Trombini neri e carpe.

Collemboli o Oligoentomata sono un ordine di circa 7500 specie di Esapodi, in passato classificati come Insetti, in seguito iscritti alla classe degli Entognati, oggi considerati sottoclasse degli Hexapoda (Oligoentomata) ed iscritti al gruppo eterogeneo dei Paraentoma, insieme a Protura e Diplura, in opposizione agli Insetti veri e propri detti Euentoma.”

Questa superscazzora brematurata viene da Wikipedia. Se un paio di persone gentili non avessero pensato di colmare questa mia ignoranza, li chiamerei ancora minuscoli insetti neri.

Questi si ammassano anche lontano dall’acqua, e se non volano come mi è stato detto, allora saltano bene perchè osservandoli da vicino si vede che in un picosecondo spariscono, probabilmente mossi da qualche protesi elastica che li catapulta mentre li sto fissando.

Se non ho inteso male, questa è un’orgia vera e propria. Mi vengono in mente certe manifestazioni a carattere musicale, sportivo o religioso dove le distanze di sicurezza sono date dallo spessore dei vestiti. Anzi, mi sembra di sentir cantare.

Possono far danni alle piante. In questo caso mangiano dei funghi prataioli che hanno iniziato a nascere dopo le piogge.

Sembrerebbe che ci siano individui più grandi ed altri ancora più piccoli, non so se imparentati tra loro.

Insomma sono tanti, sono ovunque. Per il momento non ne ho visti in casa, non mi meraviglierei se invece scopro che ce ne sono nascosti nel cassetto delle mutande e una di queste notti mi trovo quel che resta della virilità mangiata come questo fungo.

L’immancabile foto della Koi a conclusione di questa indigestione di non-insetti.

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Loro ci guardano.

In questa foto io vedo una grossa faccia. Ho sottoposto l’immagine al parere di Miriam. Mi ha risposto che non sa se il mio è un problema da oculista o da psichiatra. Io però continuo a vedere una faccia disegnata dalle nuvole all’estremità destra della fotografia.

La sottoporrò a Clouds Appreciation Society per vedere se anche loro vedono una faccia oppure solo delle nuvole, pensano che li stia prendendo in giro, mi stracciano la membership e mi mettono nello spam a vita.

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Ed ora qualcosa di contagioso.

Prelievo del sangue per vedere quanti anticorpi abbiamo. E’ ormai una consuedutine famigliare, Miriam spera di essere stata a contatto con il virus ed avere aumentato i suoi in modo esponenziale. Nonostante che il suo medico di fiducia le abbia detto a chiare lettere che il suo grado di immunizzazione è verosimilmente alto indipendentemente dalla conta degli anticorpi perchè ha fatto sia i vaccini che contratto la malattia. C’è chi brucia incenso e chi si fa contare gli anticorpi. Io ho calibrato il mio grafico meraviglioso con l’ultimo valore certificato da laboratorio. Questo mio è un lavoro privo di un riscontro scientifico, impreciso e magari anche sbagliato in pieno, lo mando sempre ad un medico amico e lui mi prende per il culo. Ma io insisto ed un giorno verrò citato sui libri per questo breakthrough medico.

Ho scaricato i referti dal sito del laboratorio. Miriam era ansiosa di sapere i suoi e visto che è la prima che si lamenta e dice che “ho solo Gino e Pino” le ho anticipato questa immagine via WhatsApp con il commento “Saluti dai tuoi anticorpi”.

NON ha apprezzato.

La nuova webcam è sulla home grazie al lavoro del programmatore, Andrea. Non ho la più vaga idea di come abbia fatto; ha modificato la pagina aggiungendo una serie di istruzioni che per me sono in Sanscrito Antico. Ha detto che mi spiegherà come funziona; peggio per lui, non sa che per me capire certe cose richiede i neuroni che non ho.

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Ancora qualche dettaglio.

