Avocado toast.

Eppure anch’io avrò pure il diritto ad avere una opinione sulle elezioni USA o no? Allora nel mare di commenti più o meno illustri, segno l’asticella verso il basso con una mia elaborazione, ossia campata per aria in quanto non ho alcun titolo per fare analisi sul voto di queste presidenziali USA. Spreco un paio di paragrafi per poter rileggere, tra qualche mese, le stronzate che scrivo ed avvilirmi ulteriormente.

Io credo, spero, che non tutto il partito repubblicano sia allineato dietro Trumpet. Ci sono repubblicani in parlamento che inorridiscono di fronte al comportamento becero dell’uomo. Anche durante il suo primo mandato c’era stato qualche screzio tra lui ed i suoi del Senato.

Ma durante la campagna elettorale tutti zitti e coperti perchè solo lui poteva vincere. Andare contro di lui era inutile, il suo modo di fare politica era vincente, ha preso una enorme quantità di americani afferrandoli per le balle. Di trumpisti ne ho conosciuti alcuni, hanno davero il culto della persona, credono in qualsiasi cosa lui dica. Lo adorano. Ed il partito repubblicano muto.

Ora i repubblicani, grazie a Trumpet, hanno tutto il potere di cui hanno bisogno per fare e disfare l’America, anche secondo i capricci e le sparate che Trump ha dichiarato di voler fare sia internamente che in politica estera. Al momento i GOP sono talmente forti che sembra anche improbabile che possano perdere una delle due camere tra due anni per il mid term. Insomma potrebbero avere quattro anni di oligarchia totale. Presidente, due camere e corte suprema, what else?

Mi domando se il Congresso farà tutto quanto il loro capo dice. Non sono un esperto di economia nazionale, di strategie industriali, ma a quanto leggo alcune delle promesse di Trump in sede di campagna sono difficili da attuare e pericolose a diversi livelli, economico, sociale. Senza addentrarmi in casi specifici, il Congresso resterà pancia a terra ed approverà tutto quanto Trump dice o in qualche modo conterranno l’esuberanza e le idee malsane del Capo Lider Maximo?

Ho trasmesso il commento che ho precedentemente riporato alla nostra vicina di casa. Con il covid aveva avuto l’idea di emigrare a Miami, ma dopo un anno o poco meno ha deciso di vendere e tornare a New York. E’ una di quelle persone che non possono fare a meno di New York. Sulla teoria dei dem cazzoni non è del tutto d’accordo. Secondo lei il problema è che “too many Americans are morons”. Ho sentito un frammento di una intervista ad un politologo dell’università di Syracuse il quale afferma che forse Trumpet addolcirà il suo atteggiamento in questo mandato perchè sa che è l’ultimo, se non altro per l’età. In più Trumpet ha telefonato alla governatrice dello stato di New York Hochul promettendo che per la sua città vorrebbe aiutare a finanziare la metropolitana (che sta cadendo a pezzi ed è in profondo rosso) e Penn Station, altro punto dolente.

Sia qui che in Europa serpeggia un sentimento che spazia dalla speranza al panico a seconda della sensibilità e del colore di chi parla. Da cittadino bovino mi sembra prematuro sia esultare che preoccuparsi, semmai aspettiamo Gennaio quanto il clown si sarà installato ed inizierà a guidare il paese. Sono moderatamente ottimista, anche perchè il pessimismo mi da fastidio.

