Belin.

Ho probabilmente già scritto quando segue. La memoria mi si sta deteriorando, va a cagare.

L’aereo che serve la tratta Genova – Monaco – Genova – Monaco (all’infinito) è un piccolo aereo con poco spazio per le valige in cabina. Dunque quando arrivi alla scaletta per salire a bordo, anche una piccola valigia da cabina ti viene intercettata e sottratta per essere sistemata in stiva. Quando esci dall’aereo a Monaco, le valige sono già a fianco della scaletta, tu riconosci la tua e te la riprendi. A Monaco di Baviera. A Genova invece la restituizione del bagaglio a bordo aereomobile è più complicata. Questo pomeriggio siamo rimasti in aereo per parecchi minuti. Dai finestrini si vedevano alcuni addetti che si guardavano intorno smarriti, come dei turisti di fronte al Colosseo, ma le valige non arrivavano. Alla fine sono arrivati tre carrelli che credo abbiano una cinquantina di anni. Sono di ferro battuto con il pianale in legno. Però funzionano ancora bene e la trazione umana ha consentito alle valige di coprire egregiamente quei dieci metri dalla stiva alla scaletta, per arrivare ai legittimi proprietari.

Mentre le partenze del C. Colombo hanno subito alcuni aggiornamenti e sembra di essere in un aeroporto vero, gli arrivi sono ancora quelli di una stazioncina della provincia depressa, dove passa una “Litorina” al giorno. Sembra proprio che non esista a Genova qualcuno che sia in grado di dare decoro agli arrivi. E c’è chi parla di imminente ripresa del mercato immobiliare a Genova. Si, ‘STO CAZZO.

Ho nuovamente provato sulla mia pelle la differenza di temperatura quando, con egual valore numerico, venga espressa in gradi Centigradi oppure gradi Fahrenheit. Siamo partiti da New York con 23 ° F. Siamo arrivati a Genova con 23 ° C. Infatti credo di essermi preso una polmonite.

Sull’aereo da Newark per Monaco c’era un gruppetto di Hasidic, saranno stati una quindicina. Tutte le religioni del pianeta, chi più chi meno, insinuano il dubbio che gli appartenenti a qualcos’altro siano figli di un Dio minore. E’ quella endemica tentazione di ritenersi superiori o migliori o illuminati, vizio che poi viene declinato in diverse forme più o meno evidenti, che passano dal trascurabile al fastidioso per giungere al culmine di quello che si fa esplodere. Loro si vestono così perchè ritengono che la tradizione religiosa debba essere ostentata sempre.

A parte il loro abbigliamento singolare e la loro attitudine a fare gruppo che li fa sembrare dei corvi, si fanno gli affari loro e che il cielo li benedica. Però perchè li fanno passare avanti nelle code alla security e perchè alcuni di loro passano il metal detector vestiti di tutto punto con la palandrana e quel cappello mentre a tutti gli altri fanno rimanere quasi in mutande ? E perchè sono saliti per primi in aereo anche se dotati di biglietto di “economica” ?

Prima di chiudere questa sezione USA, ecco che Miriam, che aveva messo i propri stivali ad asciugare sul ballatoio di fronte alla porta di casa, è stata immediatamente stanata.

Stanati

Forse non si riferivano in modo specifico agli stivaletti antineve di Miriam, ma comunque siamo stati avvisati. Il messaggio è denso di elementi tanto caratteristici che se non ci fossero, bisognerebbe inventarli. Una delle preoccupazioni è che se qualcuno degli inquilini mette in vendita il proprio appartamento – e succede in media per 2 appartamenti ogni anno – un agente immobiliare che viene a mostrare un appartamento ad un potenziale acquirente e trova scarpe, ombrelli e passeggini sui ballatoi, insomma non va bene. E sai cosa c’è ? Secondo me hanno perfettamente ragione.

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2 Responses to Belin.

  1. roberto says:

    Certo che hanno perfettamente ragione, tutte quelle cose fanno disordine sia pratico che morale: nel portaombrelli del ballatoio è invece normale trovare un paio di fucili a pompa, alcuni mitra e qualche machete. Roba corta come revolver, coltelli alla Rambo e bombe a mano invece si portano in tasca, insieme allo zippo per accendersi le canne.

    • admin says:

      Le leggi sul possesso e l’uso delle armi da fuoco nello stato di New York sono simili a quelle vigenti in Italia. E’ nel sud repubblicano che la situazione è da OK Corral. Non esistono i portaombrelli sul ballatoio e la risposta severa dell’amministrazione sarebbe identica per un ombrello ed un bazooka.

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