Temperaura percepita oggi in centro città. In vecchi cari celsius suona circa 38, estate con più di 20 giorni sopra 30 gradi, record.
In questo fermo immagine della webcam sembra giorno, ma in realtà sono le 21 e 10 ed è un fulmine di un micro temporalino che ha appena bagnato le strade, il termometro sul terrazzo non scende ancora sotto i 30 ed a casa si vive solo grazie all’aria condizionata.
E meno male che ieri sera sono passati per il quartiere a spruzzare insetticida contro le zanzare, perchè altrimenti la sera successiva al ristorante all’aperto ci avrebbero punto dieci zanzare, invece delle due che hanno preso Miriam e me. E il guidatore cinese del taxi tossiva e gracchiava. I sintomi del COVID e quelli della febbre del Nilo sono quasi identici, aspettiamo l’insorgenza della prima febbre.
Una foto a caso di quelle delle Hawaii. Parco con cascata, un attimo di tregua tra i turisti che abbondavano nella zona.
Questa spiaggia è famosa d’inverno per le onde da surf. E’ frequentata soprattutto da studenti. E studentesse; quella schiuma biancastra non è la risacca del mare ma la mia bava.
Mentre mi faccio infettare dalle zanzare di Manhattan, da Basaluzzo giungono notizie confortanti. La cisterna della raccolta d’acqua che serve per innaffiare le piante, è piena e tracima. Vuol dire che i pozzi danno ancora buona acqua. Se devo dare istruzioni di gestire l’acqua, faccio una foto impreziosita da sofisticati disegni tecnici e la trasmetto via Whatsapp al presidio tecnico-logistico. Bene così.
Ho fotografato la Quercia di Central Park dalla cui ghianda è nata la Quinta Quercia, o Q5, di Basaluzzo. Le foglie della mamma sono leggermente più grosse, ma la forma della pianta è identica, i rami partono molto dal basso, cosa specifica di questa famiglia e non frequente in altre Querce. Sulla maternità non ho dubbi, mentre sulla forma della chioma sto inventando, mi sembra tuttavia una connessione plausibile.
Pensiero ozioso; questa piccola e giovane Quercia potrebbe vivere per tanti decenni. Nel frattempo io sarò bello che morto. E’ una cosa tutto sommato antipatica e non posso farci nulla. Il tempo passa ed un giorno potrebbe arrivare una persona, verso la quale già provo una certa antipatia, che decide di tagliarla per vendersi la legna e comperarsi una dose di droga.
Allora potrei attaccare al tronco un cartello costruito di qualche materiale durevole che chiede umilmente pietà per questa pianta i cui genitori vivono nel Central Park a New York.
La cosa potrebbe fermare la mano armata di motosega, oppure al bifolco disboscatore potrebbe interessare meno di una sega a mano e taglierebbe comunque la pianta.
Una alternativa potrebbe essere data dalle ghiande della Q5, nipoti di Central Park; potrebbero essere ghiande molto resistenti ed iniziare una colonizzazione del prato intorno. Nel giro di pochi anni tutta la zona si riempirebbe di piccole Querce che crescendo formerebbero prima un bosco e poi una foresta. A quel punto la zona diventerebbe una zona protetta e la mia Quercia e le sue discendenti sarebbero al sicuro. Global warming permettendo.
Domani sera, lunedì 26 Agosto, ci gasano. Ufficialmente si parla di spruzzare insetticida per eliminare le zanzare portatrici della “febbre del Nilo”. In realtà sono i Repubblicani; il mio quartiere è notoriamente democratico, ed allora Trump ha organizzato il modo di eliminare tutti i residenti. L’avviso suona davvero come uno scherzo, ma siamo a New York, tutto è possibile.
Un sedicente ispettore del DOB, ossia dipartimento dell’edilizia di New York, qualche mese fa aveva segnato con matita rossa i mattoni della facciata che a suo insindacabile parere erano danneggiati ed andavano rimossi e sostituiti con mattoni nuovi.
Una carrucola sostiene i due operai, uno taglia i mattoni con un flessibile, poi li demolisce con un trapano a percussione, il collega intanto aziona un aspiratore con il quale cerca di impedire che si formi una nuvola di polvere, con risultati devo dire mediocri.
I lavori andranno avanti fino a Natale, salvo brutto tempo e brutte sorprese. In questa foto si vede anche Miriam, che per effetto della distorsione telefonica, sembra sia sui trampoli.