Ho sentito di persone che non hanno dormito dopo aver appreso dei risultati in USA. Io francamente arrivo alle 10 di sera che sono stanco morto, non ho problemi di sonno. Ieri a letto mi sono messo come di consueto con il Kindle. Sto leggendo un libro di racconti brevi di fantascienza. La lettura di un singolo racconto in genere dura una mezz’oretta. Però dopo un quarto d’ora comincio ad andare in una forma di letargia. Mi accorgo che leggo senza capire cosa sto leggendo. Salto interi paragrafi che penso di leggere ma in realtà sono quasi addormentato, mi cade dalle mani il Kindle in faccia, mi sveglio di soprassalto e non ricordo a che punto ero arrivato del libro. In un caso mi sono svegliato, ho letto una pagina e poi mi sono accorto che non era il racconto che stavo leggendo, ho vagato per ritrovare il punto che in qualche modo avevo perso, non so come ho fatto ma ho saltato un numero impreciso di pagine, finito il racconto ed arrivato a metà del racconto successivo. Non so quanto sia stanchezza e quanto rincoglionimento. Devo mangiare più fosforo.

Per il momento mi accontento di mangiare una roba che non credo sia comune in Italia ma che qui va per la maggiore da diversi anni. Una fetta di pane abbrustolito, imbevuto in una salsa a base di olio di oliva e senape, con sopra un avocado spiaccicato e due uova in camicia. Sale e pepe quanto basta.

Ero andato a Midtown per comperare del canniccio da mettere al posto di quello esistente, usurato per l’esposizione al clima di New York da ormai una quindicina di anni. Gli ultimi colpi sono arrivati dalla “Local Law 11” con i suoi ponteggi del cazzo. E’ ridotto male e va sostituito.

Non ricordando come si dice canniccio, ho interpellato il traduttore di Google.

L’intelligenza artificiale di Google deve ancora finire la scuola dell’obbligo. Ho fatto altre ricerche ed è venuto fuori Wattle. Ma se cerco i posti dove la vendono, scopro che è anche una sorta di Mimosa australiana. Infine ci sarebbe Wicker, ma i negozianti non capivano ed allora ho preso una foto su internet e la mostravo ai diversi negozi, raccolti su una strada tra due blocchi, uno dietro all’altro. Quello che mi aveva venduto il canniccio un po’ di anni fa non lo tiene più. Lo dovrò ordinare da The Home Depot, mio fornitore di cagate fai da te che si propone in una catena di grandi magazzini specializzati.

Ieri sera uscendo c’era una tiepida brezza che profumava di camino a legna. Nulla di romantico e casalingo e neppure una pizzeria. Sono gli incendi che stanno bruciano i boschi del vicino New Jersey. Oggi infatti suggeriscono ad asmatici e gruppi sensibili al fumo di stare a casa. Non siamo messi così male come durante gli incendi in Canada dello scorso anno, ma il fumo si sente eccome. Il seccume prevale ed ecco i risultati. E’ in corso anche un incendio boschivo a Prospect Park, Brooklyn, notizia che suona surreale.

Questo è Central Park in questo autunno 2024, proprio la collinetta dove venni centrato da una ragazzina con lo slittino e finii al pronto soccorso qualche anno fa. Il seccume mi pare evidente, in genere in questa stagione il prato è verdissimo.

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Questa la devo proprio copiare e salvare.

Su queste modeste pagine qualche anno fa parlai dell’incontro con una persona di notevole spessore, americana, scrittrice innamorata dell’Italia e, al tempo, proprietaria di Bed and Breakfast vicino ad Acqui Terme.

Democratica, ha distribuito in questi giorni ai propri lettori una lettera dove parla della vittoria di Trump alle elezioni. Copio ed incollo la sua lettera. Spero di non infrangere alcuna regola di copyright, è uno scritto troppo ben fatto per non essere salvato, ed è esattamente quello che penso e che io non sarei mai riuscito a mettere su carta.

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I’m celebrating Donald Trump’s reelection
Won’t you please join me?
Diana Strinati Baur
Nov 8, 2024

I interrupt my regularly scheduled post for the following:

Welcome, friends! It’s been a wallop of a week!

I’m celebrating Donald Trump’s re-election in a myriad of ways. I hope you’ll join me. It’s a party you won’t want to miss.

