Incontro inaspettato, per caso, con un caro amico che fa parte del mio passato da adolescente. Poi lentamente ci siamo persi, come è capitato con quasi tutti gli amici di quel periodo. Si parla per un quarto d’ora, affiorano ricordi, saltano fuori immagini. Era forse il 1980, vacanza di maturità, credo. In termini algebrici, quarantaquattro anni fa.
E tra tutte le immagini, questa è la più terribile. Faccio fatica a riconoscermi eppure sono proprio io.
Da: Wikistronzi. Sono un cantante neomelodico del Mediterraneo meridionale; ho lo sguardo intenso come se stessi interpretando una canzone triste e lagnosa nella quale racconto che il mio amore mi ha lasciato, nonostante il mio affetto poderoso. Adesso il mio affetto poderoso deve arrangiarsi da solo ma la canzonetta non smette e posso vantare questa pettinatura da burino a piede libero, vaporosa, gonfia, ridicola, spaventosa.
Ecco perchè cerco di rimuovere tutto questo, lo detesto. Allora ero un immaturo coglione incapace, facevo finta di non saperlo, ma dentro di me intuivo di esserlo e dunque stavo male. Oggi so benissimo di essere quello che sono, ma a sessantratre anni me ne strabatto l’acciuga e soprattutto, per fortuna, non ho più quella acconciatura da gabibbo. Diventare vecchio è il miglior rimedio contro l’autocompassione.
Approfittando di una delle ormai semestrali alluvioni che avvengono da quelle parti, manderemo la nostra flotta a Rimini, da li risalire il torrente Ausa fino a raggiungere le pendici della rocca e da li inizieremo a martellare il parlamento di San Marino. E se le cose andassero per le lunghe, sulla riviera romagnola è pieno di tedeschi pronti a darci man forte.
Ma che classifica interessante. Ho letto dove sono gli incendi a Manhattan, che in effetti non è tutta cemento, ci sono anche boschi e zone verdi. Strano che ci siano più incendi a Manhattan che a Staten Island, che è soprattutto boschiva, ma specialmente più del Bronx, che è il quartiere più “verde” della città. Saranno incendi colposi o dolosi. Comunque di fronte alle cose che succedono un po’ ovunque nel pianeta, direi che…
Intanto c’è una persona in città che sta circolando coperta di sensori attaccati con cerotti in diverse zone del torace ed un aggeggio stretto in vita con una cintura a tracolla del tipo usato per una macchina fotografica. E si lamenta pur avendo insistito di farlo, perchè alla fine di rompere il belino al dottore, questo ha pensato “ah si? ora ti sistemo per le feste”. E temo che la cosa a breve riguarderà anche me. Perchè tubi nel sedere, nella gola, fanno bene e questa è l’ultima trovata per farsi venire qualche ansia.
Ed allora mi viene in mente quanto io uscii dal San Martino una ventina, facciamo trentina di anni fa con un tubicino sottile ma rigido che mi usciva dallo stomaco attraverso il naso. Ero andato a farmelo mettere in Vespa, al ritorno non era agevole guidare con quel tubo che finiva in un contenitore che era grande come una batteria d’auto. Avrei dovuto tenerlo per ventiquattro ore, anche di notte, per verificare il livello di acidità del mio stomaco.
Dopo poche ore a casa ho deciso di interrompere l’esperimento e me lo sono sfilato dal naso, con un senso di liberazione & vaffanculo che ricordo ancora adesso.
La nuova luce a pannello solare della Pozzanghera ha poca sutonomia. Direi meno di tre ore. Non prende tantissimo sole in questa stagione, ma scriverò comunque a Xing Pi Npong lamentando le scarse prestazioni della sua cinesata. Copia a Elon Musk per conoscenza e poi metto un faro da stadio alimentato da 380 trifase.
Parlo della neve in montagna. Benvenuta, fa bene a nevicare, è così che deve essere. Questa si scioglierà nel giro di poco tempo, ma è naturale avere le prime spolverate. Tra l’altro, lo zero termico è bassino visto che ha imbiancato anche i prati del fondovalle. Vorrei essere li, ma in realtà sono a Genova, dove sono 10° e tira vento. Come magra consolazione, sulla tastiera dell’ufficio ho ritrovato il tasto dei gradi (°) che sulla tastiera americana non sono ancora riuscito a trovare. Ci deve essere ma probabilmente è nascosto sotto gli adesivi che ho messo sui tasti riconfigurati con le accentate.