Artista di strada, Parco. Il suo lavoro principale consiste nel doppiare cartoni animati e cantare con la voce di personaggi di Walt Disney. Durante il COVID ha adottato un pulcino che ha chiamato Marzipan perchè la moglie ha un negozio che fa dolci. E poi ha scoperto che gli piaceva disegnarlo. Secondo lui, Dio gli ha dato questo inatteso dono di saper disegnare, ed ora nei ritagli di tempo vende arte.
La webcam in streaming s’è fermata, ma ho potuto rimetterla in funzione solo quando sono rientrato dopo una settimana. Lo splitter di pura plastica si è surriscaldato ed ha assunto una forma molle dentro la sua scatola impermeabile. Se lo metto all’esterno si riempe d’acqua, dunque devo assicurare ventilazione ma senza fare entare la pioggia. Non so bene come fare. Adesso la webcam inquadra una scotta che serve agli operai che lavorano in facciata.
Capitolo Hawaii. Ho acquistato dei porcini secchi per assolvere al mio dovere di cucinare un risotto ai funghi. Sono importati dall’Italia. Se vengono venduti in California, DEVONO riportare sulla confezione un avviso sui rischi di salute connessi al consumo o uso di qualsiasi cosa.
I porcini con il metilmercurio sono stati utilizzati due volte, con risultati diversi. Nel primo caso (foto a fianco) avevo una bottiglia di vino incustodita vicina ai fornelli. A tre quarti della preparazione del riso me ne sono andato senza saperlo in stato di ubriachezza ed ho lasciato il compito di finire il lavoro a Miriam ed una sua amica. Non è colpa loro, il gusto era buono ma aveva la consistenza del porridge. Il secondo tentativo dopo una settimana è andato molto meglio.
Ho salvato circa 220 fotografie delle Hawaii. Questa sopra è la più interessante perchè mostra l’effetto degli alisei sulla pioggia. Waimea, Big Island. Il grosso albero crea una costante ombra pluviometrica sottovento. L’albero è un Monkey Pot Tree, ce ne sono di giganteschi su tutta l’isola. Qui a fianco lo stesso albero visto dal satellite su Google Earth. La presenza di vento dominante causa stau e fohen montano tutto l’anno, tutti gli anni, praticamente sempre.
“Kona (costa occidentale, sottovento) has mostly hot and dry weather, with about 18 inches (450 mm) of rain per year. Hilo (costa orientale, sopravento agli Alisei) receives about 130 inches (3.300 mm) of rain annually.” (Wikipedia)
Si passa dalla foresta subtropicale prati verdi con le mucche al pascolo, al deserto con qualche capra che bruca erba gialla nello spazio di poche centinaia di metri. Waimea è sulla linea di confine, metà paese è verde, metà è arido. Per me, vivere in questa atmosfera surreale vale da solo le 13 più 8 ore di volo da Via Francavilla a Basaluzzo.
Visto che è la terza volta che vedo questi luoghi, potrei aver già scritto le stesse identiche cose, ma sono abbastanza certo di non aver mai scattato la foto all’albero.
Se poi un giorno me ne viene voglia, proverò a mettere qui altre foto della permanenza sulle isole, con il racconto di elementi che sul momento mi erano parsi oltremodo interessanti. A titolo di esempio, ho i segni delle meduse su braccia e torace. Ho fatto amicizia con tre cani, tre mucche ed un cavallo. Ho guidato una vettura da rottamare a spinta su uno sterrato in discesa. Per raccogliere le banane bisogna tirare giù l’intera pianta. Ho mangiato cose mai provate prima, di cui non ricordo il nome e neppure la natura. Ho visitato Pearl Harbour. Ho partecipato ad uno scambio di cortesie tra vicini; ti impresto il mio fucile per uccidere un cinghiale che viene a rovistare nella tua coltivazione di marjuana e tu mi regali un sacchetto di marjuana. Perchè siccome hai il permesso di coltivare la marjuana allora non puoi avere in casa un fucile. Dunque ho accettato di dare due belle boccate ad uno spinello. Le persone intorno erano belle andate, io nulla. Ma proprio nulla, come se avessi dato una boccata di colluttorio per i denti.