    I’m celebrating Donald Trump’s reelection by internalizing the knowledge that people vote with their wallets and their deepest fears. It’s time to review Maslow’s hierarchy theory (my personal favorite of favorites) once more, kids, because it once again proves there is no way anyone’s going to care about your social issues if they can’t buy enough food.

“You can’t get to green and purple without having taken care of red and yellow.” a management 101 professor at Penn State whose name I forgot after the final.

Red: physical needs, like food and shelter

Yellow: safety and security

Was there misogyny and racism behind this rout? Of course. Did that make up the totality of Trump’s votes? Absolutely not. Democrats who thought this race would be won on the culture wars need to take an an ice bath.

You know who else voted with their wallets and their fears? The Germans did, in 1933. Years of unbridled inflation, starvation, and the national socialists’ ability to hone in and create fear around the radical left (the Bolsheviks) gave Hitler not a complete majority, but enough of one to coalesce with another nationalist party, and then succeeding to shut down all political parties except his own within weeks.

Hitler could really read a room in those heady early days. His ability to have done so might only be superseded by our current President Elect. Let’s give the man credit where it’s due.

We always wondered, us lofty-thinking Americans, how Germany could have slid into a murderous dictatorship like it did, right? Well, now we know.

I’m celebrating Donald Trump’s reelection by sheepishly and painfully acknowledging that the Democratic Party is now officially the party of left liberal elite, and has lost touch with people in poverty and the working class. And reality. There is nothing Clooney or Oprah or Beyonce can do for us anymore. I really just wish those people would just go back to Como or Chicago or wherever they have a palace.

If we can’t at least fucking see that insurmountable debt, hideously low wages, runaway prices, pernicious capitalism, corporate theft of the rental market, insane house prices, poisonous water, even more poisonous food, insane medical costs, rising cancer and chronic illness levels, climate-caused natural disasters and the catastrophic destruction of everything everywhere are what every single working class human being and a large swath of the middle class are facing right now? We won’t win again for a very long time. And the Hitlers and the Trumps will always thrive, like mold, in a Petri dish created for populists, dictators and nazis.

I’m celebrating Donald Trump’s reelection by understanding that Kamala Harris wasn’t given a fair shake, because she didn’t go through the primary process, and people felt they didn’t know her, and her billion dollar campaign machine focused on all the wrong things that all of us liberal elites thought were important. We felt emboldened by making Trump’s instability, misogyny, felony criminal record, narcissism, adjudicated rape, baby faced bigot of a running mate the messages she should lead with. We bobbed our heads up and down. We really believed our own bullshit.

Kamala Harris had an economic plan, but that plan did not sufficiently speak to the country being on fire, which it is. She was hamstrung by loyalty to Biden, the octogenarian who promised us to be a transition president, and then proceeded to lead us to this moment.

Is he a bad guy? No. Just another old white dude who couldn’t let go. It just so happens that this time, Biden’s not letting go means we’ve slid perilously close to a dictatorship.

Under his watch, inflation caused by Covid, the supply chain debacles, Trump’s tariffs and monetary policies eventually has declined. But try telling that to people (oh, right, we tried that – the economy’s good, stupid) for whom prices will never recover – these are people couldn’t afford anything before this inflation cycle. Now?

Oh right. We didn’t have an answer for starvation and homelessness knocking at the door.

Our bad.

Can we please please learn that people cannot hear anything about culture when they are in crisis? That the only thing to penetrate fear and uncertainty in people with no resources are populist words like, “I’m going to fix this”? Even though “I’m going to fix this” means tariffs that are going to be paid by people’s maxed out credit cards?

Can we please please learn how to talk to the suffering?

I am celebrating Donald Trump’s election by remembering that any American that has one month’s expenses in savings is privileged. Most Americans are broke. They’ve chained themselves to the Trump notion that buying as much stuff as a credit card can handle is the priority. Most Americans are victims of the biggest swindle in the history of the planet – late stage capitalism. We choose, as a country, to believe it is 100% American to make oligarchs more billionaire-y at our own expense, because they’ve instruct us to believe we wear and drive are the default by which we are to bankrupt our children’s future.

