Varie inizio seconda decade di Settembre

Questo è un giovane Tiglio Cordata. Per difendersi dal caldo incessante di luglio ed agosto ha perso tutte le foglie. Ma adesso che ha piovuto, c’è rugiada ed io un po’ innaffio, sta mettendo nuove foglie. Non so se sia una pratica che provoca stress alla pianta, ma preferirei che ciò non accadesse, perché vorrebbe dire che nei due precedenti mesi il clima è stato tale da consentire alle foglie precedenti di fare il proprio lavoro. Ed invece, prima una operazione di emergenza, ed ora una nuova primavera che durerà per poche settimane, volente o nolente l’inverno arriverà entro fine anno. Ho sicuramente detto le stesse cose negli anni precedenti.

Questa pianta di ninfea fa i fiori rosso porpora. Gli steli delle foglie si riempiono di alghe filamentose. Non so che cazzo dire di significativo, era solo per mostrare una foto.

Questa è appena arrivata. Non so di che colore faccia i fiori. Ho tolto il cestello di plastica che la contiene nel vivaio, ho scaraventato il blocco di sabbia e terra più lontano possibile. Per il momento il lancio sembra andato a buon fine, la pianta è ancora li e le foglie hanno già raggiunto la superficie.

Finalmente sono riuscito a fotografare in modo decoroso alcuni pescetti tra quelli arrivati accidentalmente dal torrente Lemme. Con il beneficio di inventario dato dalla mia totale incompetenza, forse sono Persici, variante “Sole”.

Questo sembra più grassoccio ma direi che è dello stesso modello dei due precedenti. Ce ne sono anche di più grandicelli, ma di poco.

Leave a comment

Di nuovo la merda africana.

Parlo dell’alta pressione di matrice nord africana che oggi, in questa merdosa estate, ha per l’ennesima volta invaso mezza Europa. Qui a Basaluzzo massima di oltre 30°.

Consola il fatto che essendoci meno ore di luce, la notte si sta bene e la mattina c’è rugiada sui prati.

Il tramonto è bello un po’ ovunque ci sono le mie webcam, anche questa è una magra consolazione, questo schifo di clima durerà almeno per altri sette giorni, quando si tratta di alte pressioni persistenti, i modelli ci azzeccano quasi sempre. Poi nessuno lo sa.

Leave a comment

Zona umida.

Presto vieni a vedere. Uno scorpione grosso così. E con la mano indica la dimensione di una arancia. Questo è lo scorpione. Solo un piccolo esempio di come tra queste mura si viva in uno stato di costante costernazione e paura per elementi assolutamente insignificanti. Non sapevo ci fossero scorpioni così piccoli.

La Q5 è sicuramente la quercia più singolare arrivata da Central Park sotto forma di ghianda. La Q1 è ben più grande ed anche la Q2 sta per superarla, ma questa è unica nel suo genere.

Passando la falciatrice vicino ad un cespuglio ho stanato un coniglietto che si è andato a rintanare nello stesso buco dove questa primavera ho scoperto c’era un riccio a svernare. Ho cercato di investirlo con la falciatrice, ma lui è stato più veloce di me. La fototrappola (nome orrendo ma non ne conosco altri), ha ripreso l’animale. Ecco lo stupido filmato.

Mi è stato detto da una persona bene informata che secondo i parametri dettati dalle vigenti normative, la Pozzanghera Fangosa Menada rientra nella categoria delle “zone umide”. Senza doppi sensi.

Per zona umida si intende genericamente qualsiasi tipo di ambiente naturale caratterizzato in qualche modo dalla compresenza di terreno e acqua. (wikipedia).

La eventuale presenza di terra nella zona umida alla quale ho istintivamente pensato, nonostante io abbia ben più di sessant’anni, suggerisce una significativa carenza in tema di igiene intima femminile. Tuttavia, approfondendo la questione, si scopre che

Sono aree di prati umidi, paludi, torbiere o aree inondate, sia naturali che artificiali, permanenti o temporanee, con acque ferme o in movimento, sia dolci che salmastre o salate, comprese le zone di acqua di mare la cui profondità a marea bassa non superi i sei metri.

Stante che, a quanto ho capito, nella norma non vengono citate le dimensioni, anche una vasca da bagno in mezzo ad un prato diventa una zona umida dopo che ha piovuto e sul fondo della vasca si è formato uno strato di acqua destinata prima a riempirsi di zanzare e poi a svuotarsi per evaporazione dopo due giorni.