Questa mattina mi sono svegliato alle sette senza sveglia e senza sentirmi uno zombie. Non so perchè, in genere la prima mattina il mio orologio segna la mezzanotte e fuori c’è già luce. Come in Islanda, solo che l’orologio segna le sei ed il mio cervello segna mezzanotte. Non so come l’invecchiamento agisca sul mio ritmo circadiano. Se dovesse scombinarlo forse non sarebbe male, smetterei di patire il jet-lag e farei la mia vita transoceanica in tranquillità. C’è luce? Sono sveglio. C’è buio? Ho sonno e vado a dormire.
Anche a Basaluzzo la temperatura mattutina si è avvicinata allo zero, forse tutti gli alberi decideranno di ingiallire, perdere le foglie ed andare a dormire.
Immagine della webcam; ho notato che nella foto grande viene impressa la voce “lidocam” in alto a sinistra. Non so come sia successo, a me queste cose non capitano MAI, dev’essere un complotto. Provvederò prima o poi.
Questo è il titolo odierno di una rivista on line di New York che seguo su Facebook. Gothamist, appunto, il riferimento mi sembra chiaro anche per chi non è particolarmente appassionato alle saghe dei super-eroi della Marvel. Anche il mio assicuratore di New York si chiama Gotham Brokerage, insomma fa parte di questi posti.
Cercando di dare un senso a queste elezioni USA, poi mi taccio per almeno due anni in attesa del mid-term del 2026.
Non penso di avere titolo ed elementi per dare un connotato ai due contendenti così come sono stati rappresentati, anche perchè ci può essere la volontà da parte dell’editore di amplificare la diversità tra i due. Gothamist è di area Dem ma non risparmia bordate al sindaco Dem. Credo comunque siano entrambe due ottime persone, impegnate, serie nel loro voler rappresentare gli elettori al Congresso.
La candidata democratica, secondo il suo profilo su Instagram, segue la vena che ha caratterizzato il partito democratico in questi ultimi anni. Diritti civili, difesa delle minoranze, più lotta alla corruzione ed altri elementi molto sentiti dalla sinistra americana. Istintivamente io avrei votato per lei.
Dall’altra parte, il repubblicano il cui motto è “In Congress, it is my job to fight for the best interests of the hardworking individuals and families who call our state home.”
Anche in questo caso, ho solo un abbozzo della sua campagna elettorale, giusta o sbagliata che sia; ma mi metto nei panni di uno dei milioni di americani che per il COVID hanno perso grosso modo il 15% del loro potere di acquisto, hanno visto il costo della vita diventare impossibile da sostenere, non sono in grado di mettere da parte dei risparmi, fanno fatica ad arrivare a fine mese. Pare che siano in tantissimi in questa posizione.
Un abitante di un paesino del New Jersey che vede questi due candidati, chi potrebbe scegliere?
E, come ha detto Bernie Sanders commentando i risultati elettorali, “should come as no great surprise that a Democratic Party which has abandoned working class people would find that the working class has abandoned them.”
Io non ho nessun affetto particolare per alcun candidato, non ho un preciso orientamento politico ed elettorale, ma torno al commento che ho riportato di una semplice cittadina americana che ha scritto: “… the Democratic Party is now officially the party of left liberal elite, and has lost touch with people in poverty and the working class. And reality.”
Non penso di avere ragione, la mia è una semplice bozza di opinione. Tra qualche mese se sarò ancora vivo e se ne avrò voglia, rileggerò queste ultime mie considerazione post elezioni ed è probabile che mi accorgerò di aver detto una collana di cazzate.
Boh, queste pagine sono come una seduta dall’analista e, come ho scritto in premessa quando aprii questo indecoroso blog, “Al diavolo le webcam, posso scrivere cazzate su qualsiasi cosa!”
Basaluzzo, AL. Credo che quella luce in lontananza sia un trattore agricolo. Non è raro che gli agricoltori lavorino la terra di sera o di notte. Devo aver pubblicato qualche anno fa la foto di un agricoltore che nel buio faceva su le balle di fieno proprio di fronte a casa.
