Di sera a Basaluzzo quando fuori la temperatura è sotto lo zero, si può mangiare fino ad esplodere, guardare youporn, fare uso smodato di droghe, inseguire Miriam con un pennello e della vernice rossa per scriverle qualcosa tipo “non celo dicono” sulla pancia. Tutto contemporaneamente.
Oppure aspettare in silenzio ed al buio che il fuoco nel camino lentamente si spenga, guardare le braci incandescenti che sono le ultime ad emettere luce, prima che anche quelle scompaiano alla vista.
Oggi, grazie al prodigio di un telefono cellulare e di Internet, posso condividere un insulso filmato dell’ultima fiamma, aggiungendo una musichetta di quelle pescate on line e definite “free” nel senso che sono messe a disposizione di chi pubblica.
Salvo poi scoprire che tanto free non era perchè la stessa musichetta spacciata come libera su Youtube in realtà in alcune aree è soggetta a copyright ed allora mi è stata rimossa non so quando. Mi è successo due volte per altrettanti filmati che ho pubblicato nel corso degli ultimi anni. Non che la musica di sottofondo incrementasse la gradevolezza del filmato già di per se scadente, ma se oltre ad essere scadente è anche silenzioso sembra un documentario breve del 1925 con il pianista che ha avuto una sincope ed ora è riverso sulla tastiera.