Non si deve antropomorfizzare i comportamenti degli animali. Ciò detto, questa piccola lepre mi sta guardando con severità mormorando “cazzo guardi”. Ce ne sono diverse che gravitano nei dintorni; se mi vedono, scappano e spariscono nel campo con l’erba alta. Alcune sono esemplari adulti, altri più giovani come questa. Arrivano a brucare l’erba praticamente sotto le finestre di casa. E poi ci sono le mini-lepri che si distinguono perché sembrano piccoli coniglietti. Ne ho colti due nell’atto di giocare tra loro. Adoro questo amore intra-specie molto trendy e liberale, però ho letto che le minilepri inseguono le vere lepri per staccar loro le balle a morsi. Forse non giocavano.
Nei prati è il momento della azzurra cicoria che, viste le recenti piogge, si mischia con i finti tarassachi che continuano a fiorire e nei prati si forma una macchia gialla azzurra, come la bandiera dell’Ucraina.
Per gli alberi, almeno per quelli che conosco intorno a casa, terminata la fase della fioritura, impollinazione e produzione dei semi, inizia quella della crescita. Quando arriva la primavera questi alberi utilizzano tutte le energie e le risorse che hanno per far fiori, penso sia il loro momento delicato perché in fin dei conti gli alberi sono fatti per fare altri alberi, ed il momento migliore è la ripresa vegetativa. Danno l’impressione di voler produrre fiori a discapito della loro stessa salute, del tipo “muoio di fatica ma faccio i fiori”. Terminata la funzione riproduttiva, bisogna crescere e da circa due settimane sono iniziati a spuntare i nuovi getti che danno luogo ai nuovi rami.
A sinistra una quercia. I rami nuovi hanno foglie più chiare, in questa foto non si vede una ceppa di belino, si individuano però i rami che spuntano dalla chioma, sono i rami nuovi.
A destra un acero. Anche in questo caso, si vedono i rami che spuntano un po’ in tutte le direzioni, si intravedono soprattutto le foglie rossastre, appena nate, che nel giro di qualche giorno diventano verdi.
Ovviamente sto tirando ad indovinare, ma, come sempre, faccio finta di credere che siano teorie plausibili.
E’ decisamente tutto molto più verde rispetto al Luglio dello scorso anno e, probabilmente, della media degli ultimi cinque anni. Non so se sia un caso o un episodio isolato, ma ho notato che in alcuni tratti di strada provinciale non danno il diserbante ma tagliano l’erba che cresce sul bordo dell’asfalto. Sono convinto che chiunque partecipa alla catena di comando che impone o consente l’uso degli erbicidi sia uno stronzo. Per non parlare del taglio di grossi alberi, colpevoli di essere troppo vicino alla strada. Che sia la volta buona che si sia deciso di mettere fine all’uso degli erbicidi sui bordi delle strade ?
Una prima misurazione dell’acqua pescata dal pozzo dopo la risistemazione dei sensori, sembra indicare un certo successo dell’esperimento; circa 1.700 litri al giorno. Seguiranno ulteriori misurazioni.