Giusto per fare un riepilogo ed il punto sul futuro di Stefanome.it. Queste webcam cinesi funzionano bene, nel senso che scattano buone foto. Adesso con l’aggiunta del filtro la resa è ulteriormente migliorata. Hanno però un software molto limitato che non mi permette di fare quello che vorrei e dunque mi sto facendo aiutare da un programmatore che è bravo e risolve i problemi in scioltezza. Il limite è che scrive delle “cose” che vanno aggiunte alle mie paginette amatoriali. Queste cose che si chiamano “script” per me sono totalmente incomprensibili; mi trovo delle istruzioni di cui non ho la più pallida idea di come funzionino, insomma perdo il controllo delle mie pagine web. Immagino che sia il prezzo che devo pagare per passare dalle sempre più costose & maffe Mobotix a webcam di largo consumo di buona resa e molto più a buon mercato.

Sto ancora aspettando che il fornitore di una webcam made in Italy mi illustri come vedrebbe la graduale sostituzione delle Mobotix; anche queste se no ho capito male hanno un software che benchè più flessibile delle cinesi credo abbiano bisogno di qualche appoggio lato pagina web. Il solito script compilato in scrittura cuneiforme. Mi ci devo rassegnare, ricalibrando la mia gia effimera autostima come web designer verso il basso di diverse tacche.

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GND.

Ovvero “Graduated Neutral Density” è un filtro che mi hanno suggerito di mettere per ovviare al problema dell’abbagliamento da sole e mare della webcam del Lido. Non sapevo esistesse ed ero scettico ma ne ho comperato uno per una ventina di Euro.

Questo è un tapullo fatto male, il filtro è incollato con quattro gocce di silicone e l’aspetto è proprio quello del tapullo. Sembra muco ma è silicone.

Un tapullo che però pare funzionare. Le due immagini, prima del filtro e dopo, con il filtro. Mi sembra un buon risultato, perde un po’ di luce ma l’effetto nucleare è ridotto sensibilmente. Adesso lo sperimento con condizioni di cielo diverse, aspetto un giorno di nuvole e pioggia per vedere se ci sono situazioni strane.

Intanto questo è il paragone notturno tra una foto prima del filtro in alto e sotto quella con il filtro. Forse la parte del filtro oscurato si nota nella parte superiore della foto, ma poco. Sono comparsi alcuni leggeri riflessi delle luci più forti, ma non danno troppo fastidio. E poi si vede sempre qual puntino che devo ancora capire se è Giove o Saturno. Dal vivo si vede bene al tramonto, però mi sembra immobile. Si, potrebbe essere un riflesso.

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Il capo dirigente.

Nel parcheggio dove abitualmente metto il motorino quando vado in ufficio, questa mattina ho trovato questo cartello. Un foglio di carta A4 da ufficio attaccato al cartello di divieto di sosta con del nastro adesivo.

La burocrazia applicata da un manipolo di deficienti.

La pioggia ha un po’ scolorito il testo scritto in un font che è forse leggeremente inadeguato per i cartelli stradali. La responsabilità è quella del Dirigente Capo, perchè se uno fa il Capo, si prende le responsabilità. In questo caso è possibile che il cervello sia stato scollegato a qualche addetto che in un ufficio ha deciso che il motociclista può anche fermarsi, scendere dalla moto, avvicinarsi, nel mio caso mettersi gli occhiali da vista e leggere attentamente il contenuto del divieto di sosta. E’ eccessivo se vi mando tutti a fare in culo ?

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Elogio alla Gramigna.

Sono certo di aver già scritto una robaccia del genere in qualche precedente autunno. L’estate sempre più secca uccide tutte le erbe da prato, salvo quelle dove innaffio. Poi a Settembre inoltrato torna la rugiada e le prime piogge autunnali. Il primo segno di vita dei prati altrimenti secchi è dato dalla Gramigna, erba selvatica a rapida diffusione che ho anche seminato negli anni passati. Poi con calma arrivano le altre erbe varie da prato stabile.

La cosa più difficile è scattare delle foto dove si vede qualcosa di quello che dico sulla Gramigna; forse c’è poca luce, non ultimo io sono uno scarso fotografo, insomma quelle macchie di verde dal vivo sono molto più verdi, brillanti. Il contrasto con l’erba gialla intorno è notevole. Qui sopra si vede poco più del laconico picocazzo, bisogna lavorare di fantasia, come spesso accade nella vita di tutti i giorni.