Qui oltre oceano continuiamo a riceve telefonate di amici in Italia che ci chiedono “E’ tutto tranquillo a New York?” Ho l’impressione che in Italia la stampa già veda scenari da guerra civile. Ma per come possiamo vedere noi, è tutto tranquillo, la gente è tranquilla, nessuno parla di guerra civile, riots o deriva dittatoriale, i ristoranti sono pieni, il traffico assurdo come sempre, turisti ovunque; ma di che cazzo stiamo parlando? Qualcuno sulle sponde del Mediterraneo si sente orfano della Harris? Evito accuratamente i commenti politici dei giornalini italioti perchè so che mi incazzerei. Per il momento tutto quanto viene detto è solo speculazione e-o malafede.
Eppure anch’io avrò pure il diritto ad avere una opinione sulle elezioni USA o no? Allora nel mare di commenti più o meno illustri, segno l’asticella verso il basso con una mia elaborazione, ossia campata per aria in quanto non ho alcun titolo per fare analisi sul voto di queste presidenziali USA. Spreco un paio di paragrafi per poter rileggere, tra qualche mese, le stronzate che scrivo ed avvilirmi ulteriormente.
Io credo, spero, che non tutto il partito repubblicano sia allineato dietro Trumpet. Ci sono repubblicani in parlamento che inorridiscono di fronte al comportamento becero dell’uomo. Anche durante il suo primo mandato c’era stato qualche screzio tra lui ed i suoi del Senato.
Ma durante la campagna elettorale tutti zitti e coperti perchè solo lui poteva vincere. Andare contro di lui era inutile, il suo modo di fare politica era vincente, ha preso una enorme quantità di americani afferrandoli per le balle. Di trumpisti ne ho conosciuti alcuni, hanno davero il culto della persona, credono in qualsiasi cosa lui dica. Lo adorano. Ed il partito repubblicano muto.
Ora i repubblicani, grazie a Trumpet, hanno tutto il potere di cui hanno bisogno per fare e disfare l’America, anche secondo i capricci e le sparate che Trump ha dichiarato di voler fare sia internamente che in politica estera. Al momento i GOP sono talmente forti che sembra anche improbabile che possano perdere una delle due camere tra due anni per il mid term. Insomma potrebbero avere quattro anni di oligarchia totale. Presidente, due camere e corte suprema, what else?
Mi domando se il Congresso farà tutto quanto il loro capo dice. Non sono un esperto di economia nazionale, di strategie industriali, ma a quanto leggo alcune delle promesse di Trump in sede di campagna sono difficili da attuare e pericolose a diversi livelli, economico, sociale. Senza addentrarmi in casi specifici, il Congresso resterà pancia a terra ed approverà tutto quanto Trump dice o in qualche modo conterranno l’esuberanza e le idee malsane del Capo Lider Maximo?
Ho trasmesso il commento che ho precedentemente riporato alla nostra vicina di casa. Con il covid aveva avuto l’idea di emigrare a Miami, ma dopo un anno o poco meno ha deciso di vendere e tornare a New York. E’ una di quelle persone che non possono fare a meno di New York. Sulla teoria dei dem cazzoni non è del tutto d’accordo. Secondo lei il problema è che “too many Americans are morons”. Ho sentito un frammento di una intervista ad un politologo dell’università di Syracuse il quale afferma che forse Trumpet addolcirà il suo atteggiamento in questo mandato perchè sa che è l’ultimo, se non altro per l’età. In più Trumpet ha telefonato alla governatrice dello stato di New York Hochul promettendo che per la sua città vorrebbe aiutare a finanziare la metropolitana (che sta cadendo a pezzi ed è in profondo rosso) e Penn Station, altro punto dolente.
Sia qui che in Europa serpeggia un sentimento che spazia dalla speranza al panico a seconda della sensibilità e del colore di chi parla. Da cittadino bovino mi sembra prematuro sia esultare che preoccuparsi, semmai aspettiamo Gennaio quanto il clown si sarà installato ed inizierà a guidare il paese. Sono moderatamente ottimista, anche perchè il pessimismo mi da fastidio.
