Un sottomarino.

Potrebbe essere quello che staziona al “Porto Antico” ed è visitabile ? Era trainato da un rimorchiatore, che ho eliminato dall’inquadratura per aggiungere pathos all’immagine.

Questo è un ritaglio della foto sopra con qualche aggiustamento che rende la foto antichizzata. Comunque questo è il Nazario Sauro, quello del Porto Antico che va a farsi un giro. (inutile porsi domande senza risposta, su Internet c’è tutto lo scibile)

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Un immigrato clandestino.

Anzi, due. Qual’è la probabilità che un pappagallo passi di fronte alla webcam nel momento in cui scatta una delle 5 foto in un’ora ? Il tempo che impiega il pennuto per attraversare il campo visivo dipende dalla sua velocità e dalla larghezza del campo visivo. A quella distanza non credo sia maggiore di 10 metri, se il pappagallo faceva 40 km/ora, per percorrere 10 metri impiega 40.000:3600=10:x . Il pappagallo resta nel campo visivo per 0.9 secondi. In un’ora la somma dei secondi (per 5 passaggi) è di 4,5 secondi. Se non confondo la logica dei numeri, (3600/4,5) sembrerebbe che la possibilità sia pari a 1 su 800. Adesso mi perdo, ma se i pennuti sono 2 come nella foto, la possibilità scende a 1 su 1600 ? Adesso vado su Facebook e pongo il quesito pubblicamente. Però su Facebook ho una manciata di amici, dovrebbero chiedere ai loro amici e gli amici degli amici. Farò delle ricerche.

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Dai che un ottavo di millimetro ce lo facciamo.

L’ironia serve a poco ma è meglio di niente, come le sparute gocce di pioggia che cadono dentro le profonde crepe che si sono aperte nella terra seccata dal sole.

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Il disagio al massimo del disagio.

Genova; oggi è il 21 giugno 2022.
Il sole dura 15 h. 32 min. 21 sec.
1 sec. in più rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 41 min. 59 sec. in più.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura in meno.
Disagio 100,00%

Basaluzzo; oggi è il 0 .
Il sole dura
in più rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura in più.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura in meno.
Disagio

Intorno ai due solstizi c’è spesso un litigio tra i dati che carico per poter completare le tabelline del sole.

Genova questa volta funziona abbastanza, è la giornata più lunga dell’anno dunque il mio disagio è il massimo raggiungibile, però resta una incertezza sulla durata del giorno rispetto al prossimo solstizio.

Basaluzzo invece è senza dati, forse ho dimenticato di mettere la stringa che riguarda proprio il 21 di Giugno. Il messaggio che si legge è senza senso. In teoria potrei andare sul data base e verificare cosa manca, eventualmente aggiungendo le informazioni necessarie. Ma ne ho per l’acciuga e poi il problema dovrebbe risolversi il 22 Giugno anche se mi devo ricordare di aggiustare manualmente le indicazioni “meno” e “più” che vanno invertite per ragioni intuibili solo se si è davvero focalizzati sul problema, altrimenti nisba.

ROBA GIA’ VISTA.

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Questa è modesta.

Però la metto anche su Instagram, Snapchat, TikTok, Facebook, YouTube, Only Fans, Excel, Incontri.it, Giardinaggio.com, Hivebrite, Linkedin, WhatsApp, Zoom, Messenger, Telegram, WeChat, QQ, TripAdvisor, Pinterest, Twitter, Twich, Reddit, Qzone, Weibo, anal.net, rural.zip, russiandating.ru (quest’ultimo mi sembra un po’ rischioso oggigiorno)

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Faccia il pieno, per favore.

Mi sono accaparrato l’acqua per fare riempire la Pf2 appena in tempo perchè sta partendo il razionamento. Questa è acqua imbevibile e per nulla adatta gli usi alimentari o civili, pescata da un torrente che sta seccandosi completamente ed ospita più batteri e microrganismi che un documentario del National Geographic. Credo che a breve sarà vietato qualsiasi impiego di acqua se non in ambiti strettamente necessari. Non ritengo che la Pf2 rientri in questi ambiti, sarei pronto a discuterne con le Autorità ma probabilmente perderei ai punti. Come ormai è noto, da queste parti della bassa alessandrina non piove da mesi, fa il caldo che talvolta viene a fine Luglio e siamo solo a fine Giugno. In genere queste sfuriate di caldo arrivano verso la seconda metà dell’estate, non all’inizio. In breve; l’estate è una merda ed ogni anno che passa diventa sempre più merda. Adesso vediamo quanta se ne va per evaporazione, tra quanti giorni il livello sarà critico per le Carpe, semmai pioverà prima della secchezza totale. Una cosa è certa; se la Pozzanghera dovesse seccarsi, spero di riuscire a salvare le carpe regalandole a qualche allevamento, ma non penso che diventerei schiavo dei rabbocchi che oltre ad essere costosi sarebbero la prova che l’esperimento pozzanghera è giunto all’estinzione causa cambio del regime pluviometrico della zona. Semplicemente, non ha ragione di esistere un siffatto specchio di acqua a Basaluzzo. Sarebbe diventato uno sfizio insostenibile.

