Autoctono.

Questo è un Acero Campestre un po’ sofferente, buona parte della corteccia del tronco è stata cotta dal sole e la pianta stenta a crescere. E’ una di quelle piante che arriva a fine estate stremata ed inizia prematuramente a perdere le foglie. Uno degli effetti collaterali di questa vita difficile è la permanenza di foglie secche e semi che restano attaccate ai rami durante tutto l’inverno. Le altre piante più in salute, in questa stagione prima della ripresa primaverile hanno i rami assolutamente puliti.

Però c’è chi trae vantaggio da questa situazione; uno scoiattolo sale sull’Acero per nutrirsi con i semi ancora belli attaccati ai rami. Questo in particolare sembra giovane e sembra si sia appena svegliato per fare colazione dopo una notte di bagordi. Ha gli occhi socchiusi e lo sguardo perso, a meno che non abbia qualche malattia. Le orecchie non si vedono perchè coperte da peli. Gli scoiattoli che vedo cercando su Google sembrano diversi. Potrebbe essere una sottospecie basaluzzese geneticamente modificata dai fumi dell’Ilva di Novi.

Lo scoiattolo rosso o comune è originario dell’Europa e sta lentamente venendo soppiantato dallo scoiattolo Americano, grigio, grosso, aggressivo ed imperialista. Si riproduce senza ritegno, soprattutto dopo la spinta libertaria dell’amministrazione Obama che ha accreditato anche le coppie di fatto.

Ho inventato quasi tutto, ma non sapevo cosa cazzo scrivere a corredo della foto.

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