Infine, rientrato a New York ho cercato di guardare tutta la convention democratica in televisione, ma dopo un’ora di spettacolo ho interrotto. Un po’ la stanchezza, un po’ la noia per una kermesse televisiva in stile “America Got Talent” piena di gente a turno spiritosa, seria, oppure commossa, il tutto perfettamente organizzato ed avvolto in una cortina di stereotipo e di retorica con musica, disc jokey, attori, saltimbanchi e cantanti. Se dovessi votare, non voterei mai e poi mai Trump, ma anche questi sono un circo equestre abitato da personaggi a volte davvero singolari. Vabbè, poveri noi.
Miriam sostiene che nei locali pubblici l’aria condizionata venga mantenuta a livelli meno feroci di come si ricorda. Io credo che la sua sia una sensazione ingenerata da qualche fisiologico cambio di dosaggi ormonali del sangue.
Immigrazione come ai vecchi tempi al JFK. Ci sono una cinquantina di postazioni, ma quelle aperte con gli ufficiali dell’immigrazione non sono più di cinque, la coda diventa così interminabile. Mi sono sempre chiesto se lo fanno apposta. Una sorta di iniziazione dolorosa ed inutile per chi vuole entrare in USA anche se solo a titolo temporaneo e o per una vacanza. Un rataggio di quando non c’era l’elettronica e si veniva intervistati e soppesati a lungo prima di avere il tanto sospirato visto di ingresso. Hanno ripreso anche la vecchia abitudine di mettere il timbro sul passaporto. Ma l’ufficiale che ci ha controllato non ha fatto domande, era cordiale e ci ha salutato con un “ciao”.
Ho scattato l’anonima foto qui sopra perchè mi è sembrato un colpo d’occhio molto neworkese.
Ci sono i soliti trenta e passa gradi, che al sole possono diventare 36, ma al sole non conta. Sarà una permanenza breve, poi togliamo gli ormeggi ed andiamo in luoghi più tranquilli.
E’ inutile provare, non riesco a far foto dove le luci più forti non vengano bruciate. Sulla macchinetta fotografica ho delle funzioni che dovrebbero servire, ma non le so usare.
I vicini stanno dando una festa; sono giovani e ridono molto. C’è una ragazza però che quando ride sembra piuttosto che ci sia qualcuno con una pentola di acqua bollente e gliela stia versando nella figa con un imbuto. Sono anni che una moda diffusa in tutto il mondo occidentale impone che se non ridi urlando, non va bene. Buona fortuna, millennials delle mie balle.
I prati dell’ultima decade di Luglio di regola sono molto, ma molto più secchi di quello che abbiamo oggi. Le abbondanti piogge del trimestre Aprile, Maggio e Giugno hanno assicurato umidità nel terreno che finora resiste ancora quanto basta per far crescere i fiori.
La differenza con gli anni precedenti si vede eccome. Ecco una sofisticata ed inarrivabile sequenza di foto della webcam. Dal 2015 ad oggi; il 2018 ed il 2019 sono stati abbastanza verdi rispetto al 2024, ma gli altri erano il regno del seccume. Si notano anche le modificazioni che sono state effettuate sulla zona, primo di tutti il Cerchio Inutile. Enjoy.
Ho parlato con il vivaio di carpe ma non ha mai visto nulla del genere. Allora seguirò il rimedio che hanno provato a Novara; il blu di metilene.
Sono alghe microscopiche, potrebbe essere Tovellia Sanguinea o Euglena Sanguinea. Su due siti web diversi ho letto rispettivamente che è totalmente innocua oppure mortale per i pesci. Proverò ad usare blu di metilene in una concentrazione minima, lo spargerò direttamente sopra con l’irroratore. Dovrebbe essere innocuo per i pesci e per le altre cose, e poi la Pozzanghera avrà l’acqua del colore di quella del mare in Sardegna.
Nell’acquario che avevo da bambino ogni tanto i pesci iniziavano a morire. Sovrappopolazione, scarsa igiene, malattie come la ittiofiriasi. Aggiungendo il blu di metilene, l’acqua diventava azzurrina, a volte molto azzurrina, la colorazione durava qualche giorno, poi spariva. Anche qualche pesce spariva, erano quelli ormai condannati, in genere però guarivano quasi tutti e non se ne infettavano altri. Insomma, con le concentrazioni che immagino, se nella pozzanghera non riesco ad eliminare le alghe, almeno non elimino i pesci.
