova. Ho appena passato diversi giorni tra gente che ha grandi difetti ma almeno ha ricevuto una educazione civica tale che la induce a sporcare il luogo dove vive molto di meno, dunque oggi la mia cadente città mi sembrava particolarmente lercia. Considero egualmente colpevoli la cricca dell’AMIU ed i miei concittadini, pertano andatevene entrambi a fanculo ambo direzioni.
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La madre dei cretini è sempre incinta, come disse quella del call center in risposta alla telefonata di un disperato che avvertiva del disastro dell’hotel di Rignano: evidentemente aveva ben presente le proprie origini.