    I am celebrating Donald Trump’s reelection by not sinking into the sofa and watching cycle after cycle of CNN like I did in 2016, but rather getting up and creating art and making sure my life is an example of how to live aligned with good values. By being healthy and grateful and fully grasping the level of privilege I have.

    I’m celebrating Donald Trump’s reelection by reading and internalizing Kirsten Powers on point post. Buy a month with her to read it – it’s worth it.

I want to believe the US can recover from this – that we process and understand what’s just happened and react with strength and integrity when it all starts to go south. Until then, we need to focus on those who are likely to be decimated – women, children, LBGTQ+, immigrants, the economically disadvantaged. We need to hold these people up in any way we can. Only then can we move on to the social and cultural nightmares ripping our country apart.

I hope it’s not too late.

Love,

Diana

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Caldo.

Dodici anni fa, stesso giorno, oggi nevicava a New York. Lo so perchè me lo ricorda Facebook. Adesso oltre che il “Real Feel” che credo sia la temperatura percepita in rapporto al vento, c’è anche il “Real Feel Shade” (è anche Trademark) che immagino sia la stessa roba ma all’ombra. Ossia se io sto all’ombra ho meno caldo che stare al sole. Geniale, innovativo ed assolutamente insapettato.

Anyway, sono andato a vedere nel mio ricco e ripetitivo archivio fotografico ed ecco un ricordo della giornata nevosa del 2012.

Comunque il record del caldo risale al 1938, e quando i trinariciuti del negazionismo climatico leggono queste cose si rivitalizzano. Sono contento per voi, un’ansia di meno, potete preoccuparvi appieno degli sviluppi della guerra in medio oriente, dimenticatevi del clima. Ah, se volete potete anche preoccuparvi della politica USA, oggi la CNN titola “Trump will return to the White House as one of the most powerful presidents in history” ma ci sono anche editoriali sul perchè i democratici hanno perso così brutalmente, cazzoni avariati. Chissà se Trumpet taglierà i soldi a Zelensky, la Russia conquisterà prima l’Ucraina, poi la Polonia, poi le nazioni sul Baltico. Эти советские члены (Sti cazzi sovietici)

Il musical su Michael Jackson è stato molto bello. Segnalo quella singolare costruzione sulla sinistra, notata mentre eravamo in coda un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. E’ in stile mediterraneo, anzi direi proprio italianeggiante. Ospita uno spettacolo di cabaret, genere che pensavo non fosse più di moda. Non so come funziona; immagino ci sia un palco dove ragazze vestite come galline sgambettano leggiadre, tavolini dove vengono serviti Martini a $40 ciascuno, qualche pianista che suona musiche da ascensore. Non lo so, sto inventando, escludo di riuscire a portare Miriam, ci andrò da solo per poter essere agganciato da una Ford Escort del 1963 e finire la serata scaraventato per strada, ubriaco e senza portafoglio.

Per fortuna nelle lande basaluzzesi la temperatura è più autunnale, direi in media con tre gradi mattutini che forse lasciano spazio a qualche leggera brina, come deve essere.

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Solo una annotazione inutile.

Tra poche ore si saprà chi sarà il prossimo presidente degli USA. I canali televisivi ovviamente sono alla ricerca degli ascolti e l’evento diventa uno spettacolo pieno di colpi di scena, suspense, interviste incrociate, tabelle, grafici. E le proiezioni, che sono considerate come dato certo, non so come funzionano. Chi vuole può vivere la notte elettorale come un grande show mediatico e fare le ore piccole. Io non so, ho già sonno, intanto domattina non dubito che lo saprò appena sveglio.

