Soliti tramonti

Modalità <SNOB> ON.

Sono casualmente incappato (Instagram) in un breve filmato che mostra i controllori dell’aereoporto di Milano mentre seguono sullo schermo i vari aerei e parlano con i piloti fornendo loro indicazioni ed istruzioni. Stavo per commentare; avrei solo messo il link di una canzone su YouTube di Joe Dolce che si intitola Shuddap your face. Per fortuna ho soprasseduto ed ho evitato il rischio di sollevare un vespaio. Qualcuno avrebbe capito che mi riferivo all’inglese parlato in perfetto accento italiano dai ragazzi nella torre di controllo. Certamente preferisco essere gestito da uno bravo che parla un inglese da film comico, che da uno con perfetto accento britannico che però manda il mio aereo a schiantarsi tra le case, se questo potesse essere il caso. Ma credo che ai controllori di volo bisognerebbe insegnare una decorosa pronuncia a quel poco inglese che loro usano ripetutamente – non sarebbe un grosso sforzo – in modo che il loro accento non sia quello di Joe Dolce, il “sistema Italia” ne uscirebbe meglio. Senza poi parlare dei piloti, la maggior parte di essi hanno una cocina romanesca sovralimentata che espongono tale e quale quando parlano ai passeggeri in inglese. L’ultima volta che ho volato ATI da Roma ad Atene mi sarei nascosto sotto il sedile dalla vergogna.

Modalità <SNOB> OFF

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Pubblicità progresso.

Nessun messaggio sociale, vedo questa pubblicità tutti i santi giorni e tendo ad essere volgare, grossolano.

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Questo non me lo faranno togliere.

Una ditta di San Marino produce zerbini personalizzabili. Dimensioni, colore ed eventualmente un testo. Questo elegante zerbino antiscivolo mancava nel mio ufficio, e non devo chiedere il permesso per esporlo.

Non come il messaggio luminoso che nel dicembre 2019 mi hanno intimato di rimuovere perchè inficiava il decoro di Corte Lambruschini. Stronzi.

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Asini.* (vedi commenti)

Autunno affermato a Basaluzzo, finalmente il panorama ingiallisce. Ancora una spolverata a Sauze che pare destinata a scomparire tra pochi giorni per una impennata delle temperature.

Il titolo? Non sapevo cosa scrivere, ho pensato alla presenza sempre più diffusa degli asini su Facebook, terribile ed inquietante quando costoro ricoprono anche cariche pubbliche.

Ho scaricato questa bellissima foto da una pagina di Facebook che parla di New York. L’algoritmo che gestisce le preferenze ha deciso che a me piacciono le fotografie di New York ed ora mi propone numerose pagine in tema. In questa si vede casa. O meglio, si vede sul tetto la scatolona in cemento che protegge i serbatoi dell’acqua. E si intuisce la presenza del terrazzo della mia vicina al piano di sotto. In teoria si dovrebbe vedere anche un angolo del mio terrazzino e la webcam che guarda verso il Parco.

In questa inutilissima elaborazione, a sinistra c’è un ritaglio delle foto sopra, a fianco una immagine tratta da Google Map. Tre punti rilevanti, segnati con un pallino giallo, uno arancione ed uno rosso come le allerte meteo.

Ecco, anche oggi una serie di stronzate, fino a domani dovrei arrivare.

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Non capisco gli alberi.

Nel senso che ci sono ancora molti alberi verdi, diversi Aceri Campestri sono stati più gialli dopo un’estate torrida. Eppure ha fatto pioggia, adesso ha fatto freddo, il sole è basso e di mattina ci sono le prime brine. Cazzo aspettano?

E’ probabile che da distratto e discontinuo osservatore delle campagne basaluzzesi quale sono, sia tutto nella norma e forse ho già esposto la mia abissale ignoranza gli anni passati, che cosa mi aspetto, non siamo a duemila metri di altitudine o in Norvegia.

Le quattro Koi viaggiano in formazione nell’acqua più chiara dell’anno. L’acqua è fredda, le alghe in sospensione sono poche, si vede il fondo.

