Intanto nelle mie lande.

In alta val Susa cade la prima neve. C’è sempre la macchietta marroncina sul vetro della webcam, lo dovrò pulire prima o poi, mi disturba parecchio.

La webcam del Lido s’è snebbiata. Non so francamente come sia potuto accadere, forse la pioggia dei giorni scorsi, ma io cosa avevo pulito allora ? Qui le prime onde di quella che dicono essere una imminente maraggiata molto forte.

Questa foto è il risultato di un sito web che elabora foto con l’intelligenza artificiale. La foto originale mostra proprio questo corteo con lo striscione e la scritta. Le persone sono cambiate con un criterio che non immagino, ma nessuno si può riconoscere.

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Quando suona la campana.

In Italia quando recentemente hanno messo su il sistema di messaggistica di emergenza, c’è stata la solita inevitabile levata di scudi dei bovini complottisti i cui pochissimi neuroni si sono agitati oltre misura.

Qui a New York invece il sistema viene utilizzato non solo per terremoti ed inondazioni ma anche per segnalare eventi come quello che mi è arrivato ieri. Avrebbero rapito un bambino di tre anni, un tizio lo avrebbe prelevato, Viene fornita la descrizione di entrambi rapito e rapitore in modo che se qualcuno li dovesse vedere, potrebbe avvisare la polizia. Servirà a qualcosa ? Qualche tempo fa mi era arrivata la segnalazione di un’auto sulla quale fuggivano dei rapinatori. Li hanno beccati. Chissà se Pedro Dasilva è salvo.

Queste invece solo le previsioni. Dopo i 26° di Domenica, nell’icona compare un fiocco di neve. Percentuale bassissima di probabilità ma quanto basta per alimentare una certa tensione familiare.

Siamo stati invitati per un lunch in un Club privato. La vista dal terrazzo è meravigliosa, non trovo altri termini adeguati. Il Club costruito nel 1911 ha qualcosa dell’Inghilterra al punto che nell’ascensore c’è il pulsante “ground floor” come in Inghilterra (oltre che credo nel resto del mondo). In USA il piano terreno è considerato il primo piano e di li a salire, il piano terreno, o il piano “zero” proprio non viene preso in considerazione.

E poi ci sono la sala lettura, un locale caffetteria, una stanza dedicata al gioco delle carte e le stanze da letto per gli amici dei soci, un suntuoso ristorante e due sale da pranzo dove i soci possono organizzare eventi. L’arredamento e dell’epoca, i soffitti variano da altissimi nelle sale comuni a cuniculi dove ci sono i servizi e le camere da letto per gli ospiti invitati dalle socie.

Perchè è un club per sole donne. I soci non possono essere uomini. Quando si entra, le donne vengono accolte dal personale per poter posare i cappotti. Gli uomini, presenti solo ed in quanto ospiti delle signore, si devono arrangiare in una stanzina con degli attaccapanni.

Adesso, in questo mondo dove giustamente tutti sono liberi di essere e sentirsi quello che desiderano in barba alla biologia, mi sarebbe venuta voglia di chiedere se, cambiando sesso, avrei potuto iscrivermi. Oppure semplicemente dichiarando che “oggi mi sento donna” avrei potuto accedere promettendo che i giorni in cui mi sento uomo, o cane, o gatto, o Batman, sarei rimasto a casa. E se mi dichiaro gender fluid, cosa mi succede, entro o resto fuori ? E come mi devo vestire ? Se non voglio mortificare la mia parte femminile, allora mi posso vestire da uomo pur se qual giorno sono donna ? Il fard è ammesso solo se quel giorno sono donna, se mi sento uomo sono esentato dalle scarpe con il tacco ? Se mi vesto come Ru Paul mi fanno entrare o chiamano la polizia ?

Perchè le stringhe per occhiali durano così poco ? Queste nella foto sono di Duane Reed e costano un dollaro, la plastichetta si indurisce e si spezza come il famoso grissino dopo pochi mesi dall’acquisto. Possibile che non ci sia un materiale che dura di più ? Acciaio AISI, Teflon, fibra di carbonio ?