Edit; ha vinto Trump. Ed ora la stura dei commenti. Ho delle ideee abbozzate su come sia possibile che un personaggio come Trump possa diventare presidente, per la seconda volta. Ma mi rendo conto che la realtà potrebbe essere molto più complicata di come posso vederla io, bovino transfrontaliero che gode della mancanza di eredi biologici, unico motivo per cui preoccuparsi del futuro, forse. Mi limito a dire che, sempre FORSE, i Dem dovrebbero fare un’esame di coscienza sulle loro beghe interne e su come hanno gestito la campagna presidenziale negli ultimi dodici mesi, smetterla di dare addosso a Trump e rimboccarsi le maniche in previsione del prossimo Mid Term che è tra soli due anni.

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Accidenti.

Webcam in streaming di casa. Due giorni fa ho coperto una finestra con un rettangolino nero. Questa finestra è abitata da poche settimane, è un appartamento appena finito di ristrutturare. Nessuno se ne sarebbe accorto ed avrebbe avuto qualcosa in contrario, nella finestra si vedono persone, non sono riconoscibili, ma mi sembrava di fare una cosa corretta. Si, la webcam inquadra decine di finestre, ma quella mi sembrava particolarmente esposta.

A distanza di 48 ore mi manda un messaggio l’amico di Bologna che gestisce le webcam su YouTube tra le quali anche la mia. Mi dice che qualcuno si lamenta.

Un anonimo visitatore delle webcam si è eretto a censore dei censori. Pensa che sia Google ad oscurare la finestra, usa un termine colloquiale che ha diversi significati dispregiativi (Google it) ed evidenzia come la privacy sia compito di chi la vuole, non di chi potrebbe invaderla.

Allora ho oscurato quasi tutte le finestre che si vedono, perchè io sono un gestore rigoroso e tengo molto alla privacy.

Ma tutto sommato ho infine determinato che all’interno delle finestre si vedono delle figure ma nessuno può essere riconosciuto. Ho aggiunto una figura che tutti possono riconoscere e che non oscura nessuna proprietà.

Ma il tutto è durato pochi minuti, ho tolto la censura ed amen. Vediamo se ci sono conseguenze.

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Non andrò a votare.

Ad una più accurata verifica, in effetti potrei presentarmi con una fattura della fornitura di corrente elettrica, o di cable, o un estratto conto della banca da dove risulta il mio nome ed un indirizzo di New York. E forse, dico forse la persona che mi riceve al seggio potrebbe starsene e non chiedermi un documento. Se insistesse potrei dire che l’ho dimenticato e uscirei senza farmi più vedere. E se invece mi facesse votare e poi quando sto per uscire mi chiedesse ulteriori spiegazioni? La legge è chiara, votano solo i cittadini USA. Lo spergiuro è un reato federale. In alcuni stati per elezioni locali possono votare i residenti non cittadini americani, come io posso votare alle assemblee di condominio. Ma il presidente No, domani non voto.

Ho mascherato il volto di Miriam perchè se fosse riconoscibile e venisse a sapere che ho pubblicato una sua foto, sono morto.

Passando casualmente in quella zona, siamo andati a visitare questo piccolo museo. Questa foto mostra una stanza innoqua, ma ma ce n’è un’altra dalla quale siamo usciti entrambi con nausea e giramenti di testa. Ho fatto una foto ma non si capisce nulla.

In realtà lo scopo della giornata era andare a visitare il museo di Banksy, so chi è e cosa fa ma non so nulla della sua storia, che qui viene spiegata per sommi capi. Affascinanate, personaggio anche misterioso, molto bravo, tratta in modo molto efficace temi importanti. Ho l’impressione che forse, a tratti, sia un pochino paraculo, mia impressione personale non supportata da elementi a supporto.

Trentaquattresima strada e ottava avenue. In distanza l’immarcescibile Empire State Building. L’idea era tornare a piedi, ma dopo questa foto la quantità della gente per strada è cresciuta ed è diventata per me insostenibile, abbiamo preso un taxi.

