Una sola.

La foto dell’acero che sta iniziando ad ingiallire dal centro, vicino al tronco? Pictorizzata con sistema “impressionisti”.

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Ecco le foglie gialle.

Ogni autunno ecco l’immancabile appuntamento con le solite inevitabili foglie gialle. Approfittando dell’allerta gialla e della splendida giornata di pioggia intensa e nebbia, ho fatto montare le gomme invernali al furgone. Si perché con lo zero termico oggi a circa 3.500 metri di quota, non si sa mai.

Non tutte le foglie sono gialle; alcune sono ancora verdi, altre sono nere. Ogni anno provo a trovare degli schemi su come ingialliscono in gruppo. In realtà ogni albero fa un po’ come cazzo gli pare, anche alberi della stessa famiglia vicini tra loro non sono sincronizzati.

E poi funghi, tantissimi funghi. Io riconosco i “gambisecchi” e le “colombine” ma su queste ultime ho delle perplessità perché ce ne sono di simili. I miei vicini di casa sono ghiotti e li mangiano saltati in padella con olio, sale e pepe. Sono ancora vivi.

E per concludere, la pioggerellina che cade sulla Pozzanghera, capovolta. Per qualche minuto ha piovuto piano, ho fatto questo orrendo filmatino. Enjoy stocazzus.

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Ci risiamo.

Questo autunno sta facendo come gli autunni di quando ero ragazzo, con gli interessi. Basaluzzo sembrerebbe nella fascia tra 70 e 80 millimetri di accumuli totali, spero distribuite sulle 24 ore.

La nuova luce crepuscolare a batteria solare fa fatica e restare accesa a lungo perchè non c’è sole. E’ una discriminante importante perchè in genere queste trappole funzionano se c’è il sole, lo dice il manuale. Ci vorrebbero 8-10 ore di sole per caricare la batteria completamente. Da quando l’ho installata di ore di sole ne avrà fatte 3. E che cazzo.

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E’ tornato il lumino.

Devo regolare meglio il “guadagno” perchè la foto notturna è rumorosa. Non so cosa sto dicendo.

La luminaria esistente era fulminata da chissà quanto tempo. Ho acquistato per €27 una nuova luce noturna alimentata da pannello solare, arriva dalla Cina, Wuan, la stessa città dalla quale dicono sia arrivato il COVID 19. Anche questa è dotata di telecomando per regolare le diverse funzioni disponibili.

Oggi ho fatto il vaccino antinfluenzale. Adesso vedo draghi e parlo il Cantonese. Miriam invece è di buon umore, anche se dice che di vaccini ce ne sono due tipi. Noi abbiamo fatto il modello standard, pare ce ne sia uno con il booster, contiene un derivato chimico copiato da qualcosa che hanno gli squali. Pare che amplifichi l’efficacia del vaccino.

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Domenica uggiosa.

Siamo a metà Ottobre, bene che sia così. Ed ora un po’ di immagini con il consueto commento inutile.

Ho il sospetto che ci sia una società deputata a gestire le autostrade che ha preso per il culo l’Italia intero, e lo sta facendo ancora. Non è certo colpa loro se un cambio perde il carico in galleria, ma tant’è…
Il mio innesto di erba selezionata, dopo qualche stagione sta lentamente cedendo spazio al trifoglio.
Negli ultimi 90 giorni il pozzo ha fornito circa 2.100 litri al giorno di acqua. Sono soddisfatto.
Carta geografica dell’Istituto Geografico Militare trovata on line su un sito web tedesco.

La carta geografica, 60×80 centimetri, recita che è stata aggiornata per l’ultima volta nel 1932. Quest’ultima foto merita due commenti. Il primo è che si vede in alto al centro un piccolo ghiacciaio, sul quale io andavo d’estate da bambino per fare a palle di neve, lo si raggiungeva con una strada carrabile e c’era anche un piccolo impianto di risalita per amanti dello sci estivo. Di ghiaccio e di neve estiva non ne è rimasta traccia, tutto sciolto. L’impianto è rimasto per diversi anni desolatamente abbandonato ed arrugginito, poi è stato rimosso.

La seconda nota è strana. Sulla sinistra si vede il monte Chaberton. Il confine di stato nel 1932 corrispondeva allo spartiacque Italia-Francia, dunque la vetta era condivisa con i vicini mangia rane. Poi arrivò la seconda guerra mondiale e noi con ardita strategia politica e militare, attaccammo la Francia. Il nostro milione di baionette servì a poco, fatto sta che la Francia, come ricompensa per le offese subite, nel 1944 si prese quasi tutto il monte, ed il confine venne modificato, ora non passa più dallo spartiacque ma diverse centinaia di metri più in basso sul versante italiano. In questa mappa sembrerebbe che il confine di stato sia segnato come è ora, dopo il 1944, il che ovviamente non avrebbe senso. Però potrei sbagliarmi. Ho provato a fare un confronto con una mappa attuale, ma non sono riuscito a risolvere la questione.