Ho sentito di persone che non hanno dormito dopo aver appreso dei risultati in USA. Io francamente arrivo alle 10 di sera che sono stanco morto, non ho problemi di sonno. Ieri a letto mi sono messo come di consueto con il Kindle. Sto leggendo un libro di racconti brevi di fantascienza. La lettura di un singolo racconto in genere dura una mezz’oretta. Però dopo un quarto d’ora comincio ad andare in una forma di letargia. Mi accorgo che leggo senza capire cosa sto leggendo. Salto interi paragrafi che penso di leggere ma in realtà sono quasi addormentato, mi cade dalle mani il Kindle in faccia, mi sveglio di soprassalto e non ricordo a che punto ero arrivato del libro. In un caso mi sono svegliato, ho letto una pagina e poi mi sono accorto che non era il racconto che stavo leggendo, ho vagato per ritrovare il punto che in qualche modo avevo perso, non so come ho fatto ma ho saltato un numero impreciso di pagine, finito il racconto ed arrivato a metà del racconto successivo. Non so quanto sia stanchezza e quanto rincoglionimento. Devo mangiare più fosforo.
Per il momento mi accontento di mangiare una roba che non credo sia comune in Italia ma che qui va per la maggiore da diversi anni. Una fetta di pane abbrustolito, imbevuto in una salsa a base di olio di oliva e senape, con sopra un avocado spiaccicato e due uova in camicia. Sale e pepe quanto basta.
Ero andato a Midtown per comperare del canniccio da mettere al posto di quello esistente, usurato per l’esposizione al clima di New York da ormai una quindicina di anni. Gli ultimi colpi sono arrivati dalla “Local Law 11” con i suoi ponteggi del cazzo. E’ ridotto male e va sostituito.
Non ricordando come si dice canniccio, ho interpellato il traduttore di Google.
L’intelligenza artificiale di Google deve ancora finire la scuola dell’obbligo. Ho fatto altre ricerche ed è venuto fuori Wattle. Ma se cerco i posti dove la vendono, scopro che è anche una sorta di Mimosa australiana. Infine ci sarebbe Wicker, ma i negozianti non capivano ed allora ho preso una foto su internet e la mostravo ai diversi negozi, raccolti su una strada tra due blocchi, uno dietro all’altro. Quello che mi aveva venduto il canniccio un po’ di anni fa non lo tiene più. Lo dovrò ordinare da The Home Depot, mio fornitore di cagate fai da te che si propone in una catena di grandi magazzini specializzati.
Ieri sera uscendo c’era una tiepida brezza che profumava di camino a legna. Nulla di romantico e casalingo e neppure una pizzeria. Sono gli incendi che stanno bruciano i boschi del vicino New Jersey. Oggi infatti suggeriscono ad asmatici e gruppi sensibili al fumo di stare a casa. Non siamo messi così male come durante gli incendi in Canada dello scorso anno, ma il fumo si sente eccome. Il seccume prevale ed ecco i risultati. E’ in corso anche un incendio boschivo a Prospect Park, Brooklyn, notizia che suona surreale.
Questo è Central Park in questo autunno 2024, proprio la collinetta dove venni centrato da una ragazzina con lo slittino e finii al pronto soccorso qualche anno fa. Il seccume mi pare evidente, in genere in questa stagione il prato è verdissimo.
Su queste modeste pagine qualche anno fa parlai dell’incontro con una persona di notevole spessore, americana, scrittrice innamorata dell’Italia e, al tempo, proprietaria di Bed and Breakfast vicino ad Acqui Terme.
Democratica, ha distribuito in questi giorni ai propri lettori una lettera dove parla della vittoria di Trump alle elezioni. Copio ed incollo la sua lettera. Spero di non infrangere alcuna regola di copyright, è uno scritto troppo ben fatto per non essere salvato, ed è esattamente quello che penso e che io non sarei mai riuscito a mettere su carta.
Forwarded this email? Subscribe here for more I’m celebrating Donald Trump’s reelection Won’t you please join me? Diana Strinati Baur Nov 8, 2024
I interrupt my regularly scheduled post for the following:
Welcome, friends! It’s been a wallop of a week!
I’m celebrating Donald Trump’s re-election in a myriad of ways. I hope you’ll join me. It’s a party you won’t want to miss.
I’m celebrating Donald Trump’s reelection by internalizing the knowledge that people vote with their wallets and their deepest fears. It’s time to review Maslow’s hierarchy theory (my personal favorite of favorites) once more, kids, because it once again proves there is no way anyone’s going to care about your social issues if they can’t buy enough food.
“You can’t get to green and purple without having taken care of red and yellow.” a management 101 professor at Penn State whose name I forgot after the final.