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Domenica di maratona.

La confezione che esalta il proprio pene contiene chewing gum con aromi artificiali. Sono fatti in Canada. Non so quale sia il ragionamento per il quale uno debba amare il proprio pene. Forse quando hai ven’anni e fondi buona parte della tua autostima su come si comporta, ma io non ricordo di aver mai provato particolari sentimenti di affetto nei suoi confronti pur avendolo trovato molto utile. Che poi anche le mie dita sono utili, e con il pene non riesco ancora a togliermi le caccole dal naso quando ho la sinusite o a grattarmi dietro la schiena. Un punto a favore delle dita.

Sotto la gomma da masticare, il modulo W-8BEN che devo trasmettere all’equivalente dell’ufficio delle entrate per dimostrare che non sono residente fiscale in USA.

Oggi la città è tranquilla, il traffico è scarso perchè a tre blocchi di qui passa la maratona. Poche ambulanze, pochi i pompieri, qualche elicottero che staziona sopra Midtown. Tanta gente sorridente per la strade, viavai tra il Parco ed i mezzi pubblici sulle avenues. Fa freddino senza esagerare. Il Parco che abbiamo visto sembra la Malfornita a luglio; giallo anzi grigio e secco, non solo per le foglie ma anche per l’erba che resiste in poche chiazze. L’ottobre 2024 è stato il più secco da 153 anni, ovvero da quando hanno iniziato a registrare i dati meteorologici a New York. Il sindaco ha lanciato il watch sulla siccità, seguono il warning e l’alert. Il sindaco in attesa di giudizio per svariati capi di imputazione, tra i quali sembra abbia preso soldi dal governo turco per la sua campagna elettorale, e che poi “In September 2021, the Turkish Official told ADAMS that it was his turn to repay the Turkish Official, by pressuring the New York City Fire Department (“FDNY”) to facilitate the opening of a new Turkish consular building—a 36-story skyscraper—without a fire inspection, in time for a high-profile visit by Turkey’s president. At the time, the building would have failed an FDNY inspection. Fonte https://www.justice.gov/usao-sdny/pr/new-york-city-mayor-eric-adams-charged-bribery-and-campaign-finance-offenses

Anche in questo caso, ci sono voci che sostengono che sia la magistratura a voler saldare il conto con Adams per conto terzi. Le prime udienze sono state ritardate ed inizieranno dopo le elezioni del nuovo presidente USA. Tutto questo suona così italiano.

Per tornare in tema di clima che cambia, discutendo sulle alluvioni nel sud est della Spagna su una pagina di meteorologia su Facebook, ho avuto un accenno di discussione con una tipa che sostiene che “…È possibile generare qualsiasi evento meteo. Vi sono i brevetti da decenni. Se vuole approfondire può ascoltare il colonnello Roberto Nuzzo in proposito.” C’è in effetti una singolare intervista su YouTube del colonnello, che poi è un brigadiere. Se io mi mettessi a sostenere che con i miei testicoli posso leggere nel pensiero delle persone, sono certo che con un po’ di abilità e di eloquio efficace, troverei gente che mi crederebbe sulla parola.

I fans della Kamala Harris dicono “oggi ricordatevi di mettere l’orologio indietro di un’ora, martedì ricordatevi di non metterlo indietro di 100 anni”. Amici e conoscenti hanno già votato; chi per posta, chi on line e chi è andato di persona ai seggi durante la pre-apertura delle scorse settimane. Domenica sera i seggi chiudono e riaprono il martedì delle elezioni. Potrei andare anch’io a votare, non chiedono documenti di identità, chiedono il nome ma apparentemente non controllano e dunque forse basta avere un indirizzo e si può esprimere il proprio voto. Questo sistema che si basa sulla fiducia tra Stato e cittadino è così meraviglioso e così obsoleto. Sono tentato, ho un seggio a due passi, ma temo di essere stanato e su queste cose le reazioni delle autorità sono imprevedibili; potrebbero comprendere la fucilazione immediata in base a qualche emendamento di cui nessuno si ricorda ma che viene applicato quando serve. Intanto in televisione è iniziato il conto alla rovescia e si parla di ben poco d’altro.