Intravvedo doppi sensi in ogni singolo paragrafo che ho scritto.

Leave a comment

Varie di quasi settembre.

Mamma con Bambino e Campo Sovraesposto”.Questa foto in realtà è dello scorso Luglio, immagine caratterizzata dalla pessima qualità fotografica.

“Il Brullo di Agosto”. Questo è un dettaglio del paesaggio post anticiclone di matrice africana, oppure post estate-di-merda, le due cose coincidono. Si vedono abbastanza male tre tigli semispogli, una quercia che sembra a Novembre. La pianta di Lillà è la cosa più verde della zona, nel centro foto.

La stessa quercia nella foto precedente. C’è un rametto apicale verde direi recente, un certo numero di ghiande oltre ad alcune foglie secche ancora attaccate ai rami. Non mi sembra una fattispecie tranquilla. Questo albero probabilmente non sa che cazzo fare dopo che la temperatura è scesa di circa 20 gradi in 36 ore, passando da un clima sub tropicale ad un clima continentale centro europeo.

Sorpresa di fine Agosto“. Un nido di calabroni proprio sopra la finestra della camera da letto. In questo momento mi sfugge il ruolo nell’ecosistema planetario che svolgono i calabroni. Ma abbiamo chiamato la ditta che li rimuove.

Gastone; chissà se riesce a pescare qualcosa. Credo che ormai far visita alla Pozzanghera sia più una abitudine che una fonte di cibo. C’è, fortunatamente, ancora troppa acqua e se prova a pescare annega.

In generale, i prati stanno nuovamente mostrando un po’di verde, la terra è ancora umida e l’aspetto da guerra chimica sta un po’ lasciando il posto a qualcosa di più consono alla zona. Il patrimonio boschivo ha subito una bella legnata, ma è presto per fare la conta dei decessi. Si nota la differenza di salute tra alberi anche della stessa qualità, alcuni mostrano una chioma perfetta, altri, come ho già ampiamente lamentato, sono quasi del tutto spogli.

Il sito belin.nyc è di nuovo on line. Manca ancora qualcosa ma è colpa mia. Ho avuto il supporto di un tecnico sulla chat del provider, che alla fine della chiacchierata ha scritto:

You are welcome:) Thank you for contacting us. I pray you and your family stay safe, healthy and happy. I wish you a great success ahead:)

Il tizio è molto gentile, direi affettuoso, gli auguri alla fine sono sorprendentemente profondi ed accorati, altro che Have A Nice Day. Manca un bel “figli maschi” o “trova un partner gender fluid sessualmente insaziabile”, “guadagna una fortuna giocando a poker”, “che ti cresca il pene di venti centimetri”. Questi auguri di commiato probabilmente sono spontanei, figli di una consolidata bontà religiosa molto USA, ma un po’ mi sembrano un copia-incolla suggerita dal locale pastore, magari mi ha anche benedetto ma qui non lo dice.

Leave a comment

Basaluzzo.

In questo commovente grafico, la linea che segna l’accumulo totale (di colore verde) parte sulla sinistra da 20 (numerazione sulla destra del grafico). Ai 78,7 millimetri che vengono segnati a destra del grafico, ne devo aggiungere circa 20 piovuti nelle ore precedenti e tagliati fuori dal grafico che mostra solo 36 ore. Il totale si avvicina a 99 millimetri accumulati durante l’evento. Lo sto spiegando come se mi rivolgessi ad una classe di aborigeni australiani. In realtà sono io che MI devo spiegare bene le cose.

Il mio pluviometro è a fondo corsa, segna poco sopra gli 80 millimetri, più o meno ci siamo. Ho trovato molti alberi che hanno perso gran parte del fogliame, ma alla radice delle foglie staccatesi ci sono dei piccoli getti, il che farebbe pensare che queste piante sono vive ed aspettano la primavera per le prossime foglie. In queste condiziini ci sono soprattutto giovani tigli, l’ho già visto succedere. Però almeno cinque tra carpini, un acero saccarino ed aceri platanoidi, non sembrano in buone condizioni, questi mi sa che non siano sopravvissuti.

Adesso con questa pioggia per un po’ dovrei stare tranquillo. Almeno spero.