E poco più che una spolverata, potrebbe durare pochi giorni e poi sciogliersi, ma oggi mi fa bene al cuore vedere le montagne innevate nell’ultima decade di Novembre.

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Solito schifo.

I mezzi di informazione gestiti da gentetta di bassissimo valore professionale hanno diffusamente definito in questi giorni una “sciabolata artica” che arriva sull’Italia.

Perchè se avessero detto “una fredda depressione con annesso fronte perturbato” la gentetta alla quale si rivolgono non avrebbe dato peso alla notizia. Sono incappato in una notizia secondo la quale una partecipante al grande fratello avrebbe comminato un pompino ad un altro partecipante in diretta, coperti da un lenzuolo. C’è polemica ma il punto secondo me è se la ragazza ha ingoiato oppure no, ma di questo nessuno ne parla.

E va bene, questa era la solita, inutile lamentela del tipo “sono circondato da idioti”.

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Il solito stau alpino.

Il vento da NNW spinge le nuvole contro le Alpi occidentali con buone nevicate e da noi, sul versante opposto, le briciole. Per il momento non è una lamentela, ma quante cazzo di volte ho già scritto le stesse identiche stronzate?

In questa immagine si vedono due elementi. Il NW italiano con l’evidente stau montano e la foto della mia nuova patente. Scadeva a Febbraio, ma qualcuno ha insistito perchè facessi subito il rinnovo perchè potrebbe scoppiare un conflitto termonucleare. In tal caso non devo preoccuparmi della patente che scade.

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Nebbia notturna

Spettrale Basaluzzo notturna con nebbia, a seguire una settimana di fresco ed un po’ di pioggia all’orizzonte. Sulla pioggia ho qualche dubbio, mi sa che ne viene davvero poca, forse farà un po’ di neve sui monti, anche se venerdì notte GFS vedrebbe neve anche in pianura. Mah…

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Il Martin Pescatore.

Il mio Consulente Biologico personale ha salvato una immagine della webcam dove si vede un minuscolo pennuto sul molo della Pozzanghera. Sarebbe un Martin Pescatore. Nella mia abissale ignoranza, pensavo che il Martin Pescatore fosse un grosso pennuto tipo gabbiano che vive sulle coste del Mare del Nord. Una visione neo-romantica totalmente infondata.

Il minuscolo Martin Pescatore passa le estati nelle zone gialle, emigra in inverno nelle zone blu ma vive tutto l’anno nelle zone verdi, alla faccia delle coste del Mare del Nord. (fonte Wikipedia)

Ossia vive sulle coste in Irlanda ma anche a Basaluzzo. Ed invece di mangiare tonnetti ed altri pesci di dimensioni considerevoli – come erroneamente pensavo – date le sue dimensioni credo mangi solo bianchetti. A limite acciughe, ma nane.

Certo che il Cons.Bio. ha la vista buona. Il pennuto pescatore è sul bordo del molo, probabilmente ambisce ai pescetti del Lemme, che vivono in buon numero nella Pozzanghera.

In questo ritaglio un po’ aggiustato si vede il minuscolo pennuto che con l’occhio sinistro scruta il suo terreno di caccia. Se non fosse stato per il Cons.Bio. la sua presenza sarebbe passata totalmente inosservata ed io avrei continuato a pensare che il Martin Pescatore fosse grande almeno come un tacchino.

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Copiata immediatamente.

Ho scoperto per caso questo fotografo su Facebook, adesso lo seguo su Instagram. Si chiama mingomatic.

Questa potrebbe essere una foto fatta diventare qualitativamente mediocre, probabilmente ritoccata in peggio per poter essere pubblicata sui social mantenendo la foto orginale nascosta. Se io dicessi che questa foto è mia e l’autore lo venisse a sapere, potrebbe sostenere di fronte al mondo che ha l’originale. Almeno io farei così.

Avevo scattato questa foto dal terrazzino di casa l’8 novembre 2011 alle 12 e 27 minuti, il bianco dei muri è un po’ bruciato ma tutto sommato sono soddisfatto del risultato.

L’avevo già messa su queste paginette, ma ogni tanto mi piace rivederla.

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