Che fatica.

Sembra che a Basaluzzo per piovere ormai serva uno sforzo enorme. In queste prime ore della perturbazione cadono poche gocce, per pochi minuti, smette e riprende dopo lunghe pause. Si, nelle prossime ore ne dovrebbe cadere altra. Questa mattina a Genova sono stato svegliato da una bulaccata che sul tetto produceva quella melodia che tanto mi piace.

A Basaluzzo invece sembra che stia per piovere e poi fa come quando stai provando a fare una certa cosa ed il coso si piega, si ritrae e non sai in quel momento se è dove dovrebbe essere o è nelle vicinanze, ma fuori. Sembra che il coso sia fluttuante nello spazio siderale senza nessuna percezione sensoriale. Resti sospeso ed incerto sul da fare, e poi se piove non te ne accorgi neppure, cerchi di capire se le tegole sono bagnate, magari è solo rugiada. Ecco.

Non è foschia quella che si vede dalla webcam. E’ qualcosa di appannato, spero esterno tra il vetro che copre l’obiettivo ed il filtro. Dopo il rovescio mattutino la situazione è notevolmente peggiorata. Posso provare a rimuovere il filtro incidendo il silicone con un taglierino, ma è un intervento delicato e c’è il rischio di rigare il vetro. Oppure di rompere il filtro e renderlo inutilizzabile; quest’ultima possibilità non sarebbe un grosso danno, ho ordinato un filtro nuovo e così la webcam resterebbe per qualche tempo in balia dell’abbagliamento del sole e del riflesso del mare. Ci penserò.

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Diventerò popolare.

Ho acquistato un giubbotto antinfortunistica personalizzato che userò quando guido il motorino in città. Mi ripeto; non so cosa farci, mi irrito quando li vedo. E’ più forte di me, vorrei dirgli qualcosa, ma rischierei di sentirmi prendere a male parole, anche peggio. Avevo chiesto “perchè molti lo fanno ?” su un gruppo di motociclisti/scooteristi su facebook e mi avevano detto che non capivo niente e di farmi i cazzi miei. Mi avevano detto che ero un “motociclista della domenica”.

Non è un fenomeno italiano; lo fanno anche a New York quelli che portano il cibo a casa, lo fanno a Bermuda, lo fanno in Francia. Insomma è una moda mondiale. Ma stupida non di meno secondo me. Vediamo se qualcuno al semaforo mi dice qualcosa, o mi mena.

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Adesso spiego.

ATTENZIONE. Modalità <POLPETTONE> ON

Leggo molte critiche su chi fa le previsioni del tempo e le sbaglia. Il collage qui sopra è fatto con tre carte, frutto di calcoli matematici, prodotte a distanza di circa 12/18 ore di distanza. Tutte prevedono gli accumuli di pioggia alle 9 di mattina di sabato 21 Ottobre. Sono cambiate parecchio, per esempio a Basaluzzo gli accumuli sono passati da una cinquantina di millimetri ad una ventina per poi tornare a più di quaranta. Insomma, decidetevi.

Il problema è che il modellame viene prodoto sulla base di dati certi recuperati dalle stazioni meteo sparpagliate per il mondo, in questo caso Europa Occidentale. A mezzanotte schiaccio il bottone per far produrre la mappa. Il computer prevede la situazione dopo sei ore, e dopo altre sei ore e così via. Ogni previsione successiva si basa sulla presunzione di sapere come era sei ore prima. Sei ore dopo la mezzanotte premo nuovamente il bottone; se i dati che ha pescato dalla rete sono diversi da quelli che aveva previsto sei ore prima, ecco che il risultato sarà diverso per quella previsione e di conseguenza per tutte quelle successive.

In questo caso, potrebbe essere che la pressione al suolo, direi tra Toscana e Baleari passando per la Corsica, prima è salita e poi è scesa. Se la pressione in quelle zone sale o scende vuol dire che la saccatura che arriva da nord riesce ad arrivare più a sud o resta più a nord. Se la saccatura con annessa bassa pressione scende verso sud, le correnti sulla Liguria tendono ad essere di scirocco, dunque la pioggia tenderà a concentrarsi diversamente che non se la pressione è più alta, perchè se la pressione è più alta i venti si mettono di libeccio.