Si, bizzarre è il meno che penso si possa dire.

Ieri sera ristorante elegantino francesizzante. Nei ristoranti un po’ più grandi, il cameriere che ti serve al tavolo si presenta dicendo ” buonasera, sono Tina Pica e sarò il vostro cameriere questa stasera, come volete l’acqua, del rubinetto, liscia o gassata?” Il tizio che serviva il nostro tavolo indossava una parrucca rossa ed aveva la faccia dipinta di arancione scuro. Sono convinto fosse truccato ma qualche dubbio mi resta, aveva un volto che poteva essere un discendente di un Incas supravvissuto agli spagnoli. Inaspettatamente ed a tradimento si sono messi a suonare musica da simil-discoteca e molti avventori si sono messi a ballare tra i tavoli. I miei due amici invece erano impegnati a tracciare sulla mappa i movimenti dei propri figli sul cellulare. Si scambiavano informazioni sulle rispettive app. Io mi irrigidisco e mi sento fuori luogo quando vedo la gente ballare e fare salti. Non è una cosa di cui andare fiero, è una mia caratteristica built-in.

E sto diventando sordo. Il ristorante affollato a New York è rumoroso come il decollo di un A-380 ed ormai per me rappresenta orecchie che fischiano e totale isolamento. I vicini mi parlano ed io non sento le parole, cerco di intuire i loro discorsi e talvolta annuisco abbozzando un sorriso di stima e partecipazione a qualsiasi cosa mi stiano dicendo. Anche il cameriere che mi chiedeva se volevo vino bianco o rosso e gli ho risposto “yes” ottenendo il suo sguardo di neutra commiserazione. Miriam da qualche anno mi contesta la scarsa partecipazione alle serate con amici. Per forza, non sento un cazzo di quello che dicono, cosa partecipo a fare?

Domenica è anche il giorno della lavanderia. Ho mai esposto una foto della lavanderia nel piano interrato? Probabilmente si ma non me lo ricordo. Quaranta minuti di lavaggio seguiti da quaranta minuti di asciugatura. Tessera a punti, detersivo, ammorbidente e fazzolettini profumati per l’asciugatrice.

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I tramonti leggermente ritoccati.

La foto come sempre era meno che mediocre, colori scarni. Allora l’ho ritoccata aumentando la saturazione. Però dal vivo era proprio così. E’ l’aria umidiccia e caldiccia in arrivo dai tropici che forma uno strato di nuvole quasi del tutto trasparenti, il risultato è questo.

Fortunati coloro che mentre scattavo questa foto erano su una delle varie torri, avranno inondato i social networks di foto simili. Io mi sono limitato ad “Instagram” e “Gruppo Anal Per Tutti”.

La vecchia e cara Mobotix fa quello che può. Si nota una eruzione dalla coppia di serbatoi in lontananza.

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Il pattern americano.

Un bel promontorio di alta pressione sulla costa est. Noi abbiamo l’Africa, loro hanno il Golfo del Messico ed i Caraibi che si protendono verso nord assicurando temperature quasi estive fino a sfiorare il Canada.

Dall’altra parte del continente invece arriva la neve sui monti e sembrerebbe quasi sulla costa, mentre quella striscia centrale che dal Texas sale verso nord est fino ai Grandi Laghi promette temporali, possibilmente accompagnati da qualche tornado. In questa carta che non guardo mai si apprezza chiaramente anche lo stau – fohn cubano e Domenicano.

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Consigli per gli acquisti di fazzolettini.

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