Questa foto è di qualità forse leggermente migliore. Ho provato a cambiare luminosità, saturazione più un altro parametro “gamma minchia” che non so neppure cosa sia. Sebbene con colori leggermente sfalsati, si vede il confine tra le aree secche e la gramigna che cresce a macchie.

Nell’immaginario collettivo la Gramigna è considerata “il male”. Sicuramente i contadini non l’amano quando invade i campi coltivati. Credo che addirittura ci siano le “sacre scritture” che la citano più o meno allegoricamente come qualcosa di terribile da eliminare. Questo elemento di memoria mi salta fuori da un gruppo di neuroni probabilmente male istruiti ai tempi della scuola. Non ho proprio voglia di verificare, comunque fanculo, in tempi di carestia ogni buco è galleria e ben venga la gramigna laddove l’orrifica estate ha bruciato tutto.

Anche l’Acacia ha dei problemi di integrazione sociale; quando ero andato da un vivaio della forestale ed avevo domandato se allevavano anche le Acacie mi avevano guardato male, come se avessi chiesto al tizio se mi faceva una sega. Ma va a caghèr.

Nota estremamente intelligente; sotto la Quercia a sinistra e sotto il Tiglio nel centro della foto è ancora tutto secco. Questo perchè le prime rugiade non vengono sotto gli alberi e perchè le ultime piogge risibili di inizio Settembre non hanno bagnato sotto gli alberi più folti. Invece poco più a destra del citato Tiglio c’è un Frassino, sotto il quale c’è gramigna ma anche erba di una qualità diversa, di un verde diverso. Questo albero era in sofferenza e gli ho dato da bere costantemente, dunque sotto cresce erba primaverile. Ho scritto questa nota perchè domani potrei scrodarmi di tutto.

Visti da più lontano sembrano polvere di carbone, opaco e nerissimo. Ma da vicino si scopre che sono insetti che qui galleggiano in una minuscola pozzanghera sulla pietra del marciapiede, con un riflesso del cielo che evidenzia la forma di questi minuscoli cosi. Ce ne sono tantissimi, cercano l’acqua e formano macchie scure che ho visto estendersi per metri sulla superficie della Pozzanghera. Qui con ragnetto intruso, forse uno di quelli che ogni tando mi mordono, mi fanno venire una bugna rossa che mi prude per settimane. Questi cosi neri credo che volino, sicuramente saltellano sull’acqua, poi spariscono tutti improvvisamente, tornano in massa ed il giorno dopo non c’è traccia. Proverò a cercare in Rete se trovo come si chiamano e che malattie terribili diffondono.

La basacam 2 è una di quelle Mobotix che fa foto schifose. Non c’è modo di regolarla in maniera che produca immagini con colori decenti. Inizialmente appena installata era leggermente meglio, poi con il tempo la qualità è ulteriormente decaduta ed ora è inguardabile.

Sopra c’è una Foscam, qualità decorosa a prezzi stracciati cinesi. A breve sostituirà la Mobotix e vediamo come si comporta. Però soffermo la mia attenzione sulla qualità del supporto che serve per proteggere dalle intemperie i cavi di alimentazione della webcam e lo splitter del POE. Una scatoletta di derivazione cm 10 x 15, un portafotografie in plexiglass stesse dimensioni. Il portafotografie è incollato sottosopra al coperchio della scatola di derivazione per irrobustirlo, la base del portafotografie capita a proposito per formare una piccola tettoia che protegge la base della webcam. Il tutto verrà fissato al muro con tasselli al posto della Basacam 2. Durante la lavorazione non mi sono ferito e non ho provocato danni a cose o terze persone. Un tapullo come si deve, non sempre mi riesce così ordinato.

Dal vivo era più bello, si vedevano bene le virghe di pioggia sopra il savonese. Ho ritoccato la foto non so neppure facendo cosa, con risultati scadenti. Ovviamente il motoscavo è finito dietro il camino, non credo sia una cosa buona dal punto di vista della fotografia. Le virghe erano giallognole per il sole. Non ho altro da dire a mia difesa, vostro onore.

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Aggiornamento questioni webcam.

