Miriam questa domenica mattina di “cambio ora da solare a legale” si è svegliata presto per significarmi il disappunto nel considerare che si dorme un’ora di meno. Intanto ha elaborato il quadretto definitivo della sua situazione a breve. In uno scantinato sotto l’ospedale San Martino di Genova, una sala operatoria allestita di fortuna mentre dal soffitto cadono calcinacci per le bombe che piovono su Genova. Le stanno togliendo le ovaie ma quel che è peggio ha ormai perso la guerra delle chiappe che si sono fatalmente mollate perchè sono mesi e mesi che non va in palestra, il punto vita si espande a 360 gradi facendole assumere la classica forma a boiler delle donne in menopausa aggravata, infine le si vede la ricrescita dei capelli e sulle caviglie può grattuggiare il parmigiano. Ovviamente è positiva alla variante “omicron” e dopo l’intervento non le tolgono il tubo per ventilare i polmoni ma anzi gliene mettono due. Io nel frattempo sono già abbondantemente morto. Lei morirà dopo qualche mese di ricovero per le radiazioni degli ordigni nucleari.
Nonostante il seccume i prati si stanno riempiendo di fiori. Quelle bianche sono margherite prataiole, quelli gialli sono soprattutto fiori che assomigliano al tarassaco ma sono più piccoli, poi ci sono anche i primi tarassaco che arriveranno in massa tra una decina di giorni. Tra una settantina di ore potrebbe piovere, spero con accumuli generosi ma nessuno può fornire indicazioni precise.