Intanto in attesa che arrivi il blu di metilene, cercherò altre informazioni in rete sulle alghe in questione, se ce ne sono.
Nella giornata di oggi, 14 luglio 2023, è stata segnalata un’intensa colorazione rossa nell’acqua del canale Fosso Ghiaia, nella località Borgo Faina a sud di Ravenna. I tecnici Arpae hanno effettuato un campionamento e le conseguenti analisi al microscopio ottico. Il colore rosso che si è sviluppato nelle acque superficiali del canale, come comune in queste condizioni meteo climatiche di forte irraggiamento solare, è provocato da una fioritura dell’alga flagellata Euglena sanguinea. Si tratta di un organismo planctonico unicellulare che possiede un complesso di pigmenti rossi (ematocroma). Nelle ore centrali della giornata, in presenza di un elevato irraggiamento solare, i pigmenti dell’ematocroma si distribuiscono, causando la colorazione intensa. Nelle ore serali e notturne, invece, l’organismo assume nuovamente il suo classico colore verde.
L’alga non risulta essere pericolosa per l’uomo, ma può produrre l’euglenoficina (una tossina ittiotossica, cioè potenzialmente dannosa e letale per la vita dei pesci). Nel sopralluogo effettuato oggi sul canale Fosso Ghiaia non sono state riscontrate condizioni di carenza di ossigeno nell’acqua, né presenza di pesci morti.
Mamma e figlio/a/x hanno visto la mia mano con la macchina fotografica spuntare dietro il muro. Stavano mangiando le prugne dolcissime che crescono su un albero che era già qui quando comprammo la casa, ad anni alterni produce queste piccole delizie.
Mi hanno visto e ci siamo guardati un po’. Poi sono scappate tranciando il filo elettrico. Le ho inseguite con un bastone con i chiodi che uso per le galline, avevo lasciato il bazooka a casa.
Chissà se anche i caprioli beneficiano delle prugne e delle loro proprietà lassative.
E da qualche giorno che la superficie della Pozzanghera si copre di rosso. Probabilmente è un’alga; mi ricordavo che c’era un lago nella Alpi che si colorava di rosso, ma a differenza del famoso lago di Tovel, l’acqua qui resta trasparente, le alghe si limitano a galleggiare.
Credo siano le stesse di cui si parla in questo articolo del 2021; ci sono delle foto e sembrano la stessa roba. E poi le condizioni che vengono elencate che servono per la formazione delle alghe sono perfette per la Pozzanghera. Ovviamente l’articolo fornisce solo indicazioni generiche. Blu di metilene; lo usavo nell’acquario quando morivano i pesci. Sembrava funzionasse, ma qui in che diluizione lo dovrei usare?
Che effetto hanno queste alghe sulla vita della Pozzanghera ? Non ho capito bene se sono tossiche oppure no. Uccideranno le Carpe & le rane?
Ho trovato un metodo nuovo per farmi del male facendo un esercizio di soverchiante inutilità, manutenzione della webcam sul palo.
Ditta texana con un nome che dice tutto, Ameristep, con un indirizzo ancor più hillibilly o Redneck, Gran Prairie, periferia di Dallas. Produce pioli da infilare negli alberi per poterli scalare. Trovati su Amazon, e dove altrimenti ? Li metterò sul palo della webcam per cercare un metodo alternativo alla scala che mi costa fatica infinita per metterla in posizione.
Ovviamente saranno orgogliosi texani, ma fanno fare i pioli in Cina. E siccome li vendono in California, e li sono maniaci, viene specificato che possono portare il cancro e danni agli organi riproduttivi, come tutto il resto, non si sa mai.
La lista delle prescrizioni di sicurezza contiene un po’ di tutto. Dice che questi gradini si possono usare SOLO per la caccia. Da sobri. Dunque quando salirò abusivamente per fare manutenzione alla webcam, non sarò ubriaco come pensavo di essere e mi farò imprestare un fucile o una bomba a mano.
“Evolved ingenuity” è una scatola che contiene il brand, e che alla faccia delle promesse repubblicane di riportare l’industria in USA, rappresenta forse un sistema per dirottare parte degli utili da qualche parte a metà strada tra Cina e USA.
La ditta che mi ha venduto i pioli produce camuffamenti per cacciatori. Così se mi addormento vicino ad una fattoria posso venir calpestato da una mandria di bovini senza che i bovini se ne accorgano.