Questa Foscam non funziona male, devo tuttavia risolvere ancora alcune questioni che spero ne potranno migliore le funzionalità. Nel frattempo però forse ho trovato una valida alternativa. Che non è l’alcool o l’assunzione di droghe, ma una webcam fabbricata in Italia e progettata con un software della fattispecie di quello delle Mobotix. Devo approfondire e parlare con il fornitore con il quale ho un appuntamento telefonico la prossima settimana.

Nel frattempo anche la webcam di Grange manca spesso gli aggiornamenti, in passato il problema con altre webcam si è risolto facendo uno spegnimento e riaccensione del router. Programmo la cosa.

A Basaluzzo un po’ di pioggia benedetta. Ventiduemillimetri, in effetti i modelli davano proprio questo accumulo, io ingordo avrei ambito a 50 millimetri a fine evento. Però bisogna accontentarsi e questa pioggia è capitata a fagiolo dopo una settimana di vento secco da nord.

La tettoia che ripara la panchina zen era stata danneggiata dal vento qualche mese fa. Era da mettere in conto che alla prima pioggia si sarebbe bagnata sia la panchina zen che i cuscini della panchina zen. Ho acquistato le tegole canadesi in sostituzione di quelle volate via. E’ una notizia densa di significato.

Funghi, tanti funghi dal mio spacciatore Ortociccio. Anche ieri una dose notevole, mi sto mettendo in pari con i due autunni persi per questo virus del cazzo.

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Bene, meno bene.

Bene. Il montaggio è praticamente finito e sono moderatamente soddisfatto. Ho siliconato il cassetto e coperto il medesimo con una tettoietta che spero proteggerà dalla pioggia più intensa. Se ci si mette di buzzo buono arriva in direzione quasi orizzontale. Devo ancora dipingere di bianco alcune parti, incluse le viti scaccia uccelli. Ci sono milioni di uccelli che volano in cielo e la maggior parte di essi tenterà di calare & cacare sopra la webcam ed accessori, piegandola e coprendola di guano. In fondo sono uccelli e la loro intelligenza li porta a comportarsi da bastardi verso gli umani verso i quali non è difficile nutrire antipatie. Le viti dovrebbero dissuaderli, hanno centinaia di milioni di posti dove posarsi senza scagazzarmi sulla webcam.

Meno bene. Il sole che abbaglia l’immagine rendendola simile ad un B-movie, la scena quando alla fine esplode una bomba atomica. Potrebbe essere utile applicare un filtro polarizzatore di fronte alla lente, li avevo usati per la prima Mobotix e qualcosa faceva.

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Basta volerlo.

Secondo alcune teorie che vengono specialmente dagli Stati Uniti, basta volere qualcosa fortemente per poterlo ottenere.

Questa previsione di pioggia, basta volerla fortemente e si avvera. O forse no, perchè certe teorie della volontà che vince tutto sono delle puttanate, e poi la meteorologia è una scienza inesatta. I modelli spesso fanno cagare. Insomma, pur senza metterci il cuore sopra, spero in una cinquantina di millimetri in 3 giorni, parlo di Basaluzzo, gli altri come sempre e solo si fottano.

Proseguono i lavori della webcam di Genova Lido. Cliccando sul triangolo dei lavori in corso nella home page succede qualcosa, direi siamo al 50% del lavoro da fare, il resto però è determinante e lo deve fare il web designer che mi deve dare una risposta.

Sbagliando, continuo a restare sorpreso di quanto sia imbecille una larga percentuale dei miei concittadini al volante. Dico che sbaglio perchè tutte le volte sono sorpreso e non dovrei. I vigili, questa enclave che si comporta spesso come un essere alieno che vive in un ambiente dal quale resta parte estranea, in simbiosi con la città ma al tempo stesso distaccato. Che cazzo sto dicendo ? Ah, non mi rassegno a vedere i motociclisti, specialmente i possessori di maxi scooter, che guidano con un piede fuori dalle pedane perchè è di moda. Siete sciocchi, immaturi, con una lacuna nella vostra personalità che ha bisogno di attingere alle mode beote per non restare indietro, alle mode beote.

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