Dunque ecco perchè fare le previsioni oltre le 48h è molto difficile se le correnti sono dinamiche, come adesso. Infatti le previsione del tempo quando ci sono alte pressioni stabili sono capace a farle anch’io.

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Direttamente dalla Cina (1)

Alle dogane in aereoporto ti fanno le storie tese se porti frutta, fiori, piante e semi. Lo scopo è chiaramente quello di evitare la trasmissione di malattie e di specie vegetali non autoctone che potrebbero interferire con flora e fauna locale. Ma su Amazon puoi comprare tutto, tanto arriva dalla Cina. Accompagnati dalla ottima ed esaustiva descrizione, mi sono stati recapitati i semi di loto. Come immaginato, sembrano delle cacche di capra, o delle olive con problemi di autostima. Ne butterò nella Pozzanghera un sacchetto il prossimo venerdì, l’altro aspetterò Marzo.

Non ho idea di come si conservino, intanto se sono vivi hanno impiegato una quindicina di giorni ad attraversare l’Asia intera, chissà in che condizioni. Cercherò di non ripetere l’errore commesso con la seconda ondata di ghiande del Central Park, miseramente seccate nel frigorifero a causa di un maldestro stoccaggio.

Ho cercato on line manuali e filmati di come si mettono in acqua i semi e cosa bisogna fare per farli germogliare; feltrini, centimetri di acqua, temperatura controllata ? Ma in natura dove cazzo ci sono i feltrini ? Butto in acqua e se la natura farà il suo corso, bene.

Ho scritto (1) nel titolo perchè, sempre dalla Cina, sto aspettando altri semi, questa volta di un albero che pare estremamente bello ma molto invasivo che sopravvive in condizioni estreme come quelle di Basaluzzo. Vedremo.

Sono stato in una nota pizzeria di Genova. Cibo buono, ma vicini di tavolo rumorosi come se dai decibel dipendesse la loro vita. Negli ultimi anni, nonostante che stia diventando sordo, gli strepiti dei clienti mi restano sempre meno sopportabili. Gridano, ridono sguaiatamente, si urlano tra di loro per far sentire le loro stronzate. Non ne potevo più. Ho chiesto il conto con voce baritonale e nella sala si sono voltati in molti, i miei amici al tavolo erano divertiti/imbarazzati. “Pago con la carta” è risuonato ancor più stentoreo, il cameriere ridacchiava, ho avuto anche l’impressione che per un istante i grebani si siano zittiti. Mi piacerebbe andare anche qualche volta di più al ristorante, ma non a queste condizioni.

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Mah ?

A fine evento, si legge in questa mappa prevista sabato mattina che a Basaluzzo dovrebbe aver accumulato 45 millimetri. A Genova si arriverebbe a 140.

Che dire; avrei sperato in un centinaio di millimetri sulla Pozzanghera, sarebbe stato sufficiente che il centro della bassa fosse stato un centinaio di km più a est, il vento in quota un po’ più di scirocco. Certo che alla luce delle penurie degli ultimi anni, vanno bene quarantacinque. Anche perchè ritrattare è un attimo. Ne riparliamo a bocce ferme. Ma che palle però…

UPDATE merda.

Sono bastati due RUN e la quantità di pioggia si è radicalmente ridotta. Adesso Basaluzzo ad ochhio vede una ventina di millimetri. Vaffanculo alla decima potenza.

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L’ho dovuto fare.

Alla fine e nonostanti i miei acciacchi sono salito sul palo per mettere la webcam con la nuova struttura portante.

Mettere su la scala è la cosa più difficile, poi sono salito e sceso una quantità innumerevole di volte perchè dimentico le cose. Sono soddisfatto all’80%. Qual 20% mancante è per una serie di dettagli che un giorno forse sistemerò. Ma oggi ero troppo stanco.

Nel seccume del prato giallognolo si staglia la mia ombra in cima al palo. Ho qualche dolorino in più rispetto a questa mattina, ma la mia forma compulsiva di dover finire tutto e subito ha preso il sopravvento.