Mentre il Cerchio Inutile è ancora verde, la parte dove sono transitati i mezzi d’opera per l’intervento di aggiornamento della Pozzanghera sembra un cantiere, il contrasto è evidente. Se non piove resterà così fino alle rugiade che una volta venivano a fine Agosto, adesso invece si vedono verso la fine di Settembre.

La femmina, rossa e piena di uova, viene inseguita da due maschi, il bianco è più intraprendente e tallona la carpa gravida da vicino, quasi ossessivamente.

Le foglie delle Ninfee sono luogo di aggregazione per i Gerridi, ho appena letto il nome su Wikipedia. Sono quegli insetti che camminano sull’acqua senza affondare così, come se fosse la cosa più semplice del mondo. In realtà ogni tanto qualcuno annega perchè gli si guasta la tensione superficiale, ma la notizia passa in secondo piano perchè meglio che non si venga a sapere.

Oggi il termometro ha sfiorato i 40° a Basaluzzo e pare che i prossimi giorni sarà ancora più caldo. I Tigli si spogliano di una buona parte delle loro foglie, è un modo come un altro per difendersi dal caldo eccessivo.

Sono rientrato a Genova. A parte il caldo insopportabile, la mia strada è di nuovo piena di fazzolettini, bottiglie e lattine di birra, scarti di cibo ed altri rifiuti lasciati da individui estivi le cui qualità civiche sono ridotte al lumicino. Vorrei andare a vivere in un posto dove gli abitanti non lasciano spazzatura in giro. Non perchè la polizia spara a chi trasgredisce, ma perchè è così che si fa spontaneamente. Anzi no; mi andrebbe bene anche un luogo dove la polizia spara a chi getta rifiuti in giro, ma scarterei Dubai a prescindere.

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I gabbiani del tetto.

Ci risiamo, è estate ed i gabbiani del tetto hanno i piccoli. Questo è il tetto di casa a Genova. La riga rossa segna tre sezioni dei culmini sui quali è installata una barriera anti uccelli, quelle strisce di plastica alle quali sono attaccati dei pezzi di fil di ferro che impediscono ai pennuti di stazionare e riempire di merda proprio i coppi al culmine della falda di ardesia. Chiaro, no ?

La barriera dovrebbe segnare il confine tra le due falde nelle quali abbiamo il terrazzo e dove non vogliamo i pennuti (pallino arancione) e le quattro falde che possono invece essere utilizzate dai gabbiani per sostare, fare feste, riunioni programmatiche, programmi elettorali, fare sesso, riprodursi ed allevare i piccoli. (pallino verde)

I piccoli in questi giorni hanno le dimensioni di un grosso pollo, iniziano a saltare la barriera arrivando nella zona arancione. A quel punto la comunità dei gabbiani va in allerta ed inizia un concerto che, se notturno, ci sveglia. Evidentemente i genitori sanno che noi frequentiamo quella parte del tetto e se i piccoli ci vanno, si agitano. Noi in camera ci accorgiamo che un piccolo ha sforato il confine perchè gli adulti iniziano a gridare. Se mentre c’è il piccolo in zona arancione noi usciamo sul terrazzo i grandi, anche 5 esemplari insieme, volano intorno in cerchio e sfiorano il tetto ed anche noi sul terrazzo.

Ed intanto arriva una vedetta che si piazza nell’angolo del tetto. (nella foto aerea corrisponde alla stella bianca) che resta in quella posizione fino a quando il piccolo non è tornato nella sua riserva, ed anche per un po’ per controllare che noi non si facciano movimenti strani. Se ci avviciniamo al punto dove staziona, inizia ad urlare.

Miriam mi manda sistematicamente la foto con il commento “che palle” ma poi quando siamo insieme e c’è il piccolo, ammette che è proprio simpatico.

Abbiamo trasmesso il documentario “‘Sti cazzo di gabbiani perchè non se ne stanno sulle scogliere in Cornovaglia invece di venire a rompere i coglioni mentre dormiamo?“.

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Aggiungere anni.

Premessa; sono certo di aver già scritto una cagata del genere in occasione di qualche solstizio, ma c’è un elemento di novità e lo voglio citare salvandolo nel mare di stronzate Internet.

Tra le mie occupazioni inutili, la regina è questo stupido blog. Anche il sito stefanome.it svetta ai primi posti, anche se devo dire che alcuni dei link sulla home mi servono non di rado. Si, certo, esistono i bookmarks nel browser ma la pagina web è utile quando non sono sul PC di casa o d’ufficio.