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Questa volta ne è venuta abbastanza.

Non ho i millimetri, perchè il sito dell’ARPA Piemonte non è raggiungibile dall’estero. Avranno il timore di qualche cyber-attacco e se i sagaci programmatori si accorgono che l’IP è fuori dai sacri confini nazionali, niet.

In questa ultima foto si notano i rivoletti di acqua fangosa che irrompono nella Pozzanghera apportando biodiversità e, appunto, fanghetto. Nei commenti degli appassionati leggo che “… è da molto tempo che non si vedeva l’Atlantico così attivo“.

Così, semmai fosse servito di nuovo, vengono smentiti tutti gli scemi che ci propinano previsioni a due, tre, sei mesi di anticipo e che naturalmente vedevano un autunno secco. E’ ovvio che un autunno iniziato così non ha alcun significato climatico, statistico, previsionale. E’ la riprova che non abbiamo la più pallida idea di come si stia muovendo il clima, e sebbene la corsa al riscaldamento sia certa ed inarrestabile, gli effetti su scala locale sono imprevedibili. Accogliamo con gaudio queste piogge abbondanti, e vaffanculo chi pensa di sapere come è il tempo oltre i fatidici cinque giorni.

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Gotham.

Come previsto, dai 26° di ieri, oggi ce ne sono 12 ed ha piovuto per buona parte del giorno. Di sera con queste nuvole basse bisognerebbe girare a Midtown, lo spettacolo è meraviglioso e vagamente spettrale. Ma la stanchezza è notevole e dunque mi sono scaricato sul Kindle un bel libro che parla degli alberi s ed ho passato buona parte del pomeriggio-sera leggendo. Ho dovuto rileggere un capitolo due volte perchè durante la prima lettura mi addormentavo e praticamente ho fatto finta di leggerlo. Rileggendolo infatti mi sono reso conto che avevo saltato interi paragrafi.

Basaluzzo; non è Gotham City ma anche qui le notti nebbiose hanno un non so che di suggestivo.

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Solo qualche foto.

Insomma, fa caldo. Ancora poche ore e la temperatura inizierà a scendere fino ad arrivare a 10° tra quattro giorni, con pioggia. Il Parco sabato era affollato all’inverosimile, turisti e locali.

Nella prima foto, il prato nella foto sopra è deserto solo perchè è stato chiuso al pubblico per la rotazione che fanno abitualmente, in modo da favorire la ricrescita dell’erba dopo che miliardi di persone la hanno calpestata senza ritegno. Ci sono i consueti gruppi di turisti assatanati, capitanati da guida con bandierina, marciano compatti e se provi a tagliare la fila ti calpestano. Una gara di corsa di bambinetti e l’immancabile puzza di cavalli e dello loro deiezioni.

E poi una delle mille installazioni stradali in tema Halloween. Sento gli echi lontani di integralisti cattolici italiani che affermano che questa è la festa dell’oscurità e del peccato e che invece il cristianesimo è vita e gioia. Magari il fatto che il simbolo sia un uono in agonia su una croce non è di buon auspicio, poi fortunatamente risorge e se ne torna in cielo. Comunque condivido chi ritiene che la festa importata in Italia è una sonora stronzata, piace ai bambini perchè ai bambini piacciono le cose sceme e non si fanno troppe domande.

Non so che tipo di settaggio notturno abbiano le due Hik di Basaluzzo. Ma con la luna piena direi che compensano il buio un bel po’, se non ci fossero le luci accese sembrerebbe una brutta foto diurna, sono le 11 e mezza di notte.

Alcune puttanate che invece ritengo utile menzionare.