Sembra quasi che su Google Map ci sia il confine ante 1944. Mi sbaglio sicuramente

Allora, nonostante questo elemento sia già stato inserito nella categoria “sticazzi“, se e quando ne avrò voglia proverò a cercare informazioni su qualche sito che parla di queste cose. Molto probabilmente qualcuno salterà fuori a dirmi che sono un nostalgico, fascista reazionario. Perchè i trinariciuti sono ovunque.

Qui invece sembra di vedere chiaramente il confine che passa ben sotto la vetta dello Chaberton.
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L’aurora boreale vista dalle webcam

Ecco la serie completa delle immagini spettacolari salvate dalle webcam mentre era in corso l’aurora boreale di cui han parlato tutti i media.

Alta valle Susa ovvero Sauze di Cesana
Genova Brignole
Genova Lido
Questa non ricordo dove cazzo era.
Basaluzzo Verso il paesello.
Palo.
Pozzanghera.
Il fenomeno a New York era verde, perchè New York è New York.

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I misteri delle Mobotix

Ecco un interessantissimo quesito; ecco le webcam di Brignole.

Questa è la foto “piccola” 640 per 480.

Questa è la foto “grande” 1280 per 960 pixel. Il settaggio delle due immagini è, o almeno credo sia lo stesso, non c’è la possibilità di fare due settaggi diversi. E allora come mai una è più chiara dell’altra? La stessa cosa capita per la Mobotix di New York, dove la differenza è enorme al punto che la foto grande è quasi sempre sovraesposta, inguardabile.

Ecco appunto le due foto di New York, scattate a distanza di circa 2 secondi l’una dall’altra. Questa sotto è la piccola.

Questa sotto è la foto grande.

Queste sono due delle tre Mobotix residue insieme a quella di Sauze di Cesana.

In realtà era solo per occupare dieci minuti sel mio tempo, perchè non solo non me ne frega un picocazzo di capire il perchè di questa circostanza, ma anche perchè quando queste webcam si guasteranno, verranno sostituite da altre di marca diversa. Le Mobotix sono state il mio primo amore, mi hanno regalato immagini splendide, emozioni irripetibili. Ma da quando avete iniziato a far costruire accessori in Cina non siete più lo stesso.

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La Pozzanghera ha esondato.

E’ la seconda volta in quindici anni. Nel frattempo io ero in autostrada, laddove un camion si è incastrato in galleria assicurandomi tre ore per arrivare da Genova a Milano.

In questa si vede una carpa; spero che le altre non siano state risucchiate dal tubo che porta l’acqua in eccesso in una roggia che dopo un po’ di giri finisce nel torrente Lemme. Dovrò fare un censimento.

Basaluzzo segna 91.5 millimetri. Come spesso accade, la valle Stura primeggia con accumuli da alluvione.

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Il sottile piacere.

Quando so che sta arrivando la pioggia, vengo spesso assalito dalla necessità di tagliare l’erba. Per essere più precisi, devo assolutamente ordinare alcune zone dove l’erba è incolta, cresciuta in modo disordinato, dove necessita di essere resa omogenea, regolare.

Una volta che ho assecondato il mio disordine compulsivo, sento una forma di soddisfazione, una forma di pace interiore. Quando infine la pioggia arriva, ho la sensazione che tutto è pronto, che la pioggia trova armonia e che il prato ne ha un vantaggio ben maggiore rispetto a quando era prima della sistemazione.

Qualche verità pratica? Se l’erba si taglia, molto spesso se ne stimola la ricrescita, se piove dopo che è stata tagliata, dovrebbe crescere più in fretta. Non è così per tutte le famiglie di erba e simili, per alcune non ricordo sia proprio così. Ma il punto è che se quando arriva la pioggia il prato è bello omogeneo, mi sento meglio. Io, non il prato intendo dire.

La pioggia (poca) che è caduta fino ad ora fa parte del vecchio, caro prefrontale che prende la Liguria e tocca appena il versante padano degli Appennini. Il fronte vero e proprio in queste ora sta entrando sulla penisola iberica e Francia occidentale. Gli accumuli potrebbero essere molto abbondanti.

Del modellame, questo mostra lo scenario peggiore. Gli altri mostrano accumuli inferiori.

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Che bello, piove.

Nella pioggia battente, Gastone probabilmente sta pensando ai pescetti che vede a pelo d’acqua. Roba buona da mangiare, ma prede difficili.

E’ andato avanti così, ivorticato tra Piemonte e Liguria, per buona parte della giornata.

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