Tra gli accessori inutili del sito, primeggia la funzione che genera questa tabellina:

Risponde alla mia necessità di avere sempre presente la fase dell’anno nella quale sono giorno dopo giorno. Quante ore di sole ci sono ma soprattutto quanto dista l’agognato solstizio di estate, il cui giorno successivo inizia già ad accorciarsi.

Oggi ad esempio il mio disagio sta per raggiungere l’apice, siamo ad oltre il 97% rispetto al massimo che è il giorno più lungo dell’anno, Giugno 21. Le giornate si allungheranno ancora di poco meno di un minuto, ma poi inizierà la discesa verso l’inverno. Ormai gli inverni fanno cagare. Che l’estate facesse cagare è un mio pensiero caratterizzante, ma adesso anche gli inverni rischiano di far schifo da un punto di vista climatico.

Sarebbe comodo ci fosse una funzione che ogni giorno ti fornisce queste informazioni per addetti all’autismo amatoriale, ma non c’è ed allora ho chiesto ad uno specialista di farlo per me. Però il database va alimentato almeno una volta ogni sei mesi. Il sistema comprende un mix di automatismi ma anche di reperimento dei dati che invece dev’essere svolto manualmente con una serie di passaggi.

Sopra ci sono le istruzioni che mi sono appuntato e senza le quali non sarei in grado neppure di iniziare. Al punto 3) vengono vagamente citate “tutte le operazioni necessarie” senza entrare nel dettaglio perchè dovrebbero essere scontate. Ormai però non lo sono nemmeno per un cazzo; ho appena finto l’aggiornamento mettendo on line il semestre che inizia il 21 Giugno per terminare il 21 Dicembre. Non ho ricevuto errori da parte del server diabolico, ma ho fatto molta fatica, MOLTA più fatica delle volte scorse. Il banco neuronale nel quale immagino siano salvate le numerose operazioni da eseguire sul foglio excel in sequenza non è facilmente raggiungibile. Sarà il vaccino, o il covid o più probabilmente l’età che avanza, ma questa volta sono proprio partito da zero.

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Quando dico “buco”.

Un nucleo temporalesco che ha attraversato le Cozie in direzione ovest-est, puntava verso Basaluzzo nel buco pluviometrico della bassa alessandrina e si è dissolto sull’astigiano per poi riformarsi sugli appennini piacentini. Non lo chiamo buco per nulla.

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Varie della prima decade di Giugno.

Intanto, in inglese decade vuol dire 10 anni e non dieci giorni. Ogni volta ci devo pensare per non dire o scrivere una stronzata.

Basaluzzo; oggi è il 10 giugno 2022.
Il sole dura 15 h. 31 min. 37 sec.
46 sec. in più rispetto a ieri.
Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 43 min. 47 sec. in più.
Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 3 min. 35 sec. in meno.
Disagio 94,50%

Questa mattina era decisamente freddino, circa 10 gradi. Ha fatto da 30 a 10 e poi di nuovo a 30, in pratica intorno a 40 gradi in 24 ore.

E’ corretto vedere 40 gradi di escursione o sono 20 in un senso e 20 nell’altro ? Non so. I 10 gradi di questa mattina hanno temporaneamente calmato il mio disagio stagionale, ormai prossimo al massimo, però poi la temperatura è salita e l’umidità è precipitata a valori da deserto del nord Africa. Inizio a patire per gli alberi.

Una carpa rossa, femmina incinta, inseguita da una bianca, maschio arrapato, si sono ripetutamente strusciate contro questa pianta. In tutto nella pozzanghera ci sono 4 piantine che si dovrebbero moltiplicare ma per il momento questo è quanto offre il convento. Da come mi sono documentato, la femmina cerca di attaccare le uova a piante e pietre per far si che la corrente non le porti via. Ho scattato una foto sperando di riprendere delle uova, ma non mi pare di vederne.

Le quattro colte insieme, bisogna aver fortuna e beccarle nel momento giusto.

In questa foto non capisco se quel tondo nero a destra è l’occhio o un pezzetto di legno, Se fosse l’occhio, sembra si sia staccato dalla testa. Contrariamente a quanto si dice tra gli allevatori per le carpe cresciute in cattività, queste prediligono foglie ed erba portata dal vento. Non disdegnano il cibo artificiale che in questi giorni somministro ogni due giorni, ma meglio roba bio che mangiano da quando avevano poche setimane di vita. Che poi a ben vedere anche queste sono in cattività, ma forse un po’ meno di quelle nelle vasche di allevamento,

In questa foto o aveva già perso l’occhio oppure c’è ma non è così nero. Insomma farò accertamenti.

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