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Varie seccume

Genova potrebbe essere pulita e conosciuta, bella da viverci, metter su famiglia, riprodursi, mandare i bambini a scuola, educarli alla focaccia, queste robe. Due traghetti della “Grandi Navi Veloci” che è un nome semplice che non lascia dubbio sulla natura del business. la FIAT in effetti era “Fabbrica Italiana Automobili Torino”. Come se la Moto Guzzi si fosse chiamata “Veicoli A Due Ruote Con Motore E Marmitta Rumorosa”. Cazzo sto dicendo ?

Questi non si accorgono della siccità imperante nel Nord Ovest d’Italia. Se ne accorgeranno quando l’acidità dell’acqua di mare salirà a livelli tali da decimare gran parte delle forme di vita. Allora questo delfino ed i suoi inmates dell’acquario potranno morire di vecchiaia. Oggi mi sbellico di ottimismo.

Questa foto è pesantemente ritoccata ma così assomiglia quanto più possibile a come era veramente al momento dello scatto. Fa ancora caldo, è tutto molto secco ma almeno la mattina c’è questa bruma, una delle più inquinate d’Europa in questi giorni di alta pressione, che mantiene un po’ di erba verde.

Nota di colore. Senza considerare ovviamente la collina in lontananza sullo sfondo, tutti gli alberi che si vedono nella foto li ho messi a dimora io. Prima di me era un campo coltivato. In questa foto si vedono, tra il resto, la Q3, la Q5 ed il Cerchio Inutile.

Questo è il bagaglio che ospiterà la webcam del palo. La tettoia orizzontale consentirà a quegli stupidi pennuti di posarsi sopra senza spostare la webcam. In teoria dovrei dare una seconda mano di vernice anti ruggine/anti tutto ma non so se ne ho voglia. Avevo in programma di salire oggi sul palo ma sono leggermente raffreddato, un po’ rotto, qualche brivido. Miriam mi ha fatto fare tre tamponi in dodici ore per vedere se ho il COVID. Non è ancora chiaro quanto questi tamponi fai da te siano affidabili. Risulto negativo ma vengo guardato da lontano e con malcelato sospetto.

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New York nuovamente mezza on line.

Dopo il secondo black out sono anche riuscito a fare eseguire un stacca/attacca al router, ma la Mobotix è ancora irraggiungibile. Ci penserò quando sarò in loco. Certo che non me lo spiego, il router è nuovo, ha funzionato tutto regolarmente fino alla prima interruzione di corrente. Poi, boh.

Mentre salvavo questa foto, nello streaming si sentiva bene un elicottero che talvolta si ferma sopra midtown o poco più verso nord, sul Parco, e sta li per ore, immobile, nello stesso punto, probabilmente fino a che deve scendere per fare benzina.

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Per qualche ora new York 0%

Infatti la Hikvision ha trasmesso la sua ultimo foto alle 23:30 ora di new York. Sei ore di lavoro e diventano le 5:30 che qui sarebbero le 14:30. Quel “surge” possibile quando riattaccano la corrente mi da un pochino di ansia, speriamo che non fulmini qualche attrezzo ed invece speriamo riparta almeno la Hik, e forse anche la Mobotix, chissà.

Ma perchè scrivono quasi tutte le parole con lettera Maiuscola ? Pensavo Lo Facessero Solo I Tedeschi.

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Autunno alle porte, forse.

La forma dell’area che conterrebbe pioggia è quanto di più artefatto ci possa essere. Ed è a 174 ore di distanza da quando il modello è stato fatto girare, vale davvero poco. Verrà più freddo, ma per il momento di pioggia a Basaluzzo ne vedo zero, al limite il solito picocazzo.

Tra le 8 e le 9 del mattino la webcam del palo si è flessa verso il basso ed il panorama è cambiato. Sospetto ci si sia posato sopra qualche merda di uccello. Una gazza o una cornacchia sono i primi indiziati, si posano sempre ovunque. Il risultato è che si vede molta più Pozzanghera ma quasi niente cielo; non sono contento e mi aspetta una salita ardita sulla cima del palo. Spero che questo faccia piovere e tanto.

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