Prosegue l’odissea di Belin.nyc. Il trasferimento è stato perfezionato al nuovo provider ma il sito non si vede. Ho chiesto all’assistenza in chat e mi ha detto di fare delle cose che ho fatto senza sapere cosa cazzo stessi facendo. Il sito continua a non vedersi, ma pare che le mie modifiche -ammesso siano corrette – per diffondersi (termine tecnico che ricorda un virus) impieghino fino a 48 ore. Non so perchè, ma ho la sensazione di aver già percorso questi senari oscuri molto tempo fa.

Chissà se belin.nyc rivedrà mai il sole ?

Leave a comment

Meglio.

Ho solo dati ufficiosi, un amico che abita non lontano da noi, sarebbero caduti circa una ottantina di millimetri. In effetti a giudicare dal livello della Pozzanghera, ha piovuto bene. Nel gif animato qui sopra, taroccato perchè le due immagini sono leggermente sfalsate, si vede la differenza del livello prima e dopo. Sono moderatamente sollevato. Bene per gli alberi sopravissuti che hanno patito questa estate orribile con un clima sub-sahariano al quale, temo, ci si dovrà abituare.

Non sono sicuro sulle ragioni che provocano un frequente, leggero spostamento dell’inquadratura della webcam. L’unica ipotesi che mi sembra plausibile, sebbene inficiata dalla mia totale mancanza di acume e conoscenza dell’argomento, è che il palo che sorregge la webcam è di legno. Il legno anche se stagionato si muove leggermente con la temperatura e con l’umidità. Si gonfia, si ritira, si flette, emette scricchiolii notturni abbastanza irritanti. Forse quel percettibile e fastidioso movimento, che rovina le mie altrimenti formidabili gif animate, è dovuto al leggero movimento del palo.

La domenica del villaggio è caratterizzata dall’assenza del consueto traffico micidiale nelle avenues. Scattare una foto in mezzo alla strada un lunedì qualsiasi vuol dire rischiare la vita e far foto di camion, autobus ed auto pronte a travolgerti quando il loro semavoro diventa verde.

Madison Avenue verso sud. A sinistra l’ex museo Whitney, ora trasferitosi a Chelsea, acquistato dal Metropolitan. In questi mesi ospita il contenuto del museo Frick, attualmente in fase di restauro. E’ tra queste mura che scendendo le scale qualche anno fa un tizio sconosciuto attirò la mia attenzione mostrandomi una grossa ragnatela con un bel grumo di polvere, magnificandomi la profondità dell’opera ed il suo significato interiore. Stetti al gioco dicendo che non riuscivo a non guardare il capolavoro.

Lexington Avenue, guardando verso nord, sempre di Domenica.

Terza strada, traduzione abbastanza sbagliata di Third Avenue, vista verso sud. Avenue, tradotto con viale, sono le larghe strade che corrono secondo i meridiani. Streets, ovvero le strade che corrono come i paralleli ed intersecano le avenues. Questa è Third Avenue at 76th Street, se chiami un taxi gli devi dire così altrimenti non capisce. Oggi ho preso due taxi. In uno c’erano 150 gradi e nessuna aria condizionata. Nel secondo c’erano 5 gradi per l’aria condizionata sparata alla velocità di una tempesta di neve.

Ho scoperto che on line c’è una mappa della città con indicati tutti gli oltre 800.000 alberi nelle strade e dei parchi, il loro stato di salute, la forma della chioma e l’ombra che proietta al suolo durante le ore diurne.

Non ho ben capito a che cazzo serve un lavoro così dettagliato, ossia con la possibilità di mostrare l’ombra che le chiome proiettano al suolo e sui muri della case intorno. Non ultimo, conosco bene questi alberi e ne manca uno, che in effetti è secco ma non è ancora stato rimosso.

Ah, Mouse’s restaurant and grocery non ha risposto alla mail dove avevo allegato la foto del topo. Ho riscritto, allegando un gifo animato con altre foto e dicendo che non giudico le loro condizioni igieniche ma se hanno un indirizzo di customer care è opportuno che rispondano.

Edit. Mi ha risposto come segue: Stephano Thank you for your email.  It is the first time I am seeing the email but it is much appreciated.  We actually have very few issues with mice, but it is extremely helpful to know where we must focus our attention. Thanks again!