Red: physical needs, like food and shelter
Yellow: safety and security
Was there misogyny and racism behind this rout? Of course. Did that make up the totality of Trump’s votes? Absolutely not. Democrats who thought this race would be won on the culture wars need to take an an ice bath.
You know who else voted with their wallets and their fears? The Germans did, in 1933. Years of unbridled inflation, starvation, and the national socialists’ ability to hone in and create fear around the radical left (the Bolsheviks) gave Hitler not a complete majority, but enough of one to coalesce with another nationalist party, and then succeeding to shut down all political parties except his own within weeks.
Hitler could really read a room in those heady early days. His ability to have done so might only be superseded by our current President Elect. Let’s give the man credit where it’s due.
We always wondered, us lofty-thinking Americans, how Germany could have slid into a murderous dictatorship like it did, right? Well, now we know.
I’m celebrating Donald Trump’s reelection by sheepishly and painfully acknowledging that the Democratic Party is now officially the party of left liberal elite, and has lost touch with people in poverty and the working class. And reality. There is nothing Clooney or Oprah or Beyonce can do for us anymore. I really just wish those people would just go back to Como or Chicago or wherever they have a palace.
If we can’t at least fucking see that insurmountable debt, hideously low wages, runaway prices, pernicious capitalism, corporate theft of the rental market, insane house prices, poisonous water, even more poisonous food, insane medical costs, rising cancer and chronic illness levels, climate-caused natural disasters and the catastrophic destruction of everything everywhere are what every single working class human being and a large swath of the middle class are facing right now? We won’t win again for a very long time. And the Hitlers and the Trumps will always thrive, like mold, in a Petri dish created for populists, dictators and nazis.
I’m celebrating Donald Trump’s reelection by understanding that Kamala Harris wasn’t given a fair shake, because she didn’t go through the primary process, and people felt they didn’t know her, and her billion dollar campaign machine focused on all the wrong things that all of us liberal elites thought were important. We felt emboldened by making Trump’s instability, misogyny, felony criminal record, narcissism, adjudicated rape, baby faced bigot of a running mate the messages she should lead with. We bobbed our heads up and down. We really believed our own bullshit.
Kamala Harris had an economic plan, but that plan did not sufficiently speak to the country being on fire, which it is. She was hamstrung by loyalty to Biden, the octogenarian who promised us to be a transition president, and then proceeded to lead us to this moment.
Is he a bad guy? No. Just another old white dude who couldn’t let go. It just so happens that this time, Biden’s not letting go means we’ve slid perilously close to a dictatorship.
Under his watch, inflation caused by Covid, the supply chain debacles, Trump’s tariffs and monetary policies eventually has declined. But try telling that to people (oh, right, we tried that – the economy’s good, stupid) for whom prices will never recover – these are people couldn’t afford anything before this inflation cycle. Now?
Oh right. We didn’t have an answer for starvation and homelessness knocking at the door.
Our bad.
Can we please please learn that people cannot hear anything about culture when they are in crisis? That the only thing to penetrate fear and uncertainty in people with no resources are populist words like, “I’m going to fix this”? Even though “I’m going to fix this” means tariffs that are going to be paid by people’s maxed out credit cards?
Can we please please learn how to talk to the suffering?
I am celebrating Donald Trump’s election by remembering that any American that has one month’s expenses in savings is privileged. Most Americans are broke. They’ve chained themselves to the Trump notion that buying as much stuff as a credit card can handle is the priority. Most Americans are victims of the biggest swindle in the history of the planet – late stage capitalism. We choose, as a country, to believe it is 100% American to make oligarchs more billionaire-y at our own expense, because they’ve instruct us to believe we wear and drive are the default by which we are to bankrupt our children’s future.
I am celebrating Donald Trump’s reelection by not sinking into the sofa and watching cycle after cycle of CNN like I did in 2016, but rather getting up and creating art and making sure my life is an example of how to live aligned with good values. By being healthy and grateful and fully grasping the level of privilege I have.
I’m celebrating Donald Trump’s reelection by reading and internalizing Kirsten Powers on point post. Buy a month with her to read it – it’s worth it.
I want to believe the US can recover from this – that we process and understand what’s just happened and react with strength and integrity when it all starts to go south. Until then, we need to focus on those who are likely to be decimated – women, children, LBGTQ+, immigrants, the economically disadvantaged. We need to hold these people up in any way we can. Only then can we move on to the social and cultural nightmares ripping our country apart.