Parlo del Natale. Che però se ne va in fretta e mi lascia un anno senza, per fortuna. Oggi focaccia col formaggio pizzata con acciuge e birra media rossa. Non dovrei, so che non dovrei secondo i dettami della dieta rigorosa alla quale dovrei attenermi. Vicino al mio tavolino si sono seduti due vecchi, molto più vecchi di me. Si raccontavano le solite balle da vecchi, ho fatto questo, ho fatto quest’altro. Uno era stato in Svezia quando ancora guidavano tenendo la sinistra, prima del 1967. Uno era andato a Dusseldorf ed aveva bevuto la birra.
Una ragazza che serviva ai tavoli indossava un legging così aderente che disegnava un bassorilievo della vulva impossibile da non notare. Alla cassa mi ha offerto due pezzetti di torta pere e cioccolato “L’ha fatta mio marito, io non so fare nulla”. Il circuito neuronale peggiore mi ha suggerito di dirle qualcosa in merito ad altre cose che sicuramente avrebbe saputo fare benissimo, ma mi sono limitato a dirle di fare i complimenti al marito. Tornando in ufficio sono casualmente passato a fianco del mercatino di Natale e capitato di fronte ad un camion di quelli che vendono cibo fatto al momento. Krapfen appena fatto, caldo, con la crema, formato famiglia. Delizioso.
Rientrato in ufficio, forse complice la quantità di zucchero che avevo nel sangue, mi è venuta voglia di ascoltare Tchaikovsky, Concerto per violino, opera 35. Su Youtube ci sono tante registrazioni, ma quello che ascolto io mi piace di più degli altri. Solito attacco dell’orchestra che mi fa venire la faccia rossa, brividi ovunque e gli occhi umidi. Poi, non pago, ho scritto alla violinista, le ho chiesto se per caso suonerà il Concerto per Violini nel 2024, mi sono anche iscritto alla newsletter. Ho già scritto di queste cose, ma non mi pare di aver mai scritto alla violinista; nel 2024 ha un tour abbastanza intenso e suona diverse volte anche in Italia, ma suona cose che non conosco, ed io ho le mie manie musicali.
Attesa sventolata di Fohn in Pianura Padana; da 3 gradi a 18 in tre ore. I versanti Nord delle Alpi si stanno riempendo di neve, quelli a Sud rischiano gli incendi.
Update Violista. Ho ricevuto una risposta dal gestore del sito, o dal manager, non saprei, comunque il messaggio recita:
Ms Shoji has decided no longer play Tchaikovsky violin concerto since her mentor Y.Temirkanov’s retirement and passing. However let’s hope she may change her mind one day.
Non conosco i meccanismi e le regole, usanze, abitudini & consuetudini che riguardano i musicisti. Nel filmato che guardo su Youtube il direttore dell’orchestra è proprio quel Temirkanov che è mancato lo scorso 9 Novembre. Immagino ci fosse un rapporto di amicizia e stima tale che Ms Shoji sia rimasta molto colpita dalla morte del suo mentore. E dunque avrebbe deciso di non suonare più Tchaikovsky, forse è troppo dolore per lei. Forse non si sente di suonare quel repertorio con qualcuno di diverso. La capisco; ho già risposto come segue;
From: Stefano Menada
Thank you for your kind reply. I sympathize with Ms. Shoji, I understand her feeling and her decision. I guess her relationship with Mr. Temirkanov cannot be replaced and playing with another director, it must be really awkward.
I hope too she may change her mind, maybe she needs some extra time. In any case, I can always watch her performance on Youtube. To me, her performance together with Mr. Temirkanov’s is the only one that matches the one my mother and I used to listen to some fifty year ago on a vinile record from the director Herbert von Karajan with the Berliner Philharmoniker.
Wish Mr. Shoji all the best,
Sincerely
Stefano