Gentile e dovuta la risposta. Tanto per dire, ma se mi scrive un John qualsiasi ed io gli rispondo chiamandolo Gionno, commetto un errore di forzata traduzione ad minchiam di nome proprio di persona. E se io mi firmo Stefano, perchè quasi sempre mi rispondono Stephano ? Accento rigorosamente sulla A.

Leave a comment

Benino

Piove bene senza eccessi. Almeno, così sembrerebbe dal radar e da questa immagine della webcam. Dall’estero il sito ARPA Piemonte non è raggiungibile, dunque non so quanti millimetri stiano cadendo. Ho sempre voglia di mettere su una stazioncina meteo da poter interrogare da remoto, ma poi so che non lo farò perchè mi sembra inutile, visto che ormai piove sempre meno.

Leave a comment

Solita immagine.

Ogni commento è superfluo. Tutte le volte che c’è un tramonto classico io vedo un bel paesaggio urbano, faccio la foto e viene molto meno bella dell’originale. E’ da anni che è così. Vabbè…

Leave a comment

Trasferimento in atto.

Il dominio belin.nyc è in transito dal precedente ISP al prossimo.

Questo è quando compare in una pagina dummy che dovrebbe servire come banco di prova per il futuro sito belin.nyc. Ma non so come gestirla e dunque aspetto i cinque giorni fatidici che servono perchè il traserimento sia definitivo. In teoria basterebbero pochi decimi di secondo per trasferire il tutto, probabilmente ci sono termini legali che impongono una fase di attesa, magari c’è un il sospetto che ci possa essere un malfattore che vuole impossessarsi del dominio ed allora si fa ritardare il trasferimento. Boh.

Attention: Re: Transfer of belin.nyc Domain.com received notification on Thu Aug 24 14:27:08 2023 that you have requested a transfer to another domain name registrar. If you want to proceed with this transfer, you do not need to respond to this message. If you wish to cancel the transfer, please contact us before Tue Aug 29 14:27:08 2023 by going to our website, https://transfers.domain.com to confirm. You may need to enter the following information to accept or decline the transfer: Domain Name: belin.nyc Transfer Key: xxxxxxxyyuu If we do not hear from you by Tue Aug 29 14:27:08 2023, the transfer will proceed.

Leave a comment

Poco da dire, niente da fare.

Basaluzzo; trentotto gradi centigradi, nel mezzo di un periodo plurisettimanale dove la media è stata di circa 35 gradi, c’è ben poco da dire. Chissà se la coscienza popolare sta avendo un sussulto e se questo porterà a qualche forma di consapevolezza tale da avviare un movimento di pressione politica e sti cazzi in salmì ?

Non credo proprio. Ai primi freddi nessuno si ricoderà di questa estate davvero atroce, e speriamo che per quest’anno la stagione peggiore sia almeno parzialmente conclusa con quella saccatura che si stà formando a NW dell’Irlanda.

Vaffanculo, va’.

Non mi ero ancora accorto che dalla finestra della cucina si vede il più controverso grattacielo di New York.

Questa è la vista da un appartamento degli ultimi piani, forse è la penthouse che credo fosse in vendita al prezzo di $75.000.000 che poi sono scesi di parecchio, almeno così riportano i giornali che pubblicano notizie di gossip immobiliare. I compratori ? Ufficiosamente sono russi, arabi e sudamericani nascosti dietro una immobiliare fiduciaria che è perfettamente inserita nel meccanismo imperfetto del controllo sul riciclaggio di soldi non esattamente puliti.

Per poi passare diversi giorni dell’anno nella nebbia quando in strada piove.

Ieri sera siamo stati a cena da amici. Oggi abbiamo saputo che uno dei commensali è a letto forse con il COVID. Questa merda non ci molla, qualcuno in famiglia è in tensione, forse ce lo siamo presi anche noi, lo sapremo tra quarantotto ore, più o meno il tempo di incubazione. Oppure non è COVID ma una influenzetta, o è COVID ed il tampone non lo rileva, o è una variante al cetriolo del COVID che non viene intercettata dal molecolare che rileva il mascarpone. Comunque ho già preso una aspirina, non serve ad un beato cazzo contro il COVID ma la usavano i miei nonni per curare qualsiasi cosa, male non mi farà.

2 Comments