  1. Un taxista appena sono salito in auto mi ha dato il suo cellulare aperto su Google maps e mi ha fatto capire che avrei dovuto scrivere l’indirizzo. E’ la prima volta che mi succede. Sarà alle prime armi, e comunque aveva appena mangiato un concentrato di cipolla fritta nel grasso per cuscinetti.
  2. La bandiera dell’Ucraina è stata su questo grattacielo in Upper East Side sin dal giorno dell’invasione russa. Adesso tocca alla bandiera di Israele. E’ inutile discutere; altro che eletti del Signore, siamo una razza profondamente stupida ed il vero miracolo è che non ci siamo già annientati tra di noi.

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Varie d’oltre oceano.

L’aereo che da Milano vola a New York arriva da Dubai, fa scalo e poi riparte. Questa volta era in ritardo perchè a Dubai c’era la nebbia. “Tempo cattivo”, mi è sembrata una balla clamorosa che ho verificato subito, pare in effetti ci fossero dei rovesci di acqua in corso, forse da quelle parti non sono abituati alla pioggia intensa. Per la verità non sono abituati alla pioggia e basta. Cercando on line alcuni siti dicono che “praticamente a Dubai non piove”, altri dicono fino a quaranta millimetri in un anno. Piove di più a Basaluzzo, per ora. Bevono acqua minerale e si lavano con acqua del mare desalinata. In effetti io quando negli anni ’80 lavoravo sulle navi di una compagnia araba seguivo l’imbarco di pezzi da montare per costruire desalinizzatori.

Ho già scritto queste cose ? Certamente si. Ma in questo caso a guisa di introduzione per un altro brutto filmato messo in bella mostra su YouTube. Si spiega da se.

Dicevamo, qui a New York fa molto più caldo del normale. 25° con sole è una temperatura da inizio Settembre, non fine Ottobre. Oggi si va al Parco a far brutte foto del foliage, che c’è nonostante la temperatura, perchè le piante trasformano la clorofilla in zucchero e la spediscono nelle radici non tanto in funzione della temperatura esterna ma bensì quando la durata delle ore di sole diminuisce. Fino ad ora non siamo ancora riusciti a sputtanare questo antichissimo meccanismo cosmico.

Vista dalla camera da letto. La sede globale della Morgan Stanley è cresciuta ulteriormente e non si vede più il Wanderbilt One; peccato, era bello. Stronzi che siete.

Prosegue la costruzione delle fondamenta del prossimo centro ospedaliero specializzato eccetera eccetera. Ho letto ed ascoltato lamentele non specifiche ma generiche circa la quantità di cantieri edili del quartiere. In affetti sono davvero tanti. La nostra vicina di sotto teme che al posto del garage di quattro piani – si vede anche nelle webcam – possa essere costruito un palazzone. Allo stato attuale dell’occupazione del blocco e dei “air rights” esistenti non si potrebbe, ma se arriva qualcuno che paga bene, possono fare qualsiasi cosa.

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Era il POE.

Si era fulminato il POE della Mobotix a New York. Ho installato il POE di emergenza ed ora sembrerebbe che il servizio sia ripartito.

Accolti da 23° notturni, previsti 28° di massima. Poi la massima scende a 10° nel giro di un paio di giorni, la minima a 4°. Questa volta all’immigrazione hanno messo i timbri sui passaporti, non ci hanno preso le impronte digitali. Siamo entrati nello stanzone dove i cartelli luminosi davano 15 minuti i tempi di attesa per poter uscire. Poi dev’essere arrivato un aereo da Singapore, la stanzona ha iniziato a riempirsi e l’attesa è schizzata a 60 minuti. Siamo stati superati solo da una famiglia, giovine mamma con forse nonna e una risma di bambinetti, tutti in arrivo da Tel Aviv. Il volo è lungo e chissà con che stato d’animo sono arrivati in USA.

Porebbe arrivae un diluvio di foto degli alberi con i colori autunnali. Questo è un assaggio, vista attraverso la finestra della cucina. L’albero rosso in primo piano è sul terrazzo della vicina di sotto. Poi c’è qualcosa di giallo in Park Avenue

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La vecchia Righicam.

Mi fa sempre piacere quando le foto delle vecchie Righicam spuntano dove meno te lo aspetti. Ho cercato questa utilizzata da questo gruppo tra quelle salvate ma non l’ho trovata, ho commentato aggiungendo questa.

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Ma senza esagerare ?

Recco allagata e diversi paesi nell’entroterra isolati. Quarant’anni fa pioveva cento volte e succedeva dieci. Adesso piove venti volte e succede sempre dieci. Qualcosa non torna.

Ogni tanto Gastone torna a farci visita. Per come mi ha spiegato tempo addietro il Consulente Biologico, gli aironi hanno bisogno di stare in acqua “in piedi” per poter pescare. Insomma una trentina di centimetri altrimenti l’acqua è troppo profonda. Ho appositamente creato una sorta di spiaggia dove la pendenza della riva consentirebbe a Gastone di mettersi a pescare, ma non ci va mai. Oggi sono caduti una trentina di millimetri di pioggia, bene.

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Finalmente un po’ di autunno.

E’ inevitabile come grattarsi quando prude. Quando piove a Basaluzzo provo l’irresistibile desiderio di scrivere di nuovo le stesse cagate. Io patisco la sempre più insistente siccità e quando piove mi sento meglio perché i miei alberi stanno meglio, e dovendo assolutamente comunicare questa sensazione al mondo esterno, ho questo blog alla bisogna.

Cinquantun millimetri è il bottino finale di questa perturbazione. Di notte si è sentita bene la pioggia sulle tegole del tetto mentre di giorno, seduto sulla panchina Zen, si può ascoltare la pioggia che cade sugli alberi e sulla Pozzanghera. Meraviglioso.

Ecco le solite immancabili fotografie delle webcam.

Quella macchietta gialla significa pioggia più intensa. Ma era anche un comulonembo abbastanza turbolento, nascosto nelle nuvole del fronte. Un colpo di vento, due minuti, quanto è bastato per far fuori le tende e la merce esposta all’aperto del mio fornitore preferito di frutta, verdura e porcini. Sono arrivato che era appena successo, la titolare era contrariata ma pensando a cosa sta succedendo nel mondo, ha concluso dicendo “ripareremo”.

Passato il fronte si è instaurato un Ostro sostenuto con raffiche decisamente forti, provocandomi qualche ansia, ho rinforzato gli ormeggi ad un paio di alberi, si è rotto qualche ramo.

Però si sente di nuovo l’acqua che scorre nel Lemme, è un mormorio dolce e lieve.

Il meglio del fine settimana è stato il Pellegrinaggio dal vivaio. Abbiamo parlato della pioggia, anche il titolare era sollevato. Nel corso dell’estate sono seccate diverse piante, alcune in modo inatteso. Sono morti molti Carpini, in teoria pianta autoctona, probabilmente destinata ad estinguersi in queste aree di pianura, bassa collina. Poi visita ai Tigli in zolla. Ne ha una sfilza, come da programma ne ho acquistati cinque. Li abbiamo segnati indicando sul tronco anche la posizione del nord, perché quando saranno messi nelle nuove dimore verso la fine di Novembre sarà necessario orientarli come sono adesso.

I primi anni nei quali iniziai a mettere alberi a dimora, la gioia era assoluta. Adesso c’è anche una importante componente di incertezza e preoccupazione, superare i lunghi mesi di estate rovente è sempre più difficile per le piante trapiantate. I primi quattro, cinque anni sono una incognita. Ho imparato a mie spese.

La domenica mattina, tre cacciatori con cani al seguito appena dietro la Pozzanghera. Un botolo ha stanato la lepre che vive nella nuova macchia di incolto. Quella che lascio appositamente intoccata e che riempio di semi, ghiande per vedere se qualcosa cresce. La lepre è scappata verso di me, si è infilata nel boschetto vicino a casa inseguita dalle fucilate. Non ho sentito il rumore dei pallini, ma non sono sicuro che sparare verso di me sia stata